Galleria San Fedele
Milano
piazza San Fedele, 4 (Auditorium via Hoepli, 3a)
02 86352233 FAX 02 86352236
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Michele Palazzi - Alessandro Penso
dal 9/2/2012 al 2/3/2012
mar-sab 16-19

Segnalato da

Galleria San Fedele




 
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9/2/2012

Michele Palazzi - Alessandro Penso

Galleria San Fedele, Milano

Le immagini di "Migrant workers journey" mostrano la condizione degli immigrati che lavorano come stagionali nei campi della Basilicata, della Calabria e della Puglia, ma anche e soprattutto la loro devastante disperazione.


comunicato stampa

Mostra a cura di Gigliola Foschi e Andrea Dall'Asta S.I. in collaborazione con Prospekt Photographers e OnOff Picture

Un tempo sarebbero stati chiamati schiavi, oggi vengono definiti clandestini o lavoratori stagionali. Ma lo sfruttamento è rimasto lo stesso e non hanno nessuna voce, nessun diritto. Neanche quello di ammalarsi o di farsi curare in ospedale perché, se privi di permesso di soggiorno, rischiano fino a quattro anni di carcere. Ogni giorno devono procurarsi un lavoro nei campi, spostandosi dal Sud al Nord Italia. Raccolgono meloni, pomodori, olive e arance per 25 euro al giorno, poi devono sparire dentro abitazioni di fortuna e cercare di sopravvivere malgrado tutto. Nonostante le botte dei caporali che gli danno o gli tolgono il lavoro, nonostante i tuguri dove sono costretti a vivere, nonostante la sporcizia, l¹avvilimento, la solitudine e lo sconforto.

E' questo che ci mostrano le immagini nitide e dirette di Michele Palazzi e Alessandro Penso: la condizione degli immigrati che lavorano come stagionali nei campi della Basilicata, della Calabria e della Puglia, ma anche e soprattutto la loro devastante disperazione. Una disperazione che emerge con forza, immagine dopo immagine, proprio perché nell¹approfondita ricerca di questi due autori non c¹è nessun pietismo, nessun tentativo di ostentare il loro dolore, di sottolineare la drammaticità delle condizioni di vita di queste persone considerate non persone. Le loro immagini si limitano a mostrare, con serietà e rigore, dove vivono e lavorano questi immigrati irregolari. E proprio per questo ci rivelano la nostra crudeltà, le nostre responsabilità collettive protese a non sapere, non capire, non immaginare. Perché l¹unica domanda che ci facciamo è sempre: "Ma quanti saranno gli stranieri immigrati in Italia?". E invece non ci chiediamo mai: "Chi sono, come li obblighiamo a vivere a causa delle nostre leggi, da dove vengono e perché hanno voluto o dovuto lasciare il loro paese?".

Gigliola Foschi, storica e critica della fotografia

Galleria San Fedele
piazza San Fedele, 4 - Milano
16,00 ­ 19,00 dal martedì al sabato, al mattino su richiesta
Ingresso libero

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