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Bergamo

Bergamo Film Meeting 2011
dal 11/3/2011 al 19/3/2011
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Bergamo Film Meeting




 
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11/3/2011

Bergamo Film Meeting 2011

Diverse sedi, Bergamo

La 29a edizione del festival propone circa 80 film in 9 giorni di proiezione: un concorso internazionale di lungometraggi, opere inedite, omaggi e retrospettive, documentari, corti d'animazione, anteprime e cult movies, arricchiti da incontri con gli autori, workshop, mostre, arte, musica e feste.


comunicato stampa

Si terrà dal 12 al 20 marzo 2011, la 29° edizione di Bergamo Film Meeting. Un festival che, attraverso la varietà e la ricchezza delle sue proposte, si è costruito, negli anni, una forte identità, caratterizzandosi come laboratorio culturale e di idee, come occasione di incontro, di scoperta, di conoscenza e di divertimento. Da una parte osservatorio del contemporaneo, attento alle nuove tendenze, ai nuovi autori e alle nuove forme di narrazione, dall’altra luogo di ricerca e riscoperta delle pagine più affascinanti della storia del cinema.

Circa 80 i film proposti in 9 giorni di proiezione: un concorso internazionale di lungometraggi, opere inedite, omaggi e retrospettive, documentari, corti d’animazione, anteprime e cult movies, arricchiti da incontri con gli autori, workshop, mostre, arte, musica e feste.

Il programma dell’edizione 2011

MOSTRA CONCORSO
Il festival andrà alla scoperta di nuovi autori e nuove cinematografie, con una selezione di 7 lungometraggi, inediti in Italia, e realizzati da nuovi autori che hanno saputo distinguersi per la sensibilità con cui affrontano i temi della contemporaneità e l’originalità delle proposte linguistiche e narrative. Le opere presentate concorrono al Premio Bergamo Film Meeting, assegnato ai tre migliori film della sezione sulla base delle preferenze espresse da tutto il pubblico del festival.

Tra i titoli selezionati, segnaliamo Das Lied In Mir (Il giorno in cui non sono nata), opera prima del tedesco Florian Micoud Cossen, che apre uno squarcio sulla Storia e rievoca la vicenda dei desaparecidos durante la dittatura Argentina e l’italiano Sulla strada di casa di Emiliano Corapi, un road movie da Genova a Reggio Calabria che sfiora i toni del thriller. Dal Vietnam arriva Bi, dung so! (Non avere paura, Bi!), delicato ritratto di famiglia attraverso lo sguardo di un bambino di sei anni, e dal Portogallo giunge Guerra Civil, sorprendente esordio del regista Pedro Caldas, alle prese con un conflitto tra madre e figlio, in una fine estate dei primi anni ’80.

VISTI DA VICINO - RAPPRESENTAZIONI DI REALTÀ
Una selezione di 16 film, tra corti, medi e lungometraggi provenienti da tutto il mondo, dove la riflessione degli autori sul cinema documentario – il “cinema del reale” – è particolarmente attuale e urgente. La produzione di documentari è oggi sempre più raffinata, sempre più attenta all’elaborazione cinematografica, di forma e contenuto. I film scelti per “Visti da vicino” sono segnati da una forte assonanza tra i loro autori e i soggetti filmati: quando the magic happens, è visto da vicino.
Tra i 16 film scelti segnaliamo due italiani in anteprima assoluta: Uranium Project di Stefania Prandi e Alan Gard, che torna al 1978, in Valle Seriana, vicino a Bergamo, ai tempi delle proteste degli abitanti contro lo sfruttamento di una miniera di uranio, e Raunch Girl di Giangiacomo De Gasperi, che segue le peripezie e le mille difficoltà di una giovane donna determinata a creare un sito internet di “porno indipendente”, inevitabilmente costretta a scontrarsi con la morale, i pregiudizi… e i propri genitori.

