Galleria Bianconi
Milano
via Lecco, 20
02 22228336
WEB
Click or Clash?
dal 19/10/2011 al 6/1/2012
lun-sab 10-13 e 14-19

Segnalato da

Galleria Bianconi




 
calendario eventi  :: 




19/10/2011

Click or Clash?

Galleria Bianconi, Milano

Strategie di Collaborazione. Un progetto articolato in piu' tappe che affronta e approfondisce il tema della collaborazione invitando ogni artista a confrontare le proprie posizioni con colleghi di altri Paesi. Questo primo step vede la partecipazione di Via Lewandowsky, Cesare Pietroiusti e Luigi Presicce.


comunicato stampa

a cura di Julia Draganovic

Click or Clash? intende affrontare ed approfondire il tema della collaborazione, sempre più complesso e presente nello scenario contemporaneo, invitando ogni artista a confrontare le proprie posizioni su determinate questioni con colleghi provenienti da altri paesi, background culturali e ambiti di intervento. A partire dalla prima tappa, la Galleria Bianconi inviterà, infatti, tre artisti per ogni mostra, aprendo un confronto visivo che sarà, di volta in volta, accompagnato da un dibattito sui temi che gli artisti invitati metteranno in mostra. Click or Clash? Non è una domanda semplice. Ma entrambi i risultati del confronto tra diverse posizioni, sia in contrasto che armoniche, dovrebbe creare un surplus di conoscenze e consentire l'apertura di nuove prospettive.

Nell'ambito della prima tappa, il primo click è di Pietroiusti e Presicce. Gli artisti presenteranno per la prima volta alla Galleria Bianconi un'installazione che è il risultato di una più ampia collaborazione, nata all'interno di ANDANDAND, iniziativa itinerante, curata dagli artisi Ayreen Anastas e Rene Gabri, che utilizza l'attesa di dOCUMENTA(13) per riflettere sul ruolo che l'arte e la cultura possono giocare nella società di oggi. Lo scorso 2 novembre 2010, il collettivo composto da Cesare Pietroiusti, Emilio Fantin, Luigi Negro e Giancarlo Norese insieme a Luigi Presicce, per rispondere all'invito di ANDANDAND, ha proposto di trasformare la tradizionale festa dei morti in una nuova celebrazione: “La festa dei vivi (che riflettono sulla morte)” invitando il pubblico a un pellegrinaggio, forse il più corto e lento della storia partito da Lu Cafausu a San Cesario di Lecce.

Accanto a questo progetto, la mostra presenterà i “click or clash” non ancora svelati che coinvolgono Via Lewandowsky, il terzo protagonista di questo primo episodio. L’artista tedesco, attualmente in residence a Villa Massimo a Roma, lavora spesso sulla sottile linea che divide ambito pubblico e privato, usando diversi media, come la scultura, l’installazione e il mezzo linguistico.

Con questa prima mostra, la Galleria Bianconi inaugura un percorso di ricerca e sperimentazione in nuovi progetti e nuove energie dell'arte contemporanea, con il coinvolgimento di artisti che si sono distinti nel panorama contemporaneo, attivando di volta in volta collaborazioni a livello nazionale e internazionale. Il primo ciclo di Click or Clash?, progetto di punta di questo percorso, sottolinea la convinzione della Galleria Bianconi dell’importanza di investire nell’arte e nella cultura contemporanea, per la creazione di un surplus fondamentale, in termini di nuove visioni e di energie positive essenziali per lo sviluppo della società di oggi. Attraverso il sostegno e la ricerca nel campo della sperimentazione artistica, la Galleria Bianconi amplia e sviluppa pienamente la sua mission, di pari passo con il suo decennale impegno nella rivalutazione di importanti figure di artisti italiani della seconda metà del Novecento, come Carlo Zauli.

Click or Clash? Le risposte di Via Lewandowsky

L'ironia è la risposta di Via Lewandowsky alla domanda posta da Click or Clash?
L'artista tedesco è protagonista, insieme a Cesare Pietroiusti e Luigi Presicce, del primo episodio del progetto che, per ogni sua tappa, coinvolge tre artisti internazionali, provenienti da diversi paesi, background culturali e ambiti di intervento, invitandoli a confrontare le proprie posizioni su determinate questioni e aprendo così un confronto visivo che sarà, di volta in volta, accompagnato da un dibattito sui temi che gli artisti metteranno in mostra.

