Per la prima volta a Milano la nuova creazione di Raffaella Giordano, il suo mondo poetico e vibrante in equilibrio tra i precedenti spettacoli Et anima mea (1996) e Quore (1999). Otto danzatori calati in una scena affollata di oggetti quotidiani, personaggi intrisi di una vitalita' frenetica, senza identita', inclini ad un continuo travestimento.
di Raffaella Giordano
Associazione Sosta Palmizi
un progetto di Raffaella Giordano
produzione Associazione Sosta Palmizi
in collaborazione con Fondazione Emilia Romagna Teatro
e l'Officina Atelier Marseillais de Production/Dansem, Théatre des
Bernardines-Marseille, DBM (progetto sostenuto da EU-Culture 2000), con
Fondazione Teatro Metastasio di Prato, Viartisti
Teatro-Teatrimpegnocivile, R.E.D Reggio Emilia Danza-ass. Reggio Parma
Festival, Armunia-Festival della Riviera, Théâtre de la Bastille-Paris,
Teatro Comunale di Castiglion Fiorentino
con Raffaella Giordano, Piera Principe,
Doriana Crema, Clelia Moretti, Aldo Rendina,
Elena De Renzio, Enrico Tedde, Giulio De Leo
Progetto e scrittura coreografica Raffaella Giordano
ideazione luci Vincent Longuemare
composizione/disegno del suono Lorenzo Brusci
fondali Stefano Ricci
si ringraziano Danio Manfredini, Marina Borruso e Marco Manchisi
durata: 1.45
Raffaella Giordano torna al CRT Teatro dell'Arte di Milano con il nuovo
spettacolo prodotto dalla Associazione Sosta Palmizi, Senza Titolo, dal
5 all'8 febbraio 2003.
Per la prima volta a Milano la nuova creazione di Raffaella Giordano, il
suo mondo poetico e vibrante in equilibrio tra i precedenti spettacoli
Et anima mea (1996) e Quore (1999). Otto danzatori calati in una scena
affollata di oggetti quotidiani, personaggi intrisi di una vitalitÃ
frenetica, senza identità , inclini ad un continuo travestimento.
Universo 'tragicomico' che la Giordano, istintiva e geniale coreografa,
riscrive senza badare a sequenze narrative, ma privilegiando i
sentimenti, frammenti di un amore, morte, fede, in una parola di vita.
Il linguaggio del corpo, la danza, è il mio specifico, la realtà che
vive al suo interno non è solo materia corpo, ma pensiero, cuore,
intelletto, emozione...
Mi è necessario non escludere ma tentare di riconoscere la inclusione,
l'integrità . Così il centro dell'osservazione diventa la persona ed ogni
sua forma espressiva è scrittura possibile.
Ogni spettacolo è il frutto di una relazione.
La messa a fuoco del pre-testo avviene in gran parte durante il tempo di
creazione perché deve intimamente connettersi con quel momento presente
e con la necessità delle figure partecipanti.
Le modalità del linguaggio e i segni utilizzati conseguono quel
pre-testo liberandolo in sintonia con l'origine di ognuno.
Siamo immersi in un misterioso sistema di relazioni. L'assenza di una
vicenda da raccontare libera lo sguardo dalla necessità di comprendere.
Gli uomini in nero, uniti in un comune destino, rappresentano la
condizione umana dove ognuno di volta in volta si fa portavoce di una
differenza.
Figure ed elementi scenici danno vita ad una geografia continuamente
mossa, spostata, manipolata.
Si aprono porte, fessure, vuoti. L'impressione di un mistero che ci
riguarda, indicibile e senza nome, attraversa lo spazio.
Il paesaggio muta lasciandoci nello stupore di un luogo che si rivela
essere un punto in movimento. Non affezionato ad un ruolo prestabilito,
l'attore, in uno stato di accoglienza, si fa servitore di ciò che lo
circonda e si espone all'ambiguità dei significati, generando un senso
più ampio.
La frontiera è labile: gli uomini neri sono ora inquisitori/inquisiti,
ora osservatori/osservati, testimoni o artefici di atti di vita, di
amore, di crudeltà .
Raffaella Giordano
BIGLIETTI
intero euro 15
* ridotto euro 10
** super ridotto euro 7,5
* Giovani fino a 25 anni, studenti universitari, allievi di scuole di
danza e teatro, ACCU, CRAL del Comune di Milano, Accademia di
Comunicazione, ARCI, TCI, Fondazione Mazzotta, abbonati Radio Popolare,
Pink Card - Provincia di Milano, Life Gate, Teatro Libero, Club La
Repubblica.
** Anziani e abbonati Teatro Verdi.
Tutte le riduzioni verranno applicate previa presentazione di relativa
tessera associativa, documento o, nel caso della Fondazione Mazzotta,
del biglietto d'ingresso della mostra in corso.
CRTessera Passe-partout : tessera nominale valida per spettacoli della
Stagione 2002/2003 'tutte le volte che vuoi' (ad esclusione di
Ouverture, Teatro delle Ariette e gli spettacoli di DANZA). Costo: euro 70.
Presentando la CRTessera Passe-partout agli spettacoli di DANZA, si avrÃ
diritto al biglietto super ridotto.
Prevendita TicketOne 02392261
prenotazioni 02.89011644
ORARI
feriali: ore 20.45 - chiuso lunedì
festivi: ore 16.00
CRT
Teatro dell'Arte
Viale Alemagna, 6 - 20121 Milano