Il 3 dicembre 2011 i lavoratori dell'arte hanno occupato il PAC di Milano ridefinendolo Padiglione d'arte comune. Qui si e' discusso di arte e cultura come bene comune. Oggi assemblea pubblica per un confronto su quanto e' stato fatto e per discutere i prossimi passi. Appuntamento alle ore 21.
Il 3 dicembre 2011, i lavoratori e le lavoratrici dell'arte hanno occupato il PAC di Milano, ridefinendolo Padiglione d'arte comune.
Con questo gesto abbiamo reso esplicite pratiche discusse per mesi, vissuto in modo inedito lo spazio pubblico, rendendolo vivo e portandovi all’interno la quinta assemblea cittadina per discutere di arte e cultura come bene comune, e inaugurato un laboratorio di politica e di linguaggi artistici. Vi siamo entrati al di fuori di ogni logica di delega, per prendercene cura direttamente.
Vi invitiamo il 15 dicembre a partecipare alla sesta assemblea cittadina dei lavoratori e delle lavoratrici dell'arte, per confrontarci su quanto fatto fino ad ora e per discutere e attivare insieme i prossimi passi.
Appuntamento alle ore 21 all'Arci Bellezza di Milano.
Sabato 3 dicembre 2011 il PAC è diventato il nuovo Padiglione d’Arte Comune di Milano.
Noi, lavoratori e le lavoratrici dell’arte, insieme a lavoratori e cittadini in generale, abbiamo trasformato questo spazio in un luogo di costituzione del comune.
Abbiamo sancito un punto di rottura rispetto alle tradizionali logiche di fruizione e gestione degli spazi pubblici affermando, con la pratica, di essere legittimati ad occuparci direttamente degli spazi pubblici destinati alla produzione e alla diffusione dell’arte e della cultura, ovvero di ciò che è nostro.
Abbiamo rovesciato per un giorno la logica di gestione verticistica, burocratica e privatistica della produzione culturale, tutelando la struttura e garantendo a tutti l’accessibilità gratuita allo spazio.
Siamo entrati al PAC senza chiedere il permesso a nessuno, il principio che ci guida è quello dell’autodeterminazione che si costituisce di forme autonome ed indipendenti.
Le istituzioni devono mettersi in ascolto e al servizio della dimensione del comune, che si definisce tale solo all’interno di una prospettiva collettiva e di processi che si muovono dal basso.
Senza il rispetto di queste condizioni non può esserci alcuna costituzione del comune; è esattamente con questo spirito che abbiamo accolto il desiderio, di alcuni membri della giunta, di partecipare all’assemblea pubblica indetta nel pomeriggio all’interno del Padiglione d’Arte Comune.
Siamo in un percorso che si definisce nella lotta per l’arte e la cultura come bene comune.
In tutta Italia molte esperienze stanno percorrendo questo sentiero e si stanno incontrando e contaminando.
Uniti per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori dell’arte, dello spettacolo e della conoscenza.
Uniti per il reddito incondizionato, per un nuovo welfare e per la costruzione di pratiche sostenibili che possano durare nel tempo.
Uniti contro la logica del profitto e della speculazione applicata al lavoro culturale e alle nostre vite.
Da sabato il PAC è diventato un laboratorio per i lavoratori e le lavoratrici dell’arte, della cultura e della conoscenza, insieme ai quali, apriremo le porte di questo luogo ogni volta che desidereremo trasformare la cultura in una ricchezza comune.
Maggiori informazioni sull'occupazione del Pac:
Video sintesi della conferenza stampa del 3 12 2011:
http://www.undo.net/it/my/d903714347694af092af40046b9d45b2/103/206
Racconti fotografici della giornata
http://www.undo.net/it/my/d903714347694af092af40046b9d45b2/103/206
Il racconto fotografico di Giulia Ticozzi (in allegato):
http://www.undo.net/it/my/d903714347694af092af40046b9d45b2/103/212
Sesta assemblea 15 dicembre ore 21
Arci Bellezza
via Giovanni Bellezza, 16 Milano