Evolutionae. Il lavoro concettuale alla base di tutta la produzione scultorea dell'artista mette in risalto il sottile confine tra naturale ed artificiale.
Marco Cappello Vintage and Deisgn è lieto d'invitarvi al vernissage della mostra EVOLUTIONAE dell'artista DIEGO DUTTO
"La ricerca alla base del mio lavoro è legata allo stravolgimento e rielaborazione di elementi vivi e vitali, quali animali o parti di esseri viventi che caratterizzano e simboleggiano fortemente il senso di vita.
L'esito della trasformazione ha come fine quello di raggiungere un risultato di tipo meccanico ed automatico, una sorta di ibrido ai confini tra improbabili esseri viventi e la meccatronica. Per rendere ancora più evidente il passaggio di metamorfosi, spesso il riferimento di partenza è collegato ad animali o esseri particolarmente "antichi" e caratterizzati da un evidente stadio primordiale delle proprie forme estetiche.
Al cambiamento delle forme, affusolate e plasmate, tipiche del design industriale, si associano materiali e finiture specifiche delle carrozzerie automobilistiche, restituendo così una nuova miscela che non solo racchiude e concentra il senso di vita e non-vita, ma abbraccia fortemente aspetti tecnologici e formali del nostro tempo.
Lo stadio finale dell'elaborazione, caratterizzato dall'uso di grafiche ed elementi dal forte stile race-replica, attribuisce alle "creature evolute" un temperamento accattivante e sportivo.
Il lavoro concettuale alla base di tutta la produzione vuole mettere in risalto quello che ormai è solo un sottile confine tra naturale ed artificiale, spesso invisibile o non più facilmente distinguibile. Il ruolo dell'uomo come "Deus ex machina" è basilare per la comprensione del processo che lega il rapporto tra creatore e creatura, dove il primo determina e controlla completamente l'esistenza della seconda, tanto da configurarla e mutarla a proprio gusto e piacimento."
(Diego Dutto)
Il bizzarro e il deforme.
Nuovo gotico italiano.
Ibridazione e bizzarria sono elementi fondamentali nella ricerca di Diego Dutto, scultore in
grado di trasferire le forme vive del mondo animale in quelle stilizzate e aerodinamiche di
bizzarri bolidi alati. In particolare, l’artista torinese trae spunto dalla conformazione fisica di
esemplari d’origine antichissima, come mante o tartarughe acquatiche, per costruire sculture
che sembrano il prodotto del più moderno design industriale. I materiali e le finiture sono le
stesse in uso nelle carrozzerie: vetri, smalti, resine e lamiere d’alluminio, cui l’artista
conferisce un aspetto che, in gergo motociclistico è definito con RR, ovvero Race-Replica, in
riferimento all’estetica affusolata delle moto da corsa. Gli apparecchi di Dutto sono dispositivi
alieni, ambigui, in cui si compie una sinistra sintesi tra le forme organiche della natura e la
lucente seduzione della materia inerte.
(Ivan Quaroni)
Ufficio Stampa
Silvia Orlando
silviaorlando@ufficiostampa.to.it
Inaugurazione giovedì 24 febbraio 2011 ore 18.30
Marco Cappello Vintage and Design
Via Palazzo di Città 21/B, 10122 Torino
Orari: Dal martedì al sabato ore 16:00 - 19:30
e su appuntamento