­OMAGGIO A REGINA PESSOA
Regina Pessoa, oggi una delle figure più rappresentative del nuovo cinema d’animazione mondiale, non solo al “femminile”, sarà protagonista della rassegna monografica del festival.
Dal 1992, lavora presso lo studio Filmógrafo con Abi Feijó (regista pluripremiato, presidente dell'ASIFA Internazionale e presidente della Casa da Animação di Oporto), per il quale ha curato l’animazione di Os Salteadores (The Outlaws, 1993), Fado Lusitano (1995) e Clandestino (Stowaway, 2000). Sempre con Abi Feijò è co-autrice di Ciclo Vicioso (1996) e Estrelas de Natal (Stelle di Natale, 1998).
Il suo primo film, A Noite (The Night, 1999), vince numerosi premi in tutta Europa. Creato con la tecnica dell’incisione e della pittura su lastre di gesso – che richiede tempi di realizzazione lunghissimi, anche solo per pochi minuti di film - è un’opera al tempo stesso poetica e minuziosa, che racconta le paure, le ombre e i silenzi notturni di una bambina. Sei anni dopo, termina História Tragica com feliz finale (Tragic Story with Happy Ending, 2005) che vince, tra gli altri, il prestigioso Annecy Cristal (miglior cortometraggio) agli Annecy Awards 2006. Caratterizzato da un disegno duro, definito da dense linee nere, il film ci trasporta nuovamente nella storia, dolce, di una bambina, il cui cuore batte troppo forte. È un ragazzo “diverso”, alle prese con i suoi demoni, il protagonista del progetto che Regina Pessoa sta attualmente terminando, Kali, o Pequeno Vampiro (Kalì, il piccolo vampiro).
Nella prestigiosa cornice della Sala alla Porta Sant’Agostino sarà allestita la mostra, in anteprima nazionale, con disegni originali, studi, animazioni e incisioni del film História Tragica com feliz finale. In Auditorium saranno proiettati i film della regista (sia le regie che le opere di cui ha realizzato le animazioni) e una “carta bianca”, che raccoglie i film di autori che l’hanno particolarmente influenzata nel corso della sua esperienza e formazione artistica, tra i quali il polacco Piotr Dumala, e uno degli amici di Bergamo Film Meeting, il ceco Jan Svankmajer.
Regina Pessoa e Abi Feijó saranno ospiti del Festival e saranno protagonisti di un workshop di animazione rivolto a un gruppo selezionato di studenti.
Il festival, inoltre, pubblica un volume interamente dedicato alla regista, con alcuni suoi testi originali, una ricca galleria di immagini e disegni e un intervento di Matilde Tortora, docente di Storia e Critica del cinema, saggista e scrittrice.

MONDO EX. FILM DALL’EUROPA POST-SOCIALISTA: 1990/2010
1990-2010: due decenni dalla fine del socialismo reale nell’Europa Orientale. Vent’anni che hanno visto l’implosione di un mondo e la lenta costruzione di un altro. Dopo l’euforia per la caduta del sistema e l’abbattimento del muro di Berlino nel 1989, inizia una fase storica in cui i paesi dell’Europa ex-socialista, attraverso traumatiche trasformazioni economiche e sociali, guerre, migrazioni, transitano verso la stabilità, la normalità, la pace.
“Mondo Ex” è una panoramica di 8 film realizzati tra il 1990 e il 2010, dalla Romania, alla Polonia, dall’Albania alla Repubblica Ceca, che raccontano questa transizione e il suo impatto sulla vita delle persone, la confusione e lo smarrimento ma anche il coraggio e la forza d’animo degli uomini e delle donne che le hanno vissute.
Tra dramma, commedia e realismo, alcuni film gettano uno sguardo lucido sul mondo di ieri, a tratti con ironia: Pelíšky (Cosy Dens, Rep. Ceca 1999) di Jan Hřebejk, che racconta una Praga alla vigilia dell’invasione dei carri armati russi, nel 1968 o Slogans (Francia/Albania 2001) di Gjergij Xhuvani, che ricorda le assurdità e i paradossi della propaganda comunista, alla fine degli anni ’70. Altri registi ripropongono lo storico momento della fine dell’epoca socialista, come il rumeno Cum mi-am petrecut sfârşitul lumii (The Way I Spent the End of the World, 2006) di Catalin Mitulescu. C’è chi non manca d’interrogarsi sul “dopo”, sulle conseguenze del cambiamento, ineluttabile, ma profondo, come l’ungherese Ibolya Fekete con Bolse vita (Bolshe vita, 1996) che ritrae una Budapest “invasa” dall’immigrazione russa dopo la caduta del muro di Berlino; o chi abbraccia la comicità per ipotizzare un ritorno del passato, con un fantasma di Tito che si aggira su una piccola isola croata: Maršal (Marshal Tito’s Spirit, Croazia 2000) di Vinko Brešan.
La rassegna è organizzata in collaborazione con l’Università di Bergamo, Dipartimento di Slavistica.

PSYCHO THRILLER
Grandi registi, come Lang, Siodmak, Renoir, Clouzot, nel corso degli anni ‘40, si sono inoltrati nelle atmosfere torbide dell’animo umano, in un territorio in cui il bene e il male si affrontano fino all’ultimo sangue e dove irrompono il disordine psichico, il turbamento emotivo, la deriva passionale. Sono film che a loro modo traducono i riflessi emotivi di un periodo storico che ha visto i preparativi, lo scoppio e lo svolgimento del secondo conflitto mondiale. Una vertigine di angoscia, paura e turbamenti profondi unisce i titoli dei film della retrospettiva, che comprende capolavori come Dietro la porta chiusa (1948) di Fritz Lang, Rebecca, la prima moglie (1940) di Alfred Hitchcock, Lo specchio scuro (1946) di Robert Siodmak, Il grande caldo (1953) di Fritz Lang, Sgomento (1949) di Max Ophuls, La donna sulla spiaggia (1947) di Jean Renoir.

