Barokthegreat
Cindy Van Acker
Cristina Rizzo
Florinda Cambria
Habille' d'eau
Lucia Amara
Manola Antonioli
Massimo Simonini
Mika Vainio
MK
Nicolas Field
Raimondo Guarino
Silvia Costa
Snejanka Mihaylova
Ubaldo Fadini
Raimondo
Guarino
Tiziana Villani
Ubaldo Fadini
Antonio Caronia
Rocco Ronchi
Florinda Cambria
Antonio Attisani
Elio Grazioli
Nicholas Ridout
Gianni Zanarini
Silvano Petrosino
Riccardo Caldura
Daniela Cascella
Why Italy? La XVIII edizione di Crisalide - Festival di arti performative e filosofia, ideato e curato da Masque Teatro, propone uno spaccato della scena performativa contemporanea abitato dal lavoro di artisti nazionali e internazionali in cui la materia teatrale cessa d'essere rappresentazione per divenire processualita'. Tra gli ospiti di questa edizione Barokthegreat, Cindy Van Acker, Habille' d'eau, Lucia Amara, Manola Antonioli, Massimo Simonini, Mika Vainio, MK...
Crisalide
è
resa
possibile
grazie
al
contributo
e
il
patrocinio
di
Regione
Emilia-Romagna
Con
il
sostegno
e
il
contributo
di
Comune
di
Forlì
Provincia
di
Forlì-‐Cesena
Fondazione
Cassa
dei
Risparmi
di
Forlì
e
della
Romagna
Istituto
Svizzero
di
Roma
media
partner
succo
acido
WHY
ITALY?
La
XVIII
edizione
di
CRISALIDE
-‐
Festival
di
arti
performative
e
filosofia,
ideato
e
curato
da
Masque
Teatro
di
Forlì
dal
1
al
4
settembre
2011
-‐
propone
uno
spaccato
della
scena
performativa
contemporanea
abitato
dal
lavoro
di
artisti
di
assoluto
rilievo
del
panorama
nazionale
e
internazionale
in
cui
la
materia
teatrale
cessa
d’essere
rappresentazione
per
divenire
processualità.
Crisalide
si
distingue
nel
panorama
teatrale
italiano
per
aver
da
sempre
cercato
di
individuare
concetti
su
cui
far
condensare
una
specifica
tematica
che
potesse
poi
svilupparsi
con
interventi
e
scambi
di
pensiero.
Nel
2010
il
festival
ha
inaugurato
il
progetto
triennale
Winter
Years,
individuando
come
perno
teorico
la
nozione
di
minorità,
letta
attraverso
il
diaframma
teorico
dei
filosofi
francesi
Gilles
Deleuze
e
Felix
Guattari
e
filtrata
da
quella
sensazione
generale
“desperate
optimism”
(F.
Guattari)
che
sembra
ancora
possibile
nonostante
i
disastri
delle
politiche
insensate
e
oscuri
annichilimenti.
Quest’anno
Crisalide
avvicina
il
concetto
di
“normalizzazione”,
nello
specifico
come
le
conoscenze,
i
saperi,
le
arti
possano
subire
processi
di
omologazione
e
direi
quasi
di
neutralizzazione.
Vige
un
chiaro
sistema
di
regole,
che
il
potere
costituito
si
dà,
per
proteggere
gli
strumenti
con
cui
esercita
la
sua
“governance”
e
in
funzione
di
questo
compromesso,
palesato
come
saggezza
operativa,
operare
livellamenti
e
coercizioni.
Perché
Italia?
Si
chiede
Felix
Guattari
guardando
al
nostro
paese
come
metro
e
strumento
per
analizzare
la
crisi
generalizzata
del
sociale,
del
politico
e
dell’esistenziale.
La
questione
che
pone
il
filosofo
francese
è
di
lancinante
attualità:
come
modificare
la
mentalità,
come
reinventare
delle
pratiche
sociali
che
ridiano
all’umanità
–
se
lo
ha
mai
avuto
–
il
senso
di
responsabilità,
non
soltanto
per
quanto
riguarda
la
propria
sopravvivenza,
ma
anche
per
l’avvenire
della
vita
nel
nostro
pianeta,
la
vita
delle
specie
animali
e
vegetali
e
la
vita
delle
specie
incorporee
come
la
musica,
l’arte,
il
teatro.
