La 35a edizione della fiera ospita oltre 200 gallerie, suddivise in tre settori dedicati all'arte moderna, contemporanea e alle ultime tendenze, con la sezione che ospita le gallerie di ricerca con non oltre 5 anni di attivita'. Tra i numerosi appuntamenti di questa edizione per Art Talks la tavola rotonda Art Education Programs, la 5' edizione del Premio Euromobil Under 30, l'8' edizione del Premio Furla e nello spazio Art Cafe' ogni giorno incontri e presentazioni di libri. In citta' il consueto appuntamento con Art First, i molti eventi di Arte Fiera Off e sabato 29 gennaio Art White Night fino alle 24.
Arte Fiera Art First celebra quest’anno la sua 35a edizione che si terrà a Bologna dal 28 al 31
gennaio 2011.
Una delle prime fiere internazionali d’arte moderna e contemporanea nata in Italia negli anni ’70, si è
imposta nel corso delle diverse edizioni come la più importante fiera d’arte italiana che ogni anno
attrae galleristi, collezionisti, curatori, artisti e appassionati italiani ed internazionali, un immancabile
appuntamento che apre la stagione fieristica dedicata all’arte moderna e contemporanea.
Attenta alla nuova funzione che le fiere del settore hanno assunto nell’ambito del mercato dell’arte,
Arte Fiera Art First ha preservato intatti negli anni il proprio ruolo di grande vetrina del mercato
dell’arte mondiale e la propria identità di valorizzazione e promozione della ricerca artistica italiana
ed internazionale dai primi anni del Novecento alle tendenze attuali, potenziando progressivamente
la sinergia con le istituzioni locali attraverso un programma di eventi collaterali di alto livello.
Le oltre 200 gallerie partecipanti, distribuite su 15000 mq espositivi del quartiere fieristico bolognese,
sono suddivise in tre settori dedicati all’arte moderna, contemporanea e alle ultime tendenze, con la
sezione decisamente internazionale che ospita le gallerie di ricerca con non oltre 5 anni di attività,
per avvicinare al mercato dell’arte e al collezionismo un pubblico sempre più ampio.
Tra le novità e i numerosi appuntamenti di questa edizione:
IN FIERA
Nello spazio Art Talks la tavola rotonda Art Education Programs‚ organizzata da IACCCA -
International Association of Corporate Collections of Contemporary Art, che ha scelto Arte Fiera
come spazio privilegiato per presentarsi al pubblico italiano e discutere un tema d’attualità come le
forme di art education promosse da aziende con collezioni d’arte contemporanea e rivolte ai loro
dipendenti, con la partecipazione di Jacqueline D'Amencourt del Gruppo LHOIST (Belgio), Janina
Vitale di DZ Bank, Francoforte (Germania) e Aline Pujo della Fondation Neuflize Vie (Francia) che si
confronteranno su questo tema moderati da Walter Guadagnini di Unicredit Group (Italia).
RAM radioartemobile propone Le macchine dell'arte, idea e testo di Achille Bonito Oliva. Gli artisti Rainer Ganahl, Vettor Pisani, Michelangelo Pistoletto e Maurizio Savini presentano ciascuno un’opera il cui processo creativo prevede la destrutturazione e
l’assemblaggio a partire da un oggetto uguale per tutti : la bicicletta. Il normale velocipede, macchina cinetica, che potenzia il corpo umano dandogli velocità, qui viene trasformato in uno strumento di diffusione estetica di nuova energia.
Per l'occasione, nello spazio Art Talks, un incontro che lancia il manifesto pro-bici di Rainer Ganahl con la partecipazione dell'artista stesso, Achille Bonito Oliva, critico, Giovanni Carrada, co-curatore della mostra Happy Tech, Cristiana Perrella, co-curatore della mostra Happy Tech, Luca Conti, giornalista, autore del libro Manuale di resistenza del ciclista
urbano e Maurizio De Concini, amministratore di TCMobility.
