Provocare una caduta. Interrompere il senso tramite uno strappo, un'intrusione nello scorrere pacifico delle cose, un lapsus come un flash improvviso ed irrevocabile quasi a denunciare l'errore fatale da cui non c'è ritorno. E da qui guardare, sentire, comunicare la realtà da un punto di vista altro, mai esplorato: un passaggio, un'apertura verso una percezione diretta, senza per una volta la mediazione del giudizio.
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Provocare una caduta. Interrompere il senso tramite uno strappo, un'intrusione
nello scorrere pacifico delle cose, un lapsus come un flash improvviso ed
irrevocabile quasi a denunciare l'errore fatale da cui non c'è ritorno. E da qui
guardare, sentire, comunicare la realtà da un punto di vista altro, mai
esplorato: un passaggio, un'apertura verso una percezione diretta, senza per una
volta la mediazione del giudizio.
Questo è l'intento di Lapsus Linguae, progetto collettivo che nasce dalle
diverse esperienze artistiche dalle quali provengono Adriano Angelini, Marco
Baroncelli ed Enzo Orlandi e che prende lo spunto dal lavoro svolto in questi
anni sull'immagine-indagine fotografica da Marco Baroncelli.
Nella sala Loft del Classico Village verranno esposte appunto le opere
fotografiche di Marco Baroncelli in un gioco-percorso composto da accoppiamenti
e giustapposizioni delle immagini in gruppi di due e di tre, dove l'accostamento
non è tanto logico quanto intuitivo. Come intuitiva è l'intrusione, tra un
"trittico" ed un altro, delle opere poetiche, alcune composte per l'occasione,
di Adriano Angelini: parole esposte in pubblico con la stessa immediatezza di
un'immagine, senza la linearità obbligata di una classica lettura. Tutto questo
coeso dalla dj performance di Enzo Orlandi intento a ri-creare suoni e quindi
suggestioni dal preesistente, dove il missaggio e la sovrapposizione dei dischi
anche qui non seguono tanto un discorso filologico o ritmico quanto di
impressione che si fa espressione.
La serata, nell'intento e nelle speranze degli ideatori, è il numero zero di una
lunga serie di appuntamenti da allargare a quelle persone che lavorano in campo
artistico e che operano in qualche modo sul linguaggio e sulle sue
possibilità -impossibilità , tanto da far diventare Lapsus Linguae un vero e
proprio laboratorio di creazione e di interazione tra le diverse discipline
artistiche.
Lapsus Linguae è al Classico Village in via Libetta 3 Roma
Domenica 2 Luglio 2000 ore 21.30
ingresso libero