E’
possibile
un
agire
collettivo
che
preservi
anzi
che
esalti
la
spinta
soggettivante?
Ogni
artista
è
così
posto
difronte
al
tragico
dilemma:
andare
“nel
senso
della
corrente”,
oppure
lavorare
al
rinnovamento
di
pratiche
estetiche
in
presa
diretta
con
altri
segmenti
innovatori
del
sociale,
esponendosi
in
tal
modo
al
rischio
dell’incomprensione
e
dell’isolamento.
Un
punto
centrale
della
XVIII
edizione
di
CRISALIDE,
come
di
quelle
passate,
è
la
connessione
tra
la
dimensione
artistica
e
l’elaborazione
teorica
che
da
essa
si
produce.
In
questa
direzione,
il
festival
si
connota
come
spazio
di
osservazione
e
progettazione
del
divenire
artistico,
muovendo
il
suo
interesse
verso
artisti
capaci
di
designare,
attraverso
i
loro
lavori,
una
pratica
condivisa
e
di
produzione
di
senso.
Con
la
stessa
intensità
di
intenti,
si
innesta
la
presenza
di
critici,
pensatori
e
filosofi
che
confermano
un
orientamento
teso
ad
attivare
non
tanto
una
riflessione
sull’arte,
piuttosto
un’attenzione
alla
riflessione
dell’arte,
ovvero
a
come
le
forme
artistiche
riescano
a
pensare,
con
modi
e
mezzi
propri,
il
loro
fare.
Artisti
ospiti:
MK,
BAROKTHEGREAT,
CINDY
VAN
ACKER,
HABILLÉ
D'EAU,
SNEJANKA
MIHAYLOVA,
PLUMES
DANS
LA
TÊTE,
NICOLAS
FIELD,
MASSIMO
SIMONINI,
CRISTINA
RIZZO.
Pensatori
e
studiosi
ospiti:
FLORINDA
CAMBRIA,
LUCIA
AMARA,
MANOLA
ANTONIOLI,
UBALDO
FADINI,
RAIMONDO
GUARINO.
Affondo
sul
programma:
Giovedì
1
settembre,
all’Ex
Filanda
(via
orto
del
fuoco
3,
Forlì)
dopo
la
presentazione
della
XVIII
edizione
del
Festival
a
cura
di
Lorenzo
Bazzocchi,
Piersandra
di
Matteo,
Lucia
Amara
e
il
video-‐maker
Luca
Mattei
–
che
ha
realizzato
una
video
documentazione
della
scorsa
edizione
(ore
20),
l’inaugurazione
vera
e
propria
sarà
affidata
alla
compagnia
Plumes
dans
la
tête
che
presenta
Stato
di
Grazia
(ore
21),
studio
che
prende
le
mosse
dal
testo
Psychopathia
sexualis
di
Richard
von
Krafft-‐Ebing,
uno
dei
primi
ad
approfondire
le
patologie
sessuali
in
ambito
psicanalitico.
La
compagnia
Plumes
dans
la
tête
sarà
ospite
in
residenza
dal
25
al
31
agosto
negli
spazi
del
festival.
A
seguire,
alle
ore
22
Silvia
Rampelli
coreografa
e
fondatrice
della
compagnia
romana
Habillè
d’eau
presenterà
L’Igiene,
ultimo
affondo
poetico
su
figura,
spazio
e
durata,
nella
quale
la
presenza
corporea
di
una
performer,
attraverso
gesti
silenti
ma
caparbiamente
progressivi,
porta
alla
conquista
di
una
coincidenza
tra
azione
e
materia
nell’incarnazione
dell’immagine.
Venerdì
2
settembre
alle
ore
21
(Ex
Filanda)
gli
spettatori
avranno
modo
di
immergersi
nuovamente
nel
mondo
poetico
e
performativo
di
Plumes
dans
la
tête
che
presenterà
Insorta
Distesa,
ulteriore
tappa
del
progetto
Formazione
Pagana.
Il
lavoro
si
apre
su
un’immagine
addormentata,
per
costruire
via
via
un
paesaggio
scenico
in
cui
i
materiali
sembrano
sublimarsi
come
in
una
trasformazione
alchemica
che
tende
all’oro.
