Mostra dei vincitori della prima edizione del Premio Selezione Istituto di Cultura Italiano di New York 2011. Gli artisti espongono video, fotografie ed installazioni, prodotte specificatamente per il progetto presentato nella competizione. Il 3 novembre alle ore 17.30 conferenza sullo stato dell'arte italiana e sull'intervento dei privati nella promozione dei giovani talenti italiani all'estero.
L'Istituto Italiano di Cultura di New York è lieto di presentare la mostra dei vincitori della prima edizione del “Premio Selezione Istituto di Cultura Italiano di New York 2011” Nicola Pecoraro - Riccardo Previdi, a cura di Laura Barreca.
Gli artisti realizzano due progetti site-specific presso gli spazi dell'Istituto di Cultura Italiana di NewYork. La mostra è a cura di Laura Barreca.
Prima edizione “Premio Selezione Istituto di Cultura Italiano di New York 2011”
Il Premio nasce da un progetto dell’Istituto Italiano di Cultura di New York per offrire l’opportunità di presentare a New York l’eccellenza della giovane arte italiana. Gli artisti vincitori, selezionati da una giuria internazionale, realizzano una mostra personale presso gli spazi dell’Istituto Italiano di Cultura.
Con la creazione del Premio, l’Istituto Italiano di Cultura intende riconfermare la sua attenzione e la promozione della giovane arte contemporanea italiana, facendosi promotore di una selezione attenta e rigorosa al servizio degli artisti italiani. Per la prima edizione, l’Istituto Italiano di Cultura di New York ha affidato lo svolgimento delle fasi di selezione all’Associazione no-profit Artegiovane.
I due artisti vincitori, hanno superato tre selezioni, con altrettante commissioni composte da curatori, critici ed esperti d'arte contemporanea riconosciuti a livello internazionale. La commissione finale giudicatrice era composta da Riccardo Viale, Presidente di commissione, Alvise Chevallard, Laura Barreca, Paolo Colombo, Pepi Marchetti, Beatrice Merz, Ruben Levi.
Dal prossimo anno il “Premio Selezione Istituto di Cultura Italiano di New York 2011” prenderà il nome “Gotham Prize”, a sottolineare ancora di più il rapporto con la città di New York. La giuria per l’edizione del 2012 è composta da: Riccardo Viale, Francesco Bonami, Emily Braun, Dennis Elliott, David Freedberg, Massimiliano Gioni, Laura Barreca.
Il 3 novembre alle ore 17.30 si terrà una conferenza sullo stato dell’arte italiana e sull’intervento dei privati nella promozione dei giovani talenti italiani all’estero. Prenderanno parte, tra gli altri, Riccardo Viale, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di New York, Francesco Bonami, Direttore artistico della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, Massimiliano Gioni, Associate Director, New Museum of Contemporary Art, New York, Pepi Marchetti Franchi, Direttore di Gagosian Gallery di Roma. Modera Laura Barreca.
Il Progetto di Nicola Pecoraro e Riccardo Previdi
La prima edizione del Premio presenta i progetti di Nicola Pecoraro e Riccardo Previdi. I due artisti, tra le più interessanti promesse della giovane arte italiana, espongono con differenti modalità linguistiche (video, fotografia, installazione) un nucleo di opere prodotte specificatamente per il progetto di ricerca presentato per la competizione al Premio.
La mostra è accompagnata da due libri d’artista, pubblicati da Nero, che raccolgono pensieri, progetti, prove, disegni, fotografie, una sorta di percorso per immagini che racconta l'aspetto intuitivo, processuale delle due ricerche, dal loro concepimento alla loro realizzazione. Le due pubblicazioni sono pensate come uno strumento di diffusione del progetto degli artisti oltre l’esposizione, in cui, attraverso la relazione instaurata con le opere e le idee dei lavori di Robert Smithson (Pecoraro) e Buckminster Fuller (Previdi) si racconta la "frequentazione intellettuale", come la prima, vera opera del percorso espositivo pensato per la mostra a New York.
