Traffic Gallery
Bergamo
via San Tomaso, 92
035 0602882
WEB
Christian Rainer
dal 4/5/2012 al 22/6/2012
mar-sab 11-13 e 16-19

Segnalato da

Christian Rainer



approfondimenti

Christian Rainer



 
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4/5/2012

Christian Rainer

Traffic Gallery, Bergamo

Dal titolo non leggibile, quindi impronunciabile. Rainer presenta l'installazione video creata in collaborazione con il Museo Bernareggi di Bergamo all'interno di "Effetto Bibbia 2012", che trae ispirazione da due passi bibilici. In mostra anche lavori del progetto "Limen".


comunicato stampa

L'artista Christian Rainer presentera un'inedita installazione video creata in collaborazione con il Museo Bernareggi di Bergamo all'interno del progetto Effetto Bibbia 2012. L'opera si ispira a due distinti passi bibilici di seguito riportati...

"Non c'è nulla infatti di nascosto che non debba essere manifestato e nulla di segreto che non debba essere messo in luce. Se uno ha orecchi per intendere, intenda! [...]A voi è stato confidato il mistero del regno di Dio; a quelli di fuori invece tutto viene esposto in parabole, perché guardino, ma non vedano, ascoltino, ma non intendano [...]" (Mc,...) "La luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta" (Gv,...)

L'opera video di Christian Rainer prende ispirazione da due distinti passi biblici attinti dal Nuovo Testamento, in particolare dal Vangelo di Marco (nel passo in cui i discepoli chiedono al Maestro perche si esprimesse con il popolo per parabole) e dal prologo del Vangelo di Giovanni. Entrambe sono riconducibili, secondo un'idea iniziatica di comprensione reale di un insegnamento, all'idea che ogni mistero - per chi fosse in grado di vederlo - e gia di per sé manifestato e rivelato, ma destinato a restare nascosto per chi non fosse in grado, quindi degno, di scoprirlo. Questi insegnamenti cristiani ci dicono che il mondo stesso (il Regno di Dio) si rivolge a noi come un'immensa e complessa parabola, la cui chiave di interpretazione e la semplicita stessa, il saper cogliere le cose così come si manifestano, in tal modo riconoscendo il senso di verita, tanto perseguito, nella loro stessa natura. Cristo sottolineava la compresenza di una conoscenza esoterica ed una essoterica, relativamente a chi fossero rivolte le sue parole. La luce che le tenebre non hanno compreso (o accolto) era Cristo stesso, ovvero l'intero mondo fatto di cielo e terra; le tenebre invece sono tutti coloro che non sanno riconoscere una verita o un mistero svelato nemmeno quando questo si spiega loro davanti. Allo stesso modo la natura tutta continua a parlare agli uomini e loro non la intendono, oppure la travisano o ancora limitano i suoi significati ad una prospettiva meramente umana.

L'opera
Il video proposto (dal titolo non leggibile, quindi non pronunciabile) vuole intanto essere l'applicazione dell'insegnamento che recita: quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, ovvero – nel nostro caso - rendere compartecipe lo spettatore di quelle che sono, per dirla con Zolla, "verita nascoste esposte in evidenza", con particolare riferimento al sincretismo di materia e spirito, dove l'una e in grado di spiegare l'altro e viceversa. L'opera sostiene infatti l’idea che esista una diretta corrispondenza tra la presenza spirituale e quella materiale e che anzi certe qualita che sono proprie della materia siano la sola via perché all’uomo risultino comprensibili certi concetti metafisici che altrimenti non riuscirebbe ad afferrare. Al genere umano possono essere attribuite numerose virtù che però rimarrebbero nello stretto ambito dell’astrazione se non esistesse un loro corrispettivo terreno. Concetti quali trasparenza, lucidita, riflessione, illuminazione, sublimazione, esistono grazie alla materia che può spiegarle, creando una relazione inscindibile tra il significato e l’oggetto che lo incarna. In tal senso la materia diventa simbolo delle sue stesse qualita, quindi delle virtù umane che da esse derivano. Questa idea affonda le sue radici nella spiritualita quattrocentesca, nelle illuminazioni del mistico Nicola Cusano che con la sua Coincidentia Oppositorum sosteneva appunto questo legame indissolubile tra il corpo e lo spirito, dove il primo altro non e se non il riflesso del secondo, in una convivenza terrena in cui necessariamente ogni metafisica deve manifestarsi nel visibile, nella presenza, per esistere. Successivamente la figura dell’uroboro, caro agli alchimisti, testimoniava la medesima idea : la possibilita di realizzare in vita una personale elevazione virtuosa attraverso la materia.

