Palazzo della Cultura
Catania
via Vittorio Emanuele II, 121
095 7428035 FAX
WEB
PaoloMaura
dal 22/12/2011 al 11/2/2012

Segnalato da

Marilisa Spironello



approfondimenti

Mario Luca Testa



 
calendario eventi  :: 




22/12/2011

PaoloMaura

Palazzo della Cultura, Catania

La poesia satirico-burlesca tra passato e futuro. Momento di lettura e di dibattito sul tema, in occasione della presentazione del cortometraggio "I dolenti versi di un poeta. Paolo Maura 1638-1711" di Mario Luca Testa, a seguire inaugurazione della mostra che vede protagonisti gli abiti di scena e documenti fotografici utilizzati per il video.


comunicato stampa

Un reading performativo,curato da “La Bottega di Orpheus” per la regia di Mario Luca Testa, ha inaugurato una serie di eventi artistico culturali per celebrare la figura delpoeta menenino Paolo Maura in occasione del trecentesimo anniversario dellasua morte. Il reading, messo in scena nella città di Piazza Armerina,per il “Circuito del Mito”, è stato seguito dalla realizzazione di uncortometraggio “I dolenti versi di un poeta. P. Maura 1638-1711”, il cuitrailer è stato finalista alla terza edizione del Pitch Trailer Film Fest diCatania.

Il titolo accomuna entrambi i lavori e ruota intorno all’intento di valorizzazione del patrimonio artistico eculturale siciliano, non solo attraverso la sua salvaguardia e tutela, ma soprattutto con un suo vitale e concreto utilizzo.

L’evento prende il nome di “PaoloMaura – La poesia satirico-burlesca tra passato e futuro” perchèvuole, anche, essere un momento di dibattito sul tema con l’intervento dipersonalità della cultura catanese, tra cui docenti universitari, cultori e professionisti del settore.

Per avvalorare l’evento, alle ore 21,00 dello stesso 23 dicembre, sempre presso il Palazzo dellaCultura, si inaugurerà l’esposizione che vede protagonisti gli abiti discena e alcuni documenti fotografici del cortometraggio.

Non si poteva scegliere un luogo migliore di Catania che, nei secoli successivi, è stata la culla di molti scrittori che hanno segnato la storia della letteratura non solo locale, manazionale. La presentazione del cortometraggiovuole essere un particolare momento di riflessione sui processi comunicativi esociali che sono scaturiti intorno al 1693. Lo scopo principale di MarioLuca Testa, da intellettuale e da menenino, è stato ed è quello di darevisibilità, attraverso le nuove forme di comunicazione e di spettacolo, allaproduzione artistica e letteraria di Maura che è il retroterra culturale di chinei secoli successivi ha avuto i natali menenini (Capuana e Bonaviri) e nonsolo. Il cortometraggio è stato girato interamente a Mineo e traccia in modoschietto e frammentato il percorso di vita del poeta. La giovinezza del Maura (interpretato da Giorgio Musumeci) ècaratterizzata dall’innamoramento per la giovane Costanza (Lucilla Barbera)appartenente alla nobile e potente famiglia Maniscalco, la quale si oppone alrapporto tra i due ragazzi facendo rinchiudere il poeta ne lu Casteddu diPiazza Armerina prima e nella città di Palermo presso la Vicaria dopo. Mentrela giovane è rinchiusa nel Monastero di Santa Maria degli Angioli di Mineo.Durante il periodo della carcerazione il poeta, nel buio della solitudine, fa iconti con il suo passato e cerca sfogo nelle parole, scrivendo una lettera adun amico (Dario Iubatti), l’unico che lo ha sempre sostenuto e creduto.Attraverso l’espediente tecnico della scrittura si assiste alla realizzazionedi un’ecfrasis che ripercorre le tappe di una giovinezza ribelle eingenua, nel descrivere l’azione della sua cattura, si assiste allarappresentazione metaforica del suo sentire le cose della vita, per questoincontra la prostituta (Ketty Governali), la Fame (Giuseppe Siracusa), loSbirro (Sebastiano Custode) e il Diavolo (Orazio Casaccio), per poi lasciarsiandare allo sconforto sino a combattere la visione della Morte (FrancescoSchembari). La sua vita travagliata è ulteriormente segnata dal disastrosoterremoto del 1693 e si concluderà il 24 settembre del 1711. La presentazionesarà un evento nell’evento se si considera quanto sia stato fondamentale ilterremoto che colpì la Sicilia orientale proprio in quell’anno. Sia ilcortometraggio che il reading performativo portano la firma di MarioLuca Testa, che attraverso delle immagini piene di pathos si mantiene adalti livelli, e comunica tutte le caratteristiche di un’epoca difficile comequella del seicento.

Il regista Mario Luca Testa ha frequentato gli studi scenografici pressol’Accademia di Belle Arti di Catania conseguendo il Diploma Accademico di ArtiVisive e Discipline dello Spettacolo di primo e di secondo livello con ilmassimo dei voti. Accademia nella quale oggi è cultore della disciplina diStoria e teoria del videoclip. Nei suoi lavorinon manca mai la ricerca del gusto classico intriso con il gusto contemporaneo,egli infatti, rifacendosi alle parole di Jorge Luis Borges, afferma: «Non ci sono anticipatori: ci sonodei grandi che creano, a ritroso, la grandezza dei loro predecessori».

Ore 19,00 – Proiezione, momento di lettura e dibattito sul tema
Ore 21,00 – Inaugurazione dell’esposizione di abiti e fotografie di scena

Palazzo della Cultura
via Vittorio Emanuele II - Catania
Ingresso libero

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