Il lavoro di Nicola Pecoraro (Roma, 1978) si basa sullo studio e lo sviluppo di nuove strategie estetiche che mettono in discussione precisi confini di genere. Muovendosi tra pittura, scultura e installazione, le sue opere creano un forte senso di contaminazione in cui il rapporto con il pubblico e con lo spazio espositivo divengono ulteriori momenti di confronto. Il progetto per la mostra a New York è ispirato dalla figura dell’artista americano Robert Smithson e si concentra sulle modalità di ricerca e di operatività condotte. Il progetto per il Premio Selezione è uno studio basato sugli scritti antimonumentali di Robert Smithson, che costituiscono una base e un riferimento fondamentale nel lavoro di Pecoraro, come A Tour of the Monuments of Passaic, New Jersey, Some Void Thoughts on Museums, Entropy and the New Monuments, The Crystal Land. Nicola Pecoraro ha pensato un tour nei luoghi descritti da Smithson, quasi tutti intorno alla zona di New York e nel New Jersey, con l’idea di cercare le impronte degli elementi da lui descritti, e documentare lo stato in cui si trovano oggi. In A Tour of the Monuments of Passaic, New Jersey per esempio, Smithson indica i nuovi monumenti: una fontana di scarico, un ponte con pedane di legno, una pompa galleggiante e così via. Questi elementi del paesaggio, al tempo già archeologia industriale, dovrebbero essere oramai scomparsi, o perlomeno resi irriconoscibili dal tempo e dalle intemperie o da eventuali cambi di forma per mano umana. L’artista visita gli stessi luoghi frequentati da Smithson, immaginandoli com’erano al tempo in cui li visitò l’artista americano, per capire se e come ne è mutato lo spirito, cercando le analogie con alcune rovine laziali. Tutto questo si basa su una congettura, una proiezione mentale attraverso i libri e le testimonianze di questi luoghi. Una riflessione sull’entropia, le possibilità narrative e i paesaggi mentali che ne scaturiscono. La scultura Triton è la fontana realizzata dall’artista per l’esposizione all’Istituto Italiano di Cultura di New York.
Riccardo Previdi (Milano, 1974) si è formato come architetto a Milano, la sua città natale, e di quel percorso ha conservato modi legati alla costruzione dell’idea, l’attitudine a raggiungere un esito formale come processo conoscitivo e creativo insieme. All’inizio del Duemila, si trasferisce a Berlino, da allora Previdi ha sempre di più focalizzato la sua ricerca sul rapporto tra arte e architettura, sulla rilettura della tradizione del design italiano, attraverso un linguaggio pop che tende ad esibire i processi di costruzione dell’immagine. L’operazione concettuale di Riccardo Previdi riflette le possibilità e i limiti del progresso tecnologico e scientifico della modernità, attraverso l’esibizione dell’oggetto e della sua natura fittizia. Il progetto Gigantic Fly’s Visual Memory pensato per la mostra di New York riflette sull’esperienza concettuale e architettonica di Buckminster-Fuller e si concentra sull’architettura del Fly’s Eye Dome, la cupola geodetica esposta nel 2008 a New York a La Guardia Place, ora al Max Protetch Sculpture Park di Beacon. Il progetto è articolato in tre fasi: la realizzazione del libro d’artista, una serie di “test”, stampe rielaborate digitalmente, e la creazione di un’installazione negli spazi dell’Istituto Italiano di Cultura di New York. La serie dei Test a cui l’artista lavora da alcuni anni, sono vere e proprie prove di stampa, cioè diagrammi che si usano per la calibrazione cromatica delle stampanti, ma anche test qualitativi di beni di consumo. Le immagini trovate su internet poi ristampate su fogli di carta A4, vengono accartocciate, fotografate, poi riprodotte con un plotter laser su materiale plastico pvc. L’immagine rivela l’esito di un procedimento tecnico legato alla produzione di immagini, ma è anche la dimostrazione del fallimento causato dalla rapida obsolescenza delle tecnologie contemporanee.