La musica
La composizione dal sapore rituale che fa da sottofondo alle immagini, e anch'essa composta da Christian Rainer. Ci troviamo nuovamente davanti ad un segreto comunicato ma non immediatamente svelato, un Salmo a San Giovanni Battista che e divenuto il fondamento stesso della musica, originandone la scala tutt'ora adoperata (le note musicali altro non sono che l'inizio di ogni frase del Salmo). Per mantenere l'idea di trasmissione mediata dalla parabola, Rainer ha stabilito una regola (attinta dalla tradizione cabalistica) con la quale ha trasformato le parole del Salmo in una partitura musicale, in cui le note e le combinazioni sono dettate a priori dalla suddetta regola, prescindendo quindi dalla volonta e dal libero arbitrio dell'autore. L'aspetto "parabolico" e quindi dato dal fatto di comunicare un significato sotto una forma che solo alcuni sono in grado di decifrare, mentre chi non lo fosse può comprenderlo solo nella forma spiegata, quindi quella più esteriore. Si potrebbe parlare di "musica per eccellenza", una composizione definitiva, poiche e la sonorizzazione della musica stessa, della sua radice – che e la scala musicale – che naturalmente rappresenta il fondamento di ogni composizione.

LIMEN: sugli aspetti occulti della Natura Epifanica (2010)
In galleria saranno visibili anche altre opere dell'artista facenti parte del progetto LIMEN presentato a Bergamo nel 2010. Progetto interamente dedicato al tema del guardare e della comprensione che ne deriva, di cui ricordiamo brevemente alcune opere:

Epifanie Liminari (disegni + fotografie): Avvalendosi dell'abilita di un rebussista professionista (Federico Mussano dell'A.R.I.) l'artista ha creato una serie di rebus fotografici ritraenti parti della citta di Bergamo allo scopo di ricavare letture possibili ad immagini date. I disegni invece scaturiscono dal procedimento opposto: partendo dalle lettere dei rebus si giunge al disegno.

Nubila (fotografia + scultura) e uno scatto fotografico che rappresenta una sagoma umana davanti ad uno specchio all'interno di un campo aperto. l’Uomo che vi si specchia anziche vedersi riflesso, vede una sagoma informa e scura, una sorta di macchia o buco nero. Questa condizione e significativa della impossibilita o difficolta che l’Uomo ha nel comprendere la sua stessa Natura, limite dovuto alla mancata presa di coscienza di essere egli stesso, in prima persona, la causa della propria cecita, dunque il proprio limite.

Interno di camera buia (fotografia) appare una camera da letto in cui si verifica un paradosso apparentemente impossibile: guardare in piena luce qualcosa che e al buio o, per meglio dire, che e buio. Gli oggetti e i mobili della camera sono neri mentre la stanza e illuminata. Il nero rappresenta il buio e quanta più luce vi sara, tanto più sara visibile il buio proprio degli oggetti, saldamente vincolato alla loro superficie. Traslando si può concludere che quanto più l’Uomo sara illuminato, tanto più egli avra consapevolezza della propria incoscienza.

Axis (fotografia) Una donna incinta si riflette sul vetro di una finestra e tra lei ed il suo riflesso gravita un piccolo cranio di feto, che e il vero soggetto e chiave interpretativa dell’immagine. E’ importante sottolineare che si tratti di un cranio di feto e non di persona gia nata, poiche questa figura deve incarnare al contempo un inizio ed una fine: il teschio rimanda inevitabilmente al resto umano dopo la morte, e viceversa il feto e vita che si sta preparando a venire al mondo. Il teschio mette in relazione i due punti del ciclo vitale, facendo coincidere ciò che sta svanendo con ciò che si sta formando.

In occasione della mostra sara disponibile il catalogo monografico sul progetto LIMEN edito da Lubrina Edizioni con testi critici di Mauro Zanchi, Claudia Attimonelli, Helena Rusikova, Federico Mussano.

Inaugurazione sabato 5 maggio ore 19

Traffic Gallery
via San Tomaso, 92, Bergamo
martedì-sabato 11-13 / 16-19
Ingresso libero

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