In mostra una ventina di sculture dell'artista romano dove "la magia della potenza espressiva dell'arte africana e la simbologia dell'arte orientale si rivelano in una spazzola, in un vecchio chiodo, in un antico strumento di misura, in un utensile".
Osserviamo con i "nostri occhi", il nostro modo di guardare è conseguente alla nostra cultura, a quel bagaglio di immagini che staziona nella zona di memoria del nostro cervello. Si vede, si sente, si percepisce secondo le proprie esperienze e in relazione allo spazio e al tempo.
Marco Barina è uomo di cultura, osserva lo scorrere del tempo attraverso la storia dell´arte tracciata dalle molteplici culture ed etnie.
Il tempo, convenzione che ci rende consapevoli della nostra esistenza, domina l´opera di Barina, ogni sua opera è avvolta da una patina che dà una forma all´idea del tempo fisico e mentale, forma che si manifesta nelle nostre menti attraverso la nostra conoscenza.
Nelle sue opere la magia della potenza espressiva dell´arte africana, la simbologia dell´arte orientale si rivelano in una spazzola, in un vecchio chiodo, in un antico strumento di misura, in un utensile. Il nostro cervello capta il linguaggio semantico di Barina ed entra in una rappresentazione dove, in uno spazio metafisico, il tempo diventa protagonista. "L´assemblare" di Barina tra-s-forma. Gli oggetti perdono la ragione del loro uso e diventano oggetti metafisici, rappresentazioni antropomorfe che ci portano alle nostre origini. Una magia ancestrale ci conduce negli spazi più reconditi delle nostre menti.
Tutto il suo lavoro ruota intorno alla figura umana e gli oggetti trasformati diventano archetipi del nostro sapere e della nostra memoria.
Giorgio Cardazzo - dicembre 2010
Marco Barina vive e lavora a Roma.
In esposizione una ventina di sculture.
Catalogo in galleria con la presentazione di Maurizio Ferraris e Valerio Magrelli
Inaugurazione giovedi 20 gennaio dalle ore 18.30
Cardazzo factory cardazzocontemporaneo
via Manzoni, 45 - Milano