Arte Fiera ospita due importanti Premi dedicati ai giovani talenti:
La quinta edizione del Premio Euromobil Under 30 - main sponsor di Arte Fiera Art First - rivolto ai
giovani artisti delle gallerie presenti in fiera e selezionati da una qualificata giuria di critici e operatori
del settore, che proclamerà nello spazio in fiera 'I luoghi dell'arte, I luoghi del design' il vincitore di
questa edizione.
8. Premio Furla, ottava edizione del premio italiano d’eccellenza a sostegno dei giovani artisti
contemporanei, promosso con la collaborazione di Arte Fiera, organizza una tavola rotonda in Fiera
alla quale parteciperanno i cinque finalisti e i curatori italiani ed internazionali che li hanno selezionati.
Il Premio festeggia il suo decimo anniversario con un padrino d’eccezione, l’artista Christian
Boltansky che ha ideato l'immagine grafica e il titolo di questa edizione Pleure qui peut, rit qui veut.
Nello spazio Art Cafè, in collaborazione con Corraini Edizioni, la Fiera offre ogni giorno incontri e
presentazioni di libri e cataloghi d'arte con interventi di critici, artisti, editori, e galleristi per
approfondire diversi aspetti del mondo dell’arte attraverso le più recenti pubblicazioni.
“16 artisti per TVS” in mostra ad Arte Fiera
Ludovico Pratesi cura l’edizione 2011 dell’happening culturale sostenuto da TVS che
riconferma per il terzo anno consecutivo il binomio vincente arte-cucina, rinnovando il valore
e la totalità dell’espressione “arte culinaria”.
TVS si fa promotrice anche quest’anno di un’interessante espressione artistica contemporanea
e torna a Bologna per Arte Fiera 2010, dal 28 al 31 Gennaio, siglando un nuovo
appuntamento dopo Arte Fiera 2009 e il Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro del 2010.
“16 artisti per TVS” è l’evento che presenta le nuove opere espressamente realizzate sulle
padelle TVS da Mario Airò, Francesco Arena, Massimo Bartolini, Marzia Migliora, Daniele
Puppi e Nico Vascellari e che verranno esposte insieme a quelle realizzate nelle scorse
edizioni da Domenico Bianchi, Mimmo Paladino, Michelangelo Pistoletto, Ettore Spalletti e
da Stefano Arienti, Nunzio, Alfredo Pirri, Botto & Bruno, Flavio Favelli e Pietro Ruffo.
16 artisti italiani di diverse generazioni si sono misurati con un utensile di uso comune, una
padella, che hanno utilizzato come un dispositivo per dare vita ad immagini e concetti, idee e
messaggi, pensieri e fantasie.
Diverse, le modalità nel rapportarsi all'oggetto. Alcuni artisti si sono relazionati con la sua
natura fisica e la sua funzione, mentre altri, in particolare quelli delle ultime generazioni,
attivi a partire dagli anni Novanta, hanno considerato l'oggetto come un qualsiasi supporto per
presentare immagini che hanno senso di per sé: uno spazio adatto a veicolare un messaggio.
Così Michelangelo Pistoletto ha trasformato la padella in uno specchio per cogliere la verità,
Domenico Bianchi ha riprodotto sul fondo gli stessi arabeschi argentati presenti nelle sue tele
astratte dipinte ad encausto, Mimmo Paladino l’ha dipinta di nero e vi ha posato sopra un
uccellino, mentre per Ettore Spalletti è diventata un paesaggio collinare, illuminato dai
bagliori aranciati del tramonto.