Lewandowsky, artista tedesco, attualmente in residence presso l’Accademia Tedesca di Villa Massimo a Roma, concentra il suo lavoro sulla distinzione fra pubblico e privato, sulla quale riflette utilizzando diversi media, come la scultura, l’installazione e il mezzo linguistico. Proprio la diversità linguistica è l'arma ironica di cui si è servito Lewandowsky nel dialogo con i suoi due interlocutori italiani. Con Pietroiusti il gioco del confronto e del tentativo di dialogo tra due lingue diverse è al centro del video, cofirmato dai due artisti, Parola per parola. Dentro il loro schema di collaborazione, l'incomprensione diventa un'opportunità e una fonte di ispirazione per la creazione di nuovi significati.

Il video affronta così il tema dell'incomprensione quale parte integrante della nostra comunicazione, mostrando non solo i punti critici ma anche le opportunità che da questa possono nascere. Partendo da due lingue originarie diverse, ma pur disponendo dell'inglese come lingua comune, la scelta della forma di dialogo con Presicce, è stata invece quella di utilizzare le opere. È quindi nato un “botta e risposta”, dissacrante dei rispettivi, e dei nostri, immaginari. È così che Lewandowsky risponde al mondo pseudo-sacrale di Presicce con una “sacra famiglia” rappresentata nell’opera Holy family e Presicce risponde a sua volta con la serie di disegni Tre figure con la conoscenza assoluta (il solido platonico), la bomba, e l'agnello d'oro.

L’altro “click” al centro della mostra è quello nato tra Pietroiusti e Presicce. Gli artisti presenteranno per la prima volta alla Galleria Bianconi una installazione che è il risultato di una più ampia collaborazione, nata all'interno di ANDANDAND, iniziativa itinerante, curata dagli artisti Ayreen Anastas e Rene Gabri, che utilizza l'attesa di dOCUMENTA(13) per riflettere sul ruolo che l'arte e la cultura possono giocare nella società di oggi. Lo scorso 2 novembre 2010, il collettivo composto da Emilio Fantin, Luigi Negro, Giancarlo Norese e Cesare Pietroiusti, insieme a Luigi Presicce, per rispondere all'invito di ANDANDAND, ha proposto di trasformare la tradizionale festa dei morti in una nuova celebrazione: “La festa dei vivi (che riflettono sulla morte)” invitando il pubblico a un pellegrinaggio, forse il più corto e lento della storia, partito da Lu Cafausu a San Cesario di Lecce. Parte di questa collaborazione sono anche una serie di scatti fotografici, in un'edizione originale pensata per la mostra e di cui parte del ricavato sarà devoluto alla seconda edizione de “La festa dei vivi (che riflettono sulla morte)” che si svolgerà tra i prossimi 30 ottobre e 3 novembre tra Venezia e San Cesario Terme.

Oltre a queste collaborazioni, la mostra presenta i contributi di ciascun artista in risposta alle richieste, le tematiche e gli stimoli emersi nello sviluppo del progetto, con domande e risposte che sono indirizzate a riflettere in maniera più ampia sul ruolo dell’artista nei confronti del sistema dell’arte e della società del suo complesso. Cesare Pietroiusti introduce nel discorso il risultato di un atto artistico collaborativo, di una presa di posizione collettiva nei confronti del mercato, esponendo la banconota mangiata e digerita della performance Integrazione Europea. Luigi Presicce svela la complessità e i lati più oscuri e non razionali del tema della collaborazione con i coltelli dell'opera Nero pavone, compiendo così un gesto anti-scaramantico, che sfida sia le credenze che le superstizioni della società. Via Lewandowsky con Testperson espone ironicamente se stesso, l'artista, come “cavia” offerta e immolata alle richieste della ricerca e della sperimentazione.

Immagine: Emilio Fantin, Luigi Negro, Giancarlo Norese, Cesare Pietroiusti, Luigi Presicce. "La festa dei vivi (che riflettono sulla morte)" (The Celebration of the Living, who reflect upon death), first edition, San Cesario di Lecce, 2 November 2010. Inside the project "ANDANDAND" curated by Ayreen Anastas and Rene Gabri, for dOCUMENTA(13) Photo: Luigi Negro

Opening: 20 Ottobre ore 18.00-21.00

Galleria Bianconi
via Lecco 20 - Milano
Orari: lunedì-sabato 10.00-13.00/14.00-19.00
Ingresso Libero

IN ARCHIVIO [30]
Non esistono oggetti brutti
dal 25/11/2015 al 8/1/2016

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede