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30/3/2011

Fleeting Beauty

Galleria Nicoletta Rusconi, Milano

a cura di Marinella Paderni

Che fine ha fatto l’immagine della bellezza nell’espressione artistica contemporanea? Un tempo appannaggio supremo dell’arte, oggi la bellezza non è più un ideale sublime ma è diventata una costrizione sociale o una necessità. Con il culto dell’immagine il suo valore simbolico è migrato nei territori del marketing, dell’economia, della moda, lasciando all’arte una nuova impresa: negare la bellezza, la sua estetizzazione e spettacolarizzazione, per ricercarla al di là del bene e del male, dove non si è soliti guardare - nella “caverna interiore” dell’animo umano, nella memoria oppure nella realtà che apparentemente la rimuove, la distorce o la deturpa. Sotto le ceneri dell’ideale romantico e dell’utopia, la bellezza prima perduta ha solo cambiato futuro.

Lisa Solomon e Donatella Spaziani toccano il tema della bellezza sfiorandola, accennandola, senza mai esibirla direttamente. Il loro lavoro tratta alcune delle tematiche appartenenti all’universo intimista femminile - l’introspezione, la sparizione dell’io, la memoria, la nostalgia, i generi maschile e femminile, lo spazio simbolico tra il pieno (Solomon) e il vuoto (Spaziani) di contesti domestici, familiari - da cui emerge un sensibilità nuova verso la bellezza, di matrice orientale, più esistenzialista e filosofica. Mentre l’artista americana interviene sulla percezione della realtà decostruendola grazie all’invenzione di immagini “belle” di elementi però minacciosi (virus, tossine, armi, alberi contaminati) rappresentati secondo forme e ambientazioni infantili, l’atteggiamento dell’artista italiana è rivolto alla bellezza del vuoto, al riverbero dello spazio come luogo di espressione del sé e al concetto di “ombra”, di calco e di disegno quali costruzioni dell’identità.
La definizione di una bellezza diversa, non abusata e stereotipata, è resa grazie alla fusione di linguaggi e tecniche differenti che confluiscono nell’immagine di una bellezza ibrida e ibridata tanto nella forma che nell’arte.
Per la mostra Fleeting Beauty le artiste realizzeranno due “ambienti” individuali messi in comunicazione da una visione inedita sulla bellezza come esercizio di spirito.

Lisa Solomon (nata nel 1973) vive e lavora a Oakland, California. Ha studiato all’Università della California di Berkely, per poi proseguire al Mills College di Oakland. Tra le sue mostre personali si segnalano: “Where have all the trees gone”, Angels Gate a San Pedro, “Intersections” alla San Francisco State University, e altre da Richard Levy Gallery di Albuquerque e Walter Maciel Gallery di Los Angeles.

Donatella Spaziani (nata a Ceprano-Fr nel 1970) vive e lavora a Roma.
Nel 2001 vince la borsa di studio per “Artomi, international residency“, Hudson River Valley, NYC e nel 2003 per la “La Seine”, programma di ricerca per le arti visive dell’Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts a Parigi dove è rimasta fino al 2006. Dal 2004 al 2006 è stata residente nella “Cité Internationale des Arts”. Nel 2008 ha partecipato alla 19° Quadriennale al Palazzo delle Esposizioni di Roma. Nel 2010 partecipa alla mostra “Piazze di Roma” al MOCA, Expo Universale a Shanghai, a cura di Achille Bonito Oliva.

Immagine: Donatella Spaziani, Berlino 2007, Autoscatto, 2007. Fotografia a colori, cm 60x40, tiratura di 3 esemplari + 1 pda

Inaugurazione: giovedì 31 marzo 2011, dalle 18.30.

Galleria Nicoletta Rusconi, Corso Venezia
ingresso portone antecedente n°22 - 20121 Milano
Orari per il pubblico: da martedì a sabato, dalle 11.00 alle 19.00. Chiuso domenica e lunedì.
Ingresso gratuito

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