Un progetto dedicato a una forma di comunicazione popolare della cultura italiana tra gli anni '50 e '70. "Ricordami per sempre, non tornare mai piu'" e' il titolo del fotoromanzo ideato con pratiche e metodi sperimentali; il fotografo e' Marco Signorini, la sceneggiatura e' di Giulio Mozzi, mentre i protagonisti e le comparse saranno scelte in un casting pubblico il 10 e 11 giugno.
Il Museo di Fotografia Contemporanea lavora ad un progetto dedicato al fotoromanzo,
forma di comunicazione popolare assai diffusa nella cultura italiana tra gli anni ’50 e ’70.
Il progetto si articola nella produzione artistica di un vero e proprio fotoromanzo
d’autore, una mostra e un momento di ricerca e di studio e viene realizzato grazie al
contributo della Regione Lombardia, D.G. Cultura - Archivio di Etnografia e Storia Sociale,
che ha visto nel fotoromanzo un'opportunità innovativa di promozione del R.E.I.L. Registro
delle Eredità Immateriali, dichiarati patrimonio da salvaguardare dall'Unesco e dalla legge
regionale 17/2008.
"Ricordami per sempre, non tornare mai più" è il titolo del fotoromanzo d'autore ideato,
realizzato, stampato e distribuito secondo pratiche e metodi sperimentali e aperti verso le
problematiche della comunicazione artistica e massmediale contemporanea.
La storia è quella di Lorenzo, ex operaio della Falck di Sesto San Giovanni trasferitosi al Sud,
che torna in città per ritrovare una donna che ha conosciuto da ragazzo e che
occasionalmente compariva nei fotoromanzi di Grand Hotel. Comincia così una lunga ricerca
nel Nord Milano, tra le fabbriche dismesse e le città in mutamento.
Il fotografo incaricato dal Museo è Marco Signorini figura tra le più interessanti della
scena fotografica italiana, attento da anni al rapporto tra figura umana e paesaggio
contemporaneo.
La sceneggiatura è affidata a Giulio Mozzi scrittore e consulente editoriale per Einaudi, il Mozzi, il
cui stile semplice e riflessivo ben si adatta all'indagine sul territorio e sulla forma stessa del
fotoromanzo.
I protagonisti e le comparse saranno scelte nel territorio del Nord Milano, con un casting
pubblico che si terrà il 10 e l'11 giugno al quale tutti i cittadini sono invitati. Alcuni
saranno chiamati a recitare una parte; altri compariranno nei panni di loro stessi,
raccontando la loro storia.
Le riprese si concentreranno nel territorio del Nord Milano.
La realizzazione di un fotoromanzo rappresenta per il Museo l’occasione per sperimentare
una versione colta e ironica di questo linguaggio popolare e costituisce una sfida innovativa
con cui mettere alla prova non solo gli autori e i linguaggi della fotografia e della parola, ma il
rapporto con i media, il pubblico, il territorio.
Completano il progetto una mostra, che si terrà tra ottobre 2011 e marzo 2012, e un
seminario internazionale sul fotoromanzo a gennaio 2012.
CENNI STORICI SUL FOTOROMANZO. Il fotoromanzo si radica nella cultura italiana a
partire dal secondo dopoguerra, periodo nel quale si afferma la poetica del neorealismo,
corrente culturale attenta alle vicende sociali e umane delle classi popolari e alla costruzione
di una identità nazionale a partire dal basso. Gli anni ’50 e ’70 vedono anche l’affermarsi dei
periodici illustrati fotograficamente, che favoriscono una maggiore divulgazione
dell’informazione presso gli strati meno colti della società. In questo contesto, e mentre
cresce la popolarità del cinema, il fotoromanzo costituisce un genere di intrattenimento
capace di veicolare non solo storie personali ma anche contenuti e istanze di tipo sociale
legati al mondo del lavoro, alla società dei consumi e al ruolo della donna.
Il radicamento del fotoromanzo nel territorio del Nord Milano è particolarmente marcato,
data la presenza per oltre 30 anni della casa editrice Universo - cui si fa risalire l’invenzione
stessa del genere 65 anni fa con la testata Grand Hotel - che proprio a Cinisello Balsamo
aveva i teatri di posa e l'intera filiera produttiva.
NOTE BIOGRAFICHE
Marco Signorini (Bagno a Ripoli-Firenze, 1962), fotografo e docente, lavora con la fotografia
e il video dai primi anni Novanta. Ha partecipato a numerosi progetti di committenza
pubblica e ha esposto il suo lavoro in Italia e all’estero. Tra i suoi libri: Echo, 2007 e Earth,
2008.
Giulio Mozzi (Camisano Vicentino-Vicenza, 1960), scrittore e docente di scrittura creativa, è
consulente di Einaudi per la collana Stile Libero. Ha lanciato importanti autori italiani
contemporanei e ha al suo attivo numerosi libri, tra i quali Questo è il giardino, 1993, La
felicità terrena, 1996, Fantasmi e fughe, 1999, Sono l’ultimo a scendere, 2009, e il recente La
stanza degli animali, 2010.
Casting pubblico per protagonisti e comparse:
venerdì 10 giugno ore 17-22
sabato 11 giugno ore 9-13
Ufficio stampa
Fiorenza Melani T +39 02 66056633, ufficiostampa@mufoco.org
Museo di Fotografia Contemporanea
Villa Ghirlanda, via Frova 10 Cinisello Balsamo – Milano
Enti fondatori: Provincia di Milano, Comune di Cinisello Balsamo – Partner: Epson