Galleria l'Acquario
Roma
via Giulia, 178
06 64760353 FAX 06 64760353
WEB
Pofya
dal 15/3/2003 al 12/4/2002
06 68134613
WEB
Segnalato da

Ufficio Stampa ADC Comunicazione




 
calendario eventi  :: 




15/3/2003

Pofya

Galleria l'Acquario, Roma

Opere di Aldo Pievanini. Pofya e' un racconto, e' cento racconti, e' pura immersione. Lontano dalle fibrillazioni intellettuali dai pruriti istallativi, e' l’intimazione a ripercorrere un tempo anagraficamente perduto, quindi, una rinascita e un nuovo modo di vedere, un esempio di evasione da trasmettere, un soffio da regalare.


comunicato stampa

Opere di Aldo Pievanini


Inaugura a Roma alla presenza dell’artista, domenica 16 Marzo 2003 alle ore 10,30 (apertura fino alle ore 14,00), presso la Galleria d’Arte l’Acquario, la mostra Pofya con le opere di Aldo Pievanini.
Segue aperitivo.

Cos'è Pofya?
Pofya è un racconto, è cento racconti, è pura immersione. Lontano dalle fibrillazioni intellettuali dai pruriti istallativi, è l’intimazione a ripercorrere un tempo anagraficamente perduto, quindi, una rinascita e un nuovo modo di vedere, un esempio di evasione da trasmettere, un soffio da regalare.
Pofya appartiene a tutto il mondo artistico senza limitazioni perché si contrappone al rigidismo ,alla maturità, ai codici, alle strutture, alle impalcature che le espressioni artistiche inevitabilmente subiscono.
Fantasia e tecnica, immaturità e gioco sono gli essenziali elementi che rendono evidente, materiale, concreta la filosofia di Pofya.

Pofya nell’animo. Solo e ultimo traguardo appetibile in un mondo dove la competizione senza riserve è normalmente l’antipasto della vita, Pofya frena, non spinge ma accompagna, non violenta ma suscita, è contro tutto e con tutti, è per tutto e contro tutti, insomma Pofya……..Pofya..

…..Il gioco, comunque la disposizione ludica del testo, è il primo dato disponibile per la lettura delle nuove opere di Aldo Pievanini. Nuove nel percorso ideativi dell’autore, nuove perché senza eguali nella produzione figurativa contemporanea. Con il gioco, soccorre alla lettura la prospettiva ironica dell’operazione, provata dalla volontà di nobilitare il materiale impiegato. Ma (detto per inciso: questi lavori pagano pegno a tutte le richieste del collage tradizionale) i due elementi interpretativi individuati non sono sufficienti, per sé soli, a rendere ragione della variazione di rotta che l’attuale corso operativo sembra attestare. Le rese finale dicono anche – e soprattutto – della libertà dell’artista, di una ineludibile aspirazione e sciogliersi dagli obblighi pittorici fino ad ora soddisfatti, dai canoni rigidi fin qui osservati. Una libertà che si manifesta, già nella fase preparatoria del quadro, nella scelta dei materiali, riscattati e come “salvati”, nel reimpiego artistico e nella immersione coloristica sul fondo, dalla perdita diluviale del consumo. Le rese finali, splendidi manufatti (non è chi non possa vedere), dicono infine della libertà di suggerire il diniego dell’opera davvero d’arte, in realtà ammiccando al lettore per ricordare che l’invenzione dispone di numerose strade creative, compresa quella dell’esclusivo (ma solo apparente) divertissement.
Achille Serrao

Orario di Apertura Ore 11,00/Ore 13,00 – Ore 16,00/Ore 20,00
Domenica 16 Marzo 3003 dalle ore 10.30 alle ore 14,00
Domenica pomeriggio chiusura.
Termine della Mostra 12 Aprile 2003

Ufficio stampa ADC Comunicazione Tel/fx 066143895
Gianna Licchetta 3382784990 – Fabio Sergio 3381702895


Galleria d'Arte l'Acquario, Via Giulia 178, Roma

IN ARCHIVIO [23]
Damiano Quaranta
dal 1/4/2015 al 15/4/2015

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede