Primo Festival del Cinema Chiuso. L'intervento sul territorio si svolge tramite l'affissione di Manifesti nelle bacheche, insegne, spazi esterni inutilizzati dei tanti cinema romani in disuso.
MACINE è il primo Festival del Cinema Chiuso, un evento legato al territorio della città di Roma che mette in evidenza la problematica situazione dei tanti cinema storici dismessi, abbandonati o trasformati nel tempo in attività commerciali.
L'intervento sul territorio si svolge tramite l'affissione di Manifesti nelle bacheche, insegne, spazi esterni inutilizzati dei tanti cinema romani in disuso. Ogni Manifesto è un’opera unica di un artista diverso che, attraverso interventi di vario tipo dalla poster art alla fotografia, simula una reale programmazione e segnala, di riflesso, la situazione di inattività delle sale cinematografiche coinvolte. Aderendo a MACINE ogni artista attua una riappropriazione degli spazi potenzialmente dedicati alla cultura, di nuovo condivisibili dalla collettività. MACINE coinvolge artisti, territorio e luoghi in un'indagine sulle possibilità di dialogo tra tutti gli elementi in gioco suggerendo pratiche di autogestione. Il Manifesto è stato scelto come medium per il suo rimando storico alle classiche locandine degli spettacoli ma anche per il suo valore fortemente simbolico. La pubblica affissione è una dichiarazione, già fortemente utilizzata dalle avanguardie artistiche, della volontà di creare o rinnovare linguaggi e territori cittadini. L'intervento mette in luce anche l’attuale mancanza di relazione tra cinema e territorio.
Lo scollamento tra questi due elementi si sviluppa sia a livello di degrado delle sale storiche sia nella localizzazione di quelle nuove all'interno di strutture commerciali. Asettiche e prive di rapporti col contesto urbano e sociale, le nuove sale cinematografiche sono, oltretutto, assoggettate a logiche di distribuzione che tagliano fuori dal circuito il lavoro indipendente di molti autori. MACINE è un progetto realizzato secondo la pratica SLOT, un'attività che presuppone la mappatura e l'osservazione speculativa di spazi abbandonati o parzialmente utilizzati, in vista di una riqualificazione strutturale e artistica. L'azione si svolge in concomitanza con il Festival Internazionale del film di Roma per evidenziarne l'operazione "di facciata" in una capitale dove, invece, i cinema stanno scomparendo. Per evitare e sottolineare questa scomparsa, è sulle facciate – quelle vere – che Slot agisce, proponendo un reale recupero delle sale cinematografiche. A conclusione del Festival, il 5 novembre dalle ore 19 in poi si festeggerà l'evento con un aperitivo presso il Cinema Preneste sito in Via Alberto da Giussano 59 - zona Pigneto. L'evento è aperto a tutti i cittadini. Durante la serata saranno proiettati i video e le immagini degli interventi e delle opere realizzati.
Diverse sedi
Roma