A
seguire,
alle
ore
22,
Raimondo
Guarino,
Docente
di
Discipline
dello
Spettacolo
alla
Facoltà
di
Lettere
e
Filosofia
dell’Università
di
Roma
Tre,
entrerà
nel
vivo
delle
tematiche
del
festival,
legate
ai
concetti
di
normalizzazione
e
potere
con
un
intervento
dal
titolo:
Difendere
la
società
dal
teatro/Difendere
il
teatro
dalla
società
(eroismo
e
neutralizzazione).
Sabato
3
settembre
si
preannuncia
la
giornata
più
intensa:
alle
ore
21
Lanx,
il
solo
firmato
dalla
coreografa
belga-‐svizzera
Cindy
Van
Acker,
esplora
come
un
corpo
possa
disegnare
linee,
aprire
angoli,
giocare
con
le
prospettive,
trasformando
la
scena
come
se
fosse
preda
di
illusioni
ottiche.
Cindy
Van
Acker,
con
la
sua
scrittura
coreografica
asciutta,
esatta
e
perfettamente
fusa
a
sonorità
elettroniche
ideate
da
Mika
Vainio
dei
Pan
Sonic,
è
capace
di
esaminare
con
meticolosità
scientifica
la
relazione
tra
corpo,
suono
e
ritmo.
A
seguire
due
interventi
filosofici:
il
primo
di
Manola
Antonioli
(ore
22)
che
insegna
Filosofia
dell’arte
e
Estetica
all’École
Supérieure
d’Art
et
de
Design
de
Valenciennes
(Nord
della
Francia)
e
Filosofia
all’École
Nationale
Supérieure
d’Architecture
de
Versailles;
a
seguire
quello
di
Ubaldo
Fadini
(ore
22:45),
docente
all’Università
di
Firenze,
si
occupa
prevalentemente
di
estetica
contemporanea
e
antropologia
filosofica,
redattore
scientifico
delle
riviste
“Millepiani”,
“Fenomenologia
e
società”,
“Iride”.
La
serata
si
chiude
alle
ore
23:45
con
il
concerto
di
Massimo
Simonini
che
userà
il
theremin,
il
più
antico
strumento
musicale
elettronico
conosciuto,
composto
fondalmentalmente
da
due
antenne.
Il
festival
si
conclude
domenica
4
settembre:
alle
ore
17
Snejanka
Mihaylova,
performer
e
filosofa
bulgara
residente
ad
Amsterdam,
e
Florinda
Cambria,
docente
di
Filosofia
ed
Epistemologia
della
Complessità
presso
l’Università
de
L’Aquila,
si
confronteranno
attorno
all’idea
di
teatro
del
pensiero,
partendo
ciascuna
dalla
propria
formazione
personale,
avendo
come
pretesto
il
libro
Theatre
of
Thought
della
Mihaylova,
edito
da
Critique
&
Humanism
(BG).
La
serata
prosegue
alle
ore
19
con
4
danze
coloniali
viste
da
vicino
a
firma
di
Mk.
Danze
coloniali
prende
le
mosse
dal
progetto
Il
giro
del
mondo
in
80
giorni
e
desidera
indagare
gli
episodi
di
incontro
e
distanza
tra
corpi
e
persone,
partendo
dall’assunto
che
ciò
che
è
distante
è
“sempre
vicino
a
qualcos’altro”.
Alle
ore
21
la
danzatrice
e
coreografa
Cristina
Rizzo
e
la
studiosa
di
teatro
Lucia
Amara
daranno
vita
a
LOVEEEE,
conferenza
ed
esercizi
coreografici
incentrati
sul
concetto
di
Grazia
connessa
alle
nozioni
di
movimento,
dominio,
potere
e
retorica.
La
serata
si
conclude
alle
ore
22:30
con
Barokthegreat
che
presenterà
Fidippide,
lavoro
nato
per
Marathon
of
the
Unexpected,
sezione
sperimentale
del
Festival
di
Danza
Contemporanea
della
Biennale
di
Venezia
2010,
che
indaga
la
figura
del
leggendario
corridore
attico,
messo
della
battaglia
di
Maratona,
che
comunicando
ai
suoi
la
vittoria,
esala
l’ultimo
respiro.
L’atto
del
correre
si
trasforma
nel
lavoro
di
Barokthegreat
in
reiterazione
marziale
del
gesto
degli
arti
superiori
come
affondo
e
fuga
intenzionale
dalla
didascalia
retorica
del
gesto.
