Vestire gli ignudi, spettacolo ideato e diretto da Gustavo Frigerio, attore e regista teatrale, coprodotto dal CRT Centro di Ricerca per il Teatro di Milano. Con questo allestimento Frigerio vuole sottolineare uno degli aspetti poetici di Pirandello che spesso è stato messo ai margini: quello di uomo affascinato dalla forza dello slancio vitale. Vivere, soltanto vivere conta.
di Luigi Pirandello
coproduzione CRT Centro di Ricerca per il Teatro di Milano, INTEATRO di
Polverigi, THEATRE DE LA BASTILLE di Parigi, e in collaborazione con TSR
Teatro Stabile in Rete, Teatro Bramante di Urbania
con ALESSANDRA VANZI, PAOLO PARENTE, STEFANO GABRINI, MARCO SOLARI,
FLAVIO COVA, PATRIZIA BETTINI
regia e adattamento GUSTAVO FRIGERIO
Luci LUCA STORARI
Costumi PAOLA MARCHESIN
Immagini STEFANO GABRINI
assistente alla regia ANNALISA VOZZA
Spettacolo inserito nell'abbonamento 'Invito a teatro'
Vestire gli ignudi, spettacolo ideato e diretto da Gustavo Frigerio,
attore e regista teatrale, coprodotto dal CRT Centro di Ricerca per il
Teatro di Milano, debutta il 25 febbraio 2003 al Teatro dell'Arte
(repliche fino al 2 marzo).
Con questo allestimento Frigerio vuole sottolineare uno degli aspetti
poetici di Pirandello che spesso è stato messo ai margini: quello di
uomo affascinato dalla forza dello slancio vitale. Vivere, soltanto
vivere conta.
'Vivere per vivere: senza sapere che si vive'
E' per questo che Pirandello ci parla di tutto quello che impedisce la
fluidità della vita: soprattutto l'identità , le forme sociali, i ruoli,
i poteri. Diventa allora insopportabile essere nudi di fronte all'altro,
bisogna vestirsi a qualsiasi costo. Anche a costo della vita.
I personaggi maschili pensano di salvarsi nelle forme sociali
sacrificando l'amore. La protagonista femminile sacrifica la propria
vita nel tentativo di appropiarsi di una identità finta, per far piacere
agli altri.
Confronti, inseguimenti, abbandoni, cadute, elevazioni. Una danza rapida
e crudele, in un universo squallido dove i corpi risplendono di
sofferenza e di bellezza.
L'amore è più freddo della morte? Un modo di rendere omaggio a
Fassbinder attraverso Pirandello.
Lo smarrimento dell'uomo messo in scena con originale pragmatismo e
volontà di analizzarne le vie d'uscita: le intuizioni pirandelliane
sulla precarietà della condizione umana sono qui presentate attraverso
una rilettura liberata degli ideologismi della contemporaneità , che trae
forza da un approccio legato alla linea della fisicità e dell'azione.
Una donna sola al centro di un branco di uomini, mossi da pulsioni
bestiali e irresistibili; diverse verità emergono nel corso del dramma,
nessuna delle quali sembra appartenere alla protagonista: la trama di
Vestire gli ignudi rappresenta un pretesto per un'immersione profonda
nell'inconscio del rapporto uomo-donna, fatto di pietà e freddezza, di
pianto e di riso, di compassione e crudeltà . La scrittura scenica di
Pirandello, in bilico tra naturalismo e straniamento, diventa qui
occasione per una profonda riflessione sullo scardinamento della
verosimiglianza narrativa e sullo sconfinamento del teatro nella vita.
La proposta di ritornare a lavorare sul teatro di Pirandello nasce dalla
convinzione che ancora sia possibile fare nuove scoperte e soprattutto
dal desiderio di liberare la messa in scena dei suoi testi dai molti
ideologismi che l'hanno finora inquinata. Il cinismo, il dubbio e
l'assenza di valori che caratterizzano questa nostra epoca ben si
addicono a un approccio più pragmatico e ci permettono forse di mettere
nella giusta luce alcune intuizioni pirandelliane che erano in anticipo
sui suoi tempi e che ce lo rendono estremamente contemporaneo.
Gustavo Frigerio
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Vestire gli ignudi (1922)
Ersilia, governante della figlioletta del console d'Italia a Smirne,
Grotti, è stata ingiustamente accusata della tragica morte della
piccola; tornata in patria alla ricerca del fidanzato Franco Laspiga,
ufficiale di marina, la giovane viene a sapere che questi l'ha
abbandonata per una giovane di buona famiglia. Schiacciata dal peso di
questa rivelazione, ella tenta il suicidio. In ospedale, sentendosi
prossima a morire, per motivare il suo gesto racconta la triste vicenda
ai giornalisti. Ma viene salvata e la sua storia, resa pubblica, è tanto
commovente che il romanziere Ludovico Nota decide di accogliere la donna
nella propria casa.
Un confronto con i protagonisti degli eventi narrati mette in luce,
però, una realtà molto diversa: Ersilia aveva una relazione con il
console ed è effettivamente responsabile della morte della bambina,
lasciata sola sulla terrazza da cui cadde, mentre lei cercava un momento
di passione nelle braccia dell'amante. Ersilia rivela le sue menzogne e
confessa che la convinzione di trovarsi in punto di morte le aveva fatto
desiderare di riscattarsi dalle miserie della sua esistenza e di poter
vestire, per una volta, la sua x{2018}nudità ', lasciando al mondo una bella
immagine di sé: 'volli farmela per la morte, almeno, una vestina
decente. Ecco, vedete perché mentii? (...) Non avevo potuto averne mai una
per la vita (...) che non mi fosse strappata (...) dai tanti cani che mi
sono saltati sempre addosso (...) me ne volli fare una bella, per la
morte, la più bella (...) quella di fidanzata'.
Non volendo tornare alla realtà da cui disperatamente aveva tentato di
fuggire, Ersilia, infine, assume una nuova dose di veleno; e così
morirà 'scoperta, avvilita e spregiata'.
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GUSTAVO FRIGERIO
Regista ed attore di teatro, Gustavo Frigerio, ha creato numerosi
spettacoli nei quali diverse discipline si fondono secondo un principio
di scrittura scenica nella quale ogni elemento si inscrive all'interno
di una partitura musicale.
Il rapporto triangolare tra forma, senso e realtà costituisce terreno
costante di esplorazione ed ha assunto aspetti diversi nel corso del
tempo.
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BIGLIETTI
intero euro 15
* ridotto euro 10
** super ridotto euro 7,5
* Giovani fino a 25 anni, studenti universitari, allievi di scuole di
danza e teatro, ACCU, CRAL del Comune di Milano, Accademia di
Comunicazione, ARCI, TCI, Fondazione Mazzotta, abbonati Radio Popolare,
Pink Card - Provincia di Milano, Life Gate, Teatro Libero, Club La
Repubblica.
** Anziani e abbonati Teatro Verdi.
Tutte le riduzioni verranno applicate previa presentazione di relativa
tessera associativa, documento o, nel caso della Fondazione Mazzotta,
del biglietto d'ingresso della mostra in corso.
Prevendita TicketOne 02392261
prenotazioni 02.89011644
ORARI
feriali: ore 20.45 - chiuso lunedì
festivi: ore 16.00
CRT Teatro dell'Arte
Viale Alemagna, 6 - 20121 Milano