Stefano Arienti ne ha traforato il fondo con decine di piccoli buchi fino a comporre l’immagine
di un serpente, che ricorda le stampe popolari orientali, secondo una pratica quasi maniacale
presente nelle sue opere più recenti. Nunzio ha ripiegato la padella su se stessa,
trasformandola in una sorta di piccola barca metallica, simile a quelle realizzate con la carta,
puntando sulla dimensione ludica dell’arte in grado di intervenire in maniera giocosa nella vita
quotidiana. Alfredo Pirri ha dipinto di bianco la superficie esterna, e l’interno di una tinta
rossa fluorescente, che emana una pallida luce colorata. Una volta appoggiata alla parete
l’oggetto viene circondato da un alone luminoso, che gli conferisce un aspetto quasi sacrale.
Botto & Bruno, la coppia di artisti che costruisce alienanti paesaggi urbani periferici abitati da
giovani senza volto ma portatori di una cultura alternativa e vitale, rappresentano un’immagine
stampata sul retro della padella. Ed è lo stesso procedimento utilizzato da Flavio Favelli, che
riproduce l’emisfero nord di un mappamondo in bianco e nero, giocando sulla natura planetaria
dell’oggetto, utilizzato in ogni parte del mondo per preparare il cibo. Una dimensione globale
che viene declinata in una connotazione geopolitica da Pietro Ruffo, che ha posizionato
all’interno della padella una carta geografica dell’emisfero australe, circondata dalle bandiere
delle nazioni che si contendono l’Antartide (Cile, Argentina, Gran Bretagna, Australia),
divorate a loro volta dalla sagoma ritagliata di un insetto che si ciba di carta.
Francesco Arena misura la superficie della padella e ci informa con una semplice scritta che si
tratta della sessantesima parte di una delle celle della prigione di Guantanamo. Anche Marzia
Migliora utilizza la scrittura per trasformare la padella in una sorta di bersaglio ottico ma nello
stesso tempo concettuale, dove i diversi cerchi concentrici sono delimitati dalla scritta “Lo
sguardo è una scelta, chi guarda decide di soffermarsi su una determinata cosa ed escludere
dunque dall’attenzione il resto del proprio campo visivo.” Massimo Bartolini preferisce invece
affidare all’opera un connotato politico e poetico di stampo pacifista, e vede la padella come il
simbolo della pace, semplicemente aggiungendovi altri tre manici. Anche Mario Airò sceglie
un’immagine poetica, che ricorda i bagliori di un cielo assolato riflessi sull’acqua nel fondo di
un pozzo, mentre gli ultimi due artisti hanno optato per messaggi più crudi . Daniele Puppi ha
ammaccato la padella e la espone insieme alla registrazione del gesto violento di percuotere il
metallo, mentre Nico Vascellari ha lavorato sull’inversione della catena alimentare e l’ha
ridotta ad un’arma, un pugnale per la caccia agli animali.
Più artisti per più punti di vista grazie a TVS: l’oggetto quotidiano come veicolo di concezioni
politiche ed esistenziali, anche tramite di ideali ecologisti, in linea con i valori guida
dell’azienda.
Il fondo della padella diventa una finestra sull’attualità, lasciando la libertà di affacciarsi e di
giudicare direttamente, magari in anteprima, proprio durante la presenza ad Arte Fiera.
Sabato 29 Gennaio alle ore 14:00 presso lo spazio Art Talks, padiglione 18, il curatore Ludovico
Pratesi e gli artisti Francesco Arena, Flavio Favelli e Alfredo Pirri presenteranno il progetto.
IN CITTÀ
Durante i quattro giorni di Arte Fiera, Bologna diventa una scenografia ideale in un’alternanza tra
passato e presente.
In uno dei centri storici medievali italiani eccezionalmente meglio conservati, Arte Fiera organizza in
collaborazione con la città di Bologna la 6° edizione di Bologna Art First - dal 28 Gennaio al 27
Febbraio 2011- dal titolo Se un giorno d’inverno un viaggiatore a cura di Julia Draganovic.
Un percorso unico che ogni visitatore vivrà come un viaggio intimo e personale alla scoperta di
antichi palazzi e luoghi storici, attraverso interventi site specific di artisti italiani e internazionali,
emergenti e affermati, rappresentati dalle gallerie presenti in Fiera, che dialogano con la memoria di
importanti simboli della città.
