Galleria Il Bisonte
Firenze
via di San Niccolo', 24
055 2342585 FAX 055 2346768
WEB
Swietlan Nicola Kraczyna
dal 5/12/2002 al 6/1/2003
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Segnalato da

Lela Gatteschi



approfondimenti

Swietlan Kraczyna



 
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5/12/2002

Swietlan Nicola Kraczyna

Galleria Il Bisonte, Firenze

Icaro: quarant'anni di volo 1962-2002


comunicato stampa

Swietlan Nicola Kraczyna

Spiccare il volo per cercare se stessi e dare conto del risultato di un’opera che ha coperto un percorso esistenziale: questo è il significato della mostra che Swietlan Nicola Kraczyna presenta venerdì 6 Dicembre alle 18.00 alla Galleria Il Bisonte:

Icaro: quarant’anni di volo 1962-2002

Una parte notevole di questo cammino Swietlan Nicola Kraczyna l’ha compiuto insieme al Bisonte e a Maria Luigia Guaita. Ha contribuito, nel 1983, alla trasformazione della Stamperia in Scuola Internazionale di Specializzazione per la Grafica d’Arte dove ha poi insegnato incisione a colori. E’ del 1982 la sua prima mostra nella Galleria di Via San Niccolò. Del 1992 la seconda e - ancora a distanza di 10 anni - la mostra attuale che è un bilancio al contempo artistico e umano. Sono esposte più di quaranta opere: oltre alle incisioni a colori e alle tecniche miste anche oli e disegni a china.

Per Kraczyna, come ben scrive Antonio Natali nell’introduzione al catalogo, Icaro è un simbolo universale ma anche un elemento della biografia spirituale dell’artista. Swietlan, Nicola come preferiscono chiamarlo gli amici, vede nella figura mitologica di Icaro l’aspirazione universale alla libertà, ma vi riconosce al contempo un tratto rilevante della propria storia individuale. Egli è vissuto, infatti, da vicino le vicende storiche che hanno connotato il secolo appena concluso.

Nato sul confine russo - polacco nel 1940 Kraczyna, alla fine delle guerra, trascorse sei anni nei campi profughi della Germania, prima di trasferirsi negli Stati Uniti dove completò i suoi studi presso prestigiose Università di quel paese. Iniziò a dipingere avendo come riferimento i grandi maestri dell’Informale. Nel 1961 una borsa di studio gli consentì un soggiorno in Italia, a Roma e a Firenze. Vide Masaccio e restò folgorato dai volti affrescati dal Maestro. La Cappella Brancacci fu la sua via per Damasco. Tornò al figurativo - facendo un percorso opposto a quello che era la norma di quegli anni. Fu di nuovo Italia nel ’64 e si stabilì a Firenze, nella casa che era stata di Domenico Ghirlandaio. Continuò a insegnare e a esporre i suoi lavori in Europa e in Italia. Ma, soprattutto, continuò a inseguire Icaro nel suo volo infinito verso il sole.

La mostra resterà aperta fino al 6 Gennaio 2003 con il seguente orario: da lunedì a venerdì 9.00-13.00/15.00-19.00, il sabato 10.00-13.00/16.00-19.00.
Catalogo in Galleria.

Galleria Il Bisonte
Via San Niccolò, 24r Firenze

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