FANTASCIENZA D’AUTORE
Tra gli anni ’60 e gli anni ’70, autori d’avanguardia agli esordi come Godard, Truffaut, Fassbinder, Ferreri, in Europa, Lucas, Cronenberg, Allen, oltre oceano, si sono cimentati, in maniera molto personale, con il cinema di fantascienza, immettendo nel genere elementi originali di riflessione su argomenti di carattere sociale e psicologico. Bergamo Film Meeting proporrà 12 titoli per 12 autori diversi. L’occasione è ghiotta per riscoprire, fra le altre, opere singolari e innovatrici come Agente Lemmy Caution, missione Alphaville (1965) di Jean-Luc Godard, Farhenheit 451 (1966) di François Truffaut, L’uomo che fuggì dal futuro (1971) di George Lucas, Il demone sotto la pelle (1972) di David Cronenberg. Ma anche per scovare opere meno conosciute di grandi autori, come La jetée (1962) di Chris Marker, Il seme dell’uomo (1969) di Marco Ferreri o ancora il visionario Il mondo sul filo (1973) di Rainer Werner Fassbinder, film realizzato per la televisione e trasmesso in Italia nel 1979 da Rai 2, recentemente sottoposto a un restauro digitale che l’ha riportato all’originario splendore (la versione restaurata sarà presentata per la prima volta in Italia a Bergamo Film Meeting).
La Fantascienza d’autore sarà protagonista anche della tradizionale Fantamaratona notturna, con alcune sorprese e dei veri e propri cult.

OMAGGIO A ALFRED HITCHCOCK: IL PERIODO INGLESE
Ancor prima di trasferirsi negli Stati Uniti, nel 1940, Hitchcock è un regista di fama, che ha circoscritto il suo campo d’azione e definito quel suo stile inconfondibile, fondato sulla suspense e uno humour molto british. Costruiti con una rigorosa ricerca formale, i film di Hitchcock propongono temi ricorrenti – il sospetto, il senso di colpa, l’innocente accusato ingiustamente, gli abusi del potere, l’ottusità degli organi di controllo – secondo un procedimento narrativo che coinvolge il pubblico in un gioco quasi sadico di angosciosa attesa “per quello che accadrà dopo”.
Bergamo Film Meeting, in collaborazione con Museo Nazionale del Cinema di Torino, omaggia il grande regista scomparso nel 1980, con una selezione di 13 titoli, girati in Gran Bretagna. Sono i film meno “ri-visti” del grande autore, tra i quali si trovano alcuni preziosi gioielli: Ricatto (1929), L’uomo che sapeva troppo (1934), Il club dei 39 (1935), Sabotaggio (1936).

BERGAMO FILM MEETING INAUGURA BERGAMO JAZZ
Giovedì 17 marzo, in Auditorium, sarà presentata l’edizione 2011 di Bergamo Jazz, con la proiezione in anteprima mondiale di We Remember Chet Baker, documentario del regista tedesco Hagen Kälberer che ricostruisce l’esperienza umana e artistica del grande trombettista statunitense, attraverso le testimonianze dei più importanti musicisti di jazz europei e americani.

A completare l’edizione 2011 non mancheranno, come sempre, anteprime e cult-movies, classici restaurati, incontri con gli autori, aperitivi e sorprese.

UFFICIO STAMPA | PRESS OFFICE
Studio Sottocorno
Lorena Borghi
Tel. 02 20402142, 02 29419283
e-mail: studio@sottocorno.it
Lorena Borghi - cell. 348 5834403
e-mail: lorenaborghi@gmail.com

• LUOGHI / PROIEZIONI
Le proiezioni si tengono all’Auditorium di Piazza Libertà.
La rassegna “Visti da vicino” è presso la sala di proiezione dell’Università di Bergamo, sede di via Pignolo 123.
La mostra dedicata a Regina Pessoa è allestita alla Sala di Porta S. Agostino e resterà aperta dall’11 marzo al 3 aprile 2011.
Tutti i film in lingua originale sono proiettati con i sottotitoli italiani.
Dal 12 al 19 marzo, in Via Tasso 4, nell’ex Sala Consiliare all’interno della Biblioteca Caversazzi, sono aperti gli uffici per l’accoglienza degli ospiti, la segreteria e l’ufficio stampa. Lo spazio è concesso dal
Comune di Bergamo - Divisione Attività Culturali, Turismo, Giovani, Sport e Tempo Libero.

• BIGLIETTI / ABBONAMENTI
Biglietti e abbonamenti sono in vendita presso l’Auditorium di Piazza Libertà a partire dalle 14.30 di sabato 12 marzo.
Il costo del biglietto per le proiezioni di ogni singola fascia giornaliera (mattino, pomeriggio, sera) in Auditorium è di 6 euro.
Il costo del biglietto giornaliero è di 10 euro.
L’ingresso alle proiezioni della sezione “Visti da vicino” presso la sala dell’Università è gratuito.
Non si accettano prenotazioni dei posti in sala e non è prevista prevendita dei biglietti.
Il costo della tessera valida per tutte le proiezioni è di 30 euro e di 25 euro per gli abbonati Lab 80, Noi Club,
dipendenti e clienti Credito Bergamasco, dipendenti e clienti Banca Popolare di Bergamo, Giovani Card, Associazione Fidelio, soci Laboratorio GattoQuadrato, studenti universitari regolarmente iscritti.
L’abbonamento dà diritto a ricevere i 2 volumi e la borsa di Bergamo Film Meeting 2011.

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