Dall’1
al
4
settembre
sarà
fruibile
l’installazione
sonora
per
percussioni
autonome
di
Nicolas
Field,
artista
e
musicista
svizzero
che
lavora
sulla
dispersione
del
suono
attraverso
alcuni
materiale
specifici.
Crisalide
XVIII
ospita,
inoltre,
il
PROGETTO
SD_SCIENZE
DIAGONALI,
spazio
di
riflessione
critico-‐teorica
avviato
attraverso
la
creazione
di
una
redazione
web,
attiva
dal
30
Agosto
al
6
settembre
2010
all’indirizzo
www.crisalidefestival.eu,
diretta
da
Piersandra
Di
Matteo.
La
redazione,
nutrita
dagli
apporti
teorici
di
numerosi
studiosi
internazionali,
è
composta
da
un
gruppo
di
studenti
provenienti
dall’Dipartimento
SITLeC
-‐
Scuola
Superiore
di
Lingue
Moderne
per
Interpreti
e
Traduttori
e
dal
DAMS
dell’Università
di
Bologna,
dal
DAMS/Polo
didattico
in
scienze
e
tecnologie
delle
arti,
della
musica
e
dello
spettacolo
dell’Università
degli
Studi
di
Roma
Tre
e
il
Dipartimento
di
Filosofia
dell’Università
degli
Studi
di
Firenze
e
Milano.
La
storia:
CRISALIDE
nasce
a
Bertinoro
nel
1994,
sotto
la
direzione
artistica
e
l’organizzazione
di
Masque
Teatro
con
l’intento
di
far
incontrare
filosofia
e
teatro
nel
territorio
complesso
della
riflessione,
ma
anche
e
soprattutto
in
quello
della
pratica.
Una
pratica
capace
di
dar
vita
a
una
comunità
e
a
un’identità,
a
un
linguaggio
e
a
un
fare
condiviso,
una
pratica
che
sappia
sapientemente
creare
un
luogo
dove
le
idee
possano
circolare
ed
essere
partecipate
in
uno
spazio
pubblico.
Crisalide,
nel
suo
percorso
quasi
ventennale,
cerca
di
spogliare
la
filosofia
di
quell’elitarismo
che
l’ha
segregata,
per
avvicinarla,
grazie
all’incontro
con
il
teatro,
alla
prassi
che,
elevata
a
rango
superiore,
diventa
responsabilità
civile
e
politica
di
abitare
un
luogo
con
altre
persone.
Tra
le
scorse
edizioni:
Winter
Years/Minorità
(2010);
Ecosofia
p er
u na
e cologia
p olitica
(2009);
Dissenso.
Un
taglio
nel
caos
(2008);
I
would
prefer
not
to
(2007);
Atto
Libero
(2006);
Epochè
(2004);
Felix
culpa
(2003);
Impasse
creativa
(2002);
Pensiero-‐occhio
(2001);
Duchamp,
Don
Chisciotte,
Wittegenstein,
o
il
problema
della
realtà
(2000);
Fine
dell’opera
(1999);
Atto
di
creazione
(1998);
Lo
spazio
scenico
(1997).
Tra
le
realtà
teatrali
ospitate:
Socìetas
Raffaello
Sanzio,
Kinkaleri,
Mk,
Cristina
Rizzo,
Simon
Vincenzi,
Motus,
Thierry
Salmon,
Francois
Tanguy
e
Laurence
Chable/Theatre
du
Radeau,
Teatro
Valdoca,
Teatrino
Clandestino,
Habillé
d'eau,
Fanny
&
Alexander,
Accademia
degli
artefatti,
Giardini
Pensili,
Terza
Decade,
Egumteatro,
Ooff-‐ouro,
Sonia
Brunelli,
Zapruder,
Santasangre,
Richard
Pinhas
e
Jerome
Schmidt,
Dalija
Aćin,
Agostino
di
Scipio.
Tra
i
teorici:
Raimondo
Guarino,
Tiziana
Villani,
Ubaldo
Fadini,
Antonio
Caronia,
Rocco
Ronchi,
Florinda
Cambria,
Antonio
Attisani,
Elio
Grazioli,
Nicholas
Ridout,
Gianni
Zanarini,
Silvano
Petrosino,
Riccardo
Caldura,
Daniela
Cascella.
Per
info
su
crisalide:
tel.
+039
0543.370506
mob.
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Ex-Filanda
via orto del fuoco, 3 - Forli'