Fondation Beyeler
Basel
Baselstrasse 101, Riehen
41 0616459700 FAX 41 0616459719
WEB
Jeff Koons
dal 12/5/2012 al 1/9/2012
tutti i giorni 10-18, mer 10-20

Segnalato da

Francesco Gattuso



 
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12/5/2012

Jeff Koons

Fondation Beyeler, Basel

L'esposizione comprendente circa 50 lavori, e' dedicata a tre gruppi di opere che rappresentano delle tappe decisive nell'evoluzione artistica di Koons e percorrono l'insolita strategia di coniugare cultura alta e cultura popolare, portando l'oggetto a una continua evoluzione, tutt'oggi in atto. Le tre serie sono The New (1980-1987), Banality (1988) e Celebration (dal 1994).


comunicato stampa

a cura di Sam Keller e Theodora Vischer

Jeff Koons (*1955) è uno dei più noti artisti contemporanei. Fin dagli anni ’80, la sua arte non cessa di suscitare scalpore. Deve la sua celebrità soprattutto alle opere con cui ha saputo mettere in questione le nozioni di arte e di kitsch. La Fondation Beyeler organizza la prima mostra delle opere di Koons mai realizzata in Svizzera.

Jeff Koons (classe 1955) è uno dei più noti artisti contemporanei e dagli anni '80 la sua arte non cessa di suscitare scalpore. Deve la sua celebrità soprattutto alle opere con cui ha saputo mettere in questione i concetti di arte e di kitsch. La Fondation Beyeler presenta la prima mostra di Jeff Koons mai realizzata in un museo svizzero.

Fin dagli esordi, Jeff Koons ha lavorato a serie di opere cronologicamente successive, ognuna dotata di un proprio titolo. Nell'insieme, i titoli delineano una panoramica generale del suo progetto artistico. Questa esauriente presentazione, comprendente circa 50 lavori, è dedicata a tre centrali gruppi di opere; esse rappresentano delle tappe decisive nell’evolu- zione artistica di Jeff Koons e percorrono l'insolita strategia di coniugare cultura alta e cultura popolare, portando l'oggetto a una continua evoluzione, tutt'oggi in atto. Le tre serie esposte, selezionate di comune accordo con l'artista, sono The New (risalente agli anni 1980-1987), Banality (1988) e Celebration (dal 1994).

La mostra copre il lungo periodo di lavoro che va da The New, la prima serie del giovane artista, a Celebration, a cui Koons lavora ancora oggi. Tra questi due poli si trova Banality, un fecondo gruppo di opere che è diventato il manifesto dell'arte di Koons ed è stato una tappa fondamentale nella sua ricerca della propria identità artistica. Nell’insieme, le tre serie ci conducono al cuore del pensiero e della creatività dell'artista, evidenziando anche l'interna coerenza della sua opera, spesso messa in ombra dall'organizzazione dei lavori in serie distinte e dotate di un proprio titolo.

Nei lavori della serie The New, pionieristici dal punto di vista del suo successivo percorso, l'artista si concentra esclusivamente su elettrodomestici della marca Hoover; si tratta di aspirapolveri e macchine per la pulizia di tappeti, nuovi di zecca, adagiati o posti vertical- mente su tubi al neon e chiusi in vetrine cubiche di plexiglas. Tale presentazione ha lo scopo di sottrarre gli oggetti da ogni possibile contatto e di aumentarne pregio e attrattiva. Essi finiscono così per incarnare un ideale di assoluta novità. I temi principali della serie possono essere individuati nei concetti di integrità, purezza e innocenza – valori che del resto contrad- distinguono tutta l'opera di Jeff Koons. Per la loro severa disposizione, ma anche per il ricor- so ai tubi al neon, gli oggetti rimandano non da ultimo alla minimal art.

D'altra parte, Jeff Koons è tra coloro che hanno raccolto la lezione di Duchamp, l'artista che all'inizio del XX secolo inventò il ready-made inaugurando così il dibattito sull'oggetto; Koons ne ha seguito l'esempio con estro e originalità – e nel farlo si è rivelato un vero maestro. La mostra presenta tredici lavori della serie The New, tra cui la ricostruzione con oggetti originali di un'installazione in vetrina presentata per la prima volta nel The New Museum of Contemporary Art di New York nel 1980. Nella serie The New, la celebrazione del concetto di “nuovo” non si esprime solo nelle opere dedicate agli aspirapolveri, ma anche nel pro- grammatico lavoro The New Jeff Koons (1980), consistente in una light-box con una fotog- rafia in bianco e nero dell'artista da bambino. In questo lavoro si manifesta precocemente la consapevolezza di sé del giovane artista.

Immagine: Jeff Koons, Balloon Dog (Red), 1994–2000, High chromium stainless steel with transparent color coating, 307.3 x 363.2 x 114.3 cm. European private collection© Jeff Koons. Photo: Jeff Koons Studio, New York

Contatti/Ufficio stampa
Catherine Schott, tel. + 41 (0)61 645 97 21, fax + 41 (0)61 645 97 60, presse@fondationbeyeler.ch

Per l‘Italia: Francesco Gattuso +39 335 678 69 74, gatmata@libero.it

Inaugurazione 13 maggio

Fondation Beyeler
Baselstrasse 101, Riehen Basel
Orario: ogni giorno ore 10.00–18.00, mercoledì ore 10.00-20.00

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