Spazio Oberdan
Milano
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Sguardi Altrove
dal 1/3/2012 al 31/3/2012
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Ufficio Stampa Aigor




 
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1/3/2012

Sguardi Altrove

Spazio Oberdan, Milano

La XIX edizione del Film Festival a regia femminile propone oltre 70 titoli tra italiani e internazionali per documentare il racconto del mondo e dei suoi cambiamenti sociali nel cinema. In particolare, tra le grandi cinematografie internazionali promosse dalla manifestazione, quest'anno protagonista e' il Giappone con una retrospettiva dedicata alla regista nipponica Naomi Kawase.


comunicato stampa

Direzione Artistica: Patrizia Rappazzo

Vicedirezione sezione Cinema: Nicola Falcinella

Speranza e resilienza. Queste i temi che attraversano come un filo rosso la diciannovesima edizione di Sguardi Altrove Film Festival. Un’edizione forte della sua qualità, dai toni emotivi e dal carattere ben definito, senza sfumature. Fortemente legato alla riflessione sulla Storia contemporanea, ai temi del sociale e ad uno sguardo sulla condizione della donna a livello internazionale, il festival quest’anno non può far altro che restituire il comune sentire della grande difficoltà di vivere la contemporaneità, accompagnato dalla speranza di un futuro migliore, sostenuto dalla capacità di far fronte alle situazioni di emergenza. Perche proprio di emergenza si tratta.

Il cinema e l’arte in generale divengono quindi portavoce della sensibilità umana attraverso una creatività dirompente che assume forme diverse intersecando linguaggi differenti, come a dimostrare la necessaria volontà di ricerca di trovare soluzioni inedite e possibili.

Una difficoltà che si è manifestata anche nell’organizzare questa edizione che ha subito pesanti tagli di contributi istituzionali e privati ma che allineandosi al sentimento comune sfoggia ancora una volta con dignità la determinazione ad esistere, con la ferma convinzione della sua particolarità che fa la differenza rispetto agli altri festival sul territorio nazionale, per lo spazio significativo dato al cinema fatto dalle donne e sviluppando in maniera privilegiata i temi ad esso connessi.

Come a voler sottolineare questa sua specificità quest’anno le giurie dei tre concorsi sono esclusivamente composte da donne chiamate a giudicare con la loro diversità professionale e umana, legate ad associazioni di categoria diverse - dalle imprenditrici alle editrici, dalle cineaste alle studiose - un cinema fatto da donne, ma, particolarità del nostro festival, rivolto e seguitissimo da un pubblico eterogeneo per genere, età, cultura e fascia sociale, che da anni apprezza la sottile e sfumata linea rosa che caratterizza i racconti diretti da donne e in generale la nostra offerta cinematografica di titoli anche a regia maschile.
I racconti della guerra, dell’amore, della solitudine, della povertà, della maternità e della genitorialità, sostenuti dal coraggio, dalla speranza e dalla resilienza, quindi, i temi trattati dai titoli disseminati nelle varie sezioni a partire dai concorsi, lungometraggi e documentari internazionali, e corti e mediometraggi italiani, ma anche nella sezione dedicata ai conflitti e al volontariato, nei nuovi formati del digitale e della videodanza , così come nella sezione dedicata alla violenza femminile e allo stalking, novità di quest’anno, che propone una riflessione ad ampio raggio articolata in una tavola rotonda e incontri e proiezioni in sala, mettendo a dialogare, e chiamando a testimoniare, il cinema, il teatro, la pubblicità, la letteratura, la psicologia e le istituzioni.

Un’edizione coraggiosa quindi che non ha paura di portare l’attenzione sulla sopraffazione e la violenza che le donne subiscono da sempre e che non riescono a raccontare, ma anche sulle difficoltà vissute da uomini che non sanno gestire disagi e problemi diversi, spesso legati all’abbandono e alle differenze tra culture altre.

Una manifestazione, quest’anno, con un carattere definito, si diceva in apertura, che allinea e affianca i titoli che rimandano al disastro ambientale in Giappone, al cinema documentario firmato da Cecilia Mangini, pioniera del documentario in Italia, a cui il festival dedica quest’anno un omaggio. Un cinema grintoso, quello della veterana Cecilia Mangini, dove traspare (anche legato al tempo in cui è stato realizzato, quando ancora erano pochissime le donne dietro la macchina da presa), una personalità graffiante, decisa, diretta come le donne sanno essere. Senza mediazioni, senza indugi. Un cinema che non ha pudore nel portare sullo schermo, anche se con emozioni soffuse e rarefatte, i sentimenti legati al personale sentire il rapporto tra la Natura madre e l’uomo, come il cinema di Naomi Kawase, raffinata regista giapponese a cui Sguardi Altrove dedica una retrospettiva che ripercorre sinteticamente la sua evoluzione artistico esistenziale, fino ad arrivare al suo ultimo lavoro presentato a Cannes 2011, in concorso per Nuovi Sguardi 2012.

La retrospettiva Kawase si inscrive nell’ambito del corposo omaggio tra cinema e arte contemporanea quest’anno rivolto al gigante del Sol Levante, ferito dal disastro ambientale dello scorso marzo 2011, che travalica nella mostra Made in Japan. L’Estetica del Fare, ancora una volta ospitata presso la Triennale di Milano.

Attenzione al cinema italiano con la sezione Sguardi Incrociati che presenta una selezione di titoli connotati da un linguaggio cinematografico diversificato, per stili e ibridazioni tra fiction e realtà, a cui si aggiungono il ritratto di Franca Valeri, personalità di spicco nel cinema e nel teatro italiano diretta da Sabina Guzzanti, sua naturale erede, a detta della stessa Valeri, il cinema donna di Mario Serenellini che presenta Le donne del cinema di Marco Ferreri ed infine il Premio Le Forme del Cinema, quest’anno assegnato alla brava attrice siciliana Donatella Finocchiaro, di cui presenteremo la sua prima regia, un sentito ritratto di Catania, sua città d’origine, e che vedremo in Baci mai dati, il più bel film della regista milanese Roberta Torre, di cui il festival si pregia di aver seguito nella sua evoluzione artistica e aver presentato tutti i suoi lavori, fin dai primi corti con cui ha esordito nel mondo del cinema.

Patrizia Rappazzo
direttrice artistica
Sguardi Altrove Film Festival

Programma completo sul sito

Ufficio Stampa: Aigor, tel: 02 83241199 E-mail: aigor.snc@fastwebnet.it

Inaugurazione 2 Marzo, ore 19.00 - La Triennale di Milano

Inaugurazione 5 marzo allo spazio Oberdan della sezione Cinema

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viale Vittorio Veneto, 2 Milano

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