Il progetto degli artisti è accompagnato da due libri d’artista editi da Nero, Roma
testi di: Laura Barreca, Luca Lo Pinto, Thomas Thiel, Riccardo Viale
Il “Premio Selezione Istituto Italiano di New York 2011” ha ricevuto il generoso contributo di
Fondazione Depart, Ginevra Elkann Gaetani, Roberto Mambretti, Nomas Foundation, Fondazione Pastificio Cerere, Fondazione Sambuca, Galleria Francesca Minini, Galleria S.A.L.E.S.
L’opera di Nicola Pecoraro è stata realizzata grazie al generoso sostegno de Il Giardino dei Lauri.
Ringraziamenti
Pietro Airoldi, Pier Paolo e Valeria Barzan, Ishmael Beha, Civitella Ranieri Foudation, Marcia, Marian e Carr Fergusson, Ilaria Gianni, Il Giornale delle Fondazioni, Luca Lo Pinto, MARTa Herford, Valerio Mannucci, Massimo Marolo e Khanh Pham, Mazen, Lucia Mastrojanni e Ermanno Previdi, Flavio Misciattelli, Valeria Napolitano Gianni, Nastro Azzurro, Alessandra Olivi, Sreshta Rit Premnath, Christiane Rekade, Galerie Sommer&Kohl, Thomas Thiel, Federica Tittarelli, Elena Valensise.
Media Partners: cura., Mousse, Nero
Nicola Pecoraro
Nato a Roma nel 1978. Vive e lavora tra Roma e Londra.
Tra le mostre personali: The Wandering, Galleria S.A.L.E.S., Roma, 2010; roommates, MACRO, Roma, 2009; (no) vacancy, Galleria Maze, Torino, 2008; Bad Couples, Fette’s Gallery, Los Angeles, 2008.
Mostre collettive: When in Rome, IIC, Los Angeles, 2011; Biennale Giovani 2011, Villa Reale, Monza, 2011; My Generation, Museo Pietro Canonica, Roma, 2010; Zweckgemeinschaft, MicaMoca Berlin, 2009; Premio Lum per l’arte contemporanea, Università Jean Monnet, Teatro Margherita, Bari, 2009; Emerging Talents, Palazzo Strozzi, Firenze, 2009; Bellavita, New Chinatown Barbershop Gallery, Los Angeles, 2007; 9 or 10 Works I Used to Like, Monitor, Roma, 2007; Second Nature, Fette’s Gallery, Los Angeles, 2007; The End of Civilization, Port Eliot, Cornwall, UK, 2006; Cattedrale, Fondazione Adriano Olivetti, Roma, 2004.
Riccardo Previdi
Nato a Milano nel 1974. Vive e lavora a Berlino.
Ha studiato pittura all’Accademia di Brera e si è laureato in architettura al Politecnico di Milano. Dopo aver terminato gli studi si è trasferito a Berlino. Ha lavorato come assistente nello studio di Olafur Eliasson. Ha fondato insieme a Massimiliano Buvoli e Patrick Tuttofuoco, il collettivo artistico Super!. Tra le mostre collettive: 1st Moscow Biennale, 2005; T1, Torino Triennale, 2005; Manifesta 7, 2008; ITaliens, Ambasciata d'Italia a Berlino, 2010; We are all
Astronauts, MARTA Herfort, 2011; Beyond Gestaltung, 2011, Bielefelder Kunstverein. Tra le mostre personali: Art Statements, Art/38 Basel, 2007; Fraktur, Vleeshal di Middelburg, 2009; Black Hole Sun, Fondazione Pastificio Cerere di Roma, 2010; Chrome, Kunstverein di Arnsberg, 2011. Attualmente collabora con la Galleria Francesca Minini, Milano; Sommer & Kohl, Berlino; Kadel Wilborn; Karlsruhe. Nel 2011 ha preso parte al programma internazionale di residenze d’artista di Civitella Ranieri Foundation.
Ufficio stampa: Eva Zanardi – Istituto Italiano di Cultura di New York
Tel. +1 212 879-4242 ext.333 Fax +1 212 861-4018 eva.zanardi@esteri.it
Conferenza e opening: 3 Novembre 2011 ore 17.30
Istituto di Cultura Italiana di New York
686 Park Avenue, New York, NY
Orari: da lunedì a venerdì, ore 10 -16