William Cardot
Marie Helene Hess Boson
Kai Bratbergensen
Runi Kristoffersen
Marijus Gvildys
Jurgis Ramanauskas
Kazanskiy Vadim
Roman Shtengauer
Wongil Jeon
Yemoon Choi
Joern Hansen
Andrea Schumann
Balatonszabadi Szechenyi
Marisa Bidese
Gianni Pasotti
Opla+
Marco Pasian
Giorgio Chiarello
Guerrino Dirindin
Fabio Dirindin
Annalisa Marini
Nicolas Vavassori
Emanuele Bertossi
Lauren Moreira
Fabrice Mulumba Kaninda
Simone Pivetta
Alla III edizione del meeting internazionale di Land Art, artisti italiani ed internazionali (Francia, Svizzera, Norvegia, Russia, Lituania, Corea, Danimarca, Ungheria) realizzeranno a coppie opere d'arte utilizzando esclusivamente materiali naturali reperiti sul posto.
Realizzare opere d'arte utilizzando esclusivamente materiali naturali
reperiti sul posto. La sfida per Humus Park, meeting internazionale degli
artisti di Land Art organizzata dal Comune di Pordenone, rimane la stessa
anche per la terza edizione in programma dal 14 al 19 maggio, al Parco del
Museo archeologico castello di Torre.
Il luogo è già di per sé affascinante e ricco di stimoli: ricco non solo di
verde, ma anche di acqua sorgiva (con il particolarissimo fenomeno delle
risorgive), di storia antica (il castello ospita il Museo Archeologico, e
poco più in là si trovano i resti di una villa di epoca romana), storia
medievale (epoca della costruzione del castello) e contemporanea (con i
vicini edifici, interessanti esempio di archeologia industriale), cui si
aggiunge la presenza dell'Immaginario Scientifico, innovativo luogo dedicato
alla formazione e alla didattica scientifica, anch'esso ospitato in un
vecchio opificio restaurato.
Qui arte, gioco e natura tesseranno le loro trame con la complicità degli
artisti nazionali e internazionali, affiancati dagli studenti delle
Accademie di Belle Arti di Venezia e Brera selezionati attraverso il bando
Anci 'Nord Est cantieri di arte pubblica'.
A coppie lavoreranno per una settimana (dal 14 al 18 maggio) facendosi
ispirare dal luogo e da ciò che la natura offrirà loro (acqua, foglie,
sassi, rami, alberi, vento'), creando le opere d'arte che andranno a
costituire una suggestiva galleria en plein air, libera da qualsiasi vincolo
di possesso o commerciali, che si inaugurerà sabato 19 maggio alle 17 nella
Bastia del Castello, con un'introduzione critica di Angelo Bertani.
La filosofia
Humus Park propone una relazione Uomo-Natura che non sia più prevaricazione,
ma rispetto, dialogo e relazione. L'artista prende in prestito i materiali
che la Natura mette a disposizione, ci 'gioca' lasciando poi che essa
continui l'opera, riappropriandosene. Un processo, quello dell'inesorabile e
affascinante ciclo vita-morte, cui il pubblico è chiamato ad essere
testimone: osservando gli artisti al lavoro, ammirando le opere finite e
seguendole poi nel loro ciclo naturale.
Humus Park diventa sempre più un luogo di incontri e relazioni. Gli artisti
locali incontrano gli artisti internazionali, gli studenti vengono stimolati
dagli artisti affermati, l'arte dialoga con la natura, i cittadini
riscoprono la propria città, i visitatori scoprono l’altra faccia di
Pordenone: non solo cittadina vivace dal punto di vista economico, ma
attenta all'ambiente, all'arte, alla cultura.
Largo ai giovani
A tutto questo si aggiunge una particolare attenzione ai giovani e alla loro
creatività. In questa edizione infatti parteciperanno una ventina di
studenti, accuratamente selezionata provenienti dall'Accademia di Belle Arti
di Brera e Venezia, nonché dall’Istituto Statale d’Arte di Cordenons, per
questo la manifestazione rientra del progetto 'Nord Est: cantieri di arte
pubblica” promosso e finanziato promosso dal Dipartimento della Gioventù -
Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall'Anci -dall'Anci. La presenza
dei ragazzi assume una doppia connotazione: da una parte valorizzare i
giovani talenti, che avranno a disposizione dei tutor eccezionali,
dall'altra arricchirsi di linfa creativa fresca e vitale.
Gli artisti
Gli artisti stranieri provengono da Francia (William Cardot), Svizzera
(Marie Hélène Hess Boson), Norvegia (Kai Bratbergensen, Runi Kristoffersen),
Lituania (Marijus Gvildys, Jurgis Ramanauskas) Russia (Vadim Kazanskiy,
Roman Shtengauer), Corea (Wongil Jeon, Yemoon Choi), Danimarca (Joern
Hansen), Ungheria (Andrea Schumann Balatonszabadi Széchenyi).
Gli artisti italiani sono Marisa Bidese, Gianni Pasotti, Opla+ (Marco Pasian
e Giorgio Chiarello), Guerrino Dirindin, Fabio Dirindin, Annalisa Marini,
Nicolas Vavassori, Emanuele Bertossi, Lauren Moreira.
Un ruolo particolare lo svolgono due giovani artisti, nel ruolo di
assistenti di due artisti stranieri:
Fabrice Mulumba Kaninda e Simone Pivetta.
La fotografia
Fondamentale per le opere realizzate con materiali naturali e soggette
quindi all’azione del tempo e degli agenti atmosferici è la documentazione
fotografica, affidata agi studenti dell'Accademia di Belle Arti di Venezia
con il coordinamento del prof. Guido Cecere. Gli scatti fisseranno gli
attimi unici e irripetibili della creazione artistica e il risultato finale,
con la consapevolezza della 'mutevolezza' dell'opera.
Il luogo
Il Castello di Torre, sito sulle sponde del fiume Noncello che da il nome
alla città di Pordenone, è di origine medievale e ospita il Museo
Archeologico, ma tutta l’area è di interesse storico, poiché si sