Icaro: quarant'anni di volo 1962-2002
Swietlan Nicola Kraczyna
Spiccare il volo per cercare se stessi e dare conto del risultato di un’opera
che ha coperto un percorso esistenziale: questo è il significato della mostra
che Swietlan Nicola Kraczyna presenta venerdì 6 Dicembre alle 18.00 alla
Galleria Il Bisonte:
Icaro: quarant’anni di volo 1962-2002
Una parte notevole di questo cammino Swietlan Nicola Kraczyna l’ha compiuto
insieme al Bisonte e a Maria Luigia Guaita. Ha contribuito, nel 1983, alla
trasformazione della Stamperia in Scuola Internazionale di Specializzazione per
la Grafica d’Arte dove ha poi insegnato incisione a colori. E’ del 1982 la sua
prima mostra nella Galleria di Via San Niccolò. Del 1992 la seconda e - ancora a
distanza di 10 anni - la mostra attuale che è un bilancio al contempo artistico
e umano. Sono esposte più di quaranta opere: oltre alle incisioni a colori e
alle tecniche miste anche oli e disegni a china.
Per Kraczyna, come ben scrive Antonio Natali nell’introduzione al catalogo,
Icaro è un simbolo universale ma anche un elemento della biografia spirituale
dell’artista. Swietlan, Nicola come preferiscono chiamarlo gli amici, vede nella
figura mitologica di Icaro l’aspirazione universale alla libertà , ma vi
riconosce al contempo un tratto rilevante della propria storia individuale. Egli
è vissuto, infatti, da vicino le vicende storiche che hanno connotato il secolo
appena concluso.
Nato sul confine russo - polacco nel 1940 Kraczyna, alla fine delle guerra,
trascorse sei anni nei campi profughi della Germania, prima di trasferirsi
negli Stati Uniti dove completò i suoi studi presso prestigiose Università di
quel paese. Iniziò a dipingere avendo come riferimento i grandi maestri
dell’Informale. Nel 1961 una borsa di studio gli consentì un soggiorno in
Italia, a Roma e a Firenze. Vide Masaccio e restò folgorato dai volti affrescati
dal Maestro. La Cappella Brancacci fu la sua via per Damasco. Tornò al
figurativo - facendo un percorso opposto a quello che era la norma di quegli
anni. Fu di nuovo Italia nel ’64 e si stabilì a Firenze, nella casa che era
stata di Domenico Ghirlandaio. Continuò a insegnare e a esporre i suoi lavori in
Europa e in Italia. Ma, soprattutto, continuò a inseguire Icaro nel suo volo
infinito verso il sole.
La mostra resterà aperta fino al 6 Gennaio 2003 con il seguente orario: da
lunedì a venerdì 9.00-13.00/15.00-19.00, il sabato 10.00-13.00/16.00-19.00.
Catalogo in Galleria.
Galleria Il Bisonte
Via San Niccolò, 24r Firenze