Tante singole storie, come narrazioni poetiche, che prendono forma in installazioni, sculture e
performance realizzate appositamente in contesti storici ed architettonici di forte impatto. Tra gli
artisti: Maria Josè Arjona / Galerie Anita Beckers, Francoforte; Marlon de Azambuja / Furini Arte
Contemporanea, Roma, Ghost of a Dream / Cynthia Corbett Gallery, Londra; Marco Giovani /
Galleria Biagiotti Progetto Arte, Firenze; Michael Johansson/Galleria Massimo Carasi, The Flat,
Milano; Tea Mäkipää / Galleria Z02 Sara Zanin, Roma; Vittorio Messina/Galleria Giacomo Guidi,
Roma; Hidetoshi Nagasawa/Marco Rossi Artecontemporanea, Milano; Roberto Paci Dalò / Galleria
Mario Mazzoli, Berlino; Silke Rehberg /Galerie Rüdiger Voss, Düsseldorf.
La sinergia di fondazioni, istituzioni e privati porta a Bologna importanti interpreti della scena artistica
italiana e mondiale: al MAMbo l'anteprima europea della mostra personale In search of... dell'artista
americano Matthew Day Jackson; a Palazzo Pepoli - uno degli storici palazzi della Fondazione
Carisbo – Pleure qui peut, rit qui veut, mostra dei cinque artisti finalisti dell’ottava edizione del Premio
Furla (29 gennaio - 6 febbraio 2011); all’Aula Magna di Santa Lucia Lady performance - incontro
con Marina Abramovic - promosso da Alma Mater Studiorum in collaborazione con Arte Fiera, nel
quale l’artista commenterà di persona la proiezione in anteprima italiana del filmato Seven Easy
Pieces sette celebri performance storiche di famosi artisti contemporanei, che è stato uno dei
principali appuntamenti della mostra recentemente dedicata all’artista al MoMA di New York (venerdì
28 gennaio 2011); al Salone del Podestà di Palazzo Re Enzo Happy Tech - Macchine dal volto
umano, una mostra di arte+scienza per esplorare il nostro rapporto con le nuove tecnologie,
promossa dalla Fondazione Marino Golinelli e a cura di Giovanni Carrada e Cristiana Perrella;
Svoboda a cura di Daria Khan allo Spazio Carbonesi, una mostra collettiva di arte contemporanea
russa che indaga attraverso le opere site specific di undici artisti la percezione del concetto di libertà
in Russia; infine alla Basilica di Santo Stefano, la mostra dedicata a Shozo Shimamoto, uno dei
fondatori del gruppo Gutai, a cura di Achille Bonito Oliva.
A conferma della collaborazione di Arte Fiera con le istituzioni cittadine il progetto Crescere con
l’arte, un weekend al MAMbo organizzato negli stessi giorni della Fiera dal Dipartimento educativo
del Museo, che propone un’iniziativa rivolta a bambini e ragazzi, invitandoli a vivere un’esperienza a
contatto con l’arte contemporanea e i suoi linguaggi.
Sabato 29 gennaio, la notte di Bologna cambia colore con Art White Night: l’arte contemporanea
invade il centro storico con l’apertura straordinaria fino a mezzanotte delle installazioni di Bologna Art
First, dei musei, delle gallerie d’arte e dei negozi della città.
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Immagine: Fatma Bucak, Tabernaculum, 2008, courtesy Alberto Peola, Torino
Press preview giovedi 27 gennaio 2011 | ore 12- 17
Quartiere fieristico Bologna
piazza Costituzione
Orari
Da venerdì 28 gennaio a domenica 30 gennaio 11.00 – 19.00
Lunedì 31 gennaio 11.00 – 17.00
Ingressi
Ingresso Ovest Costituzione e Ingresso Nord
Biglietto intero: Euro 20
Abbonamento 4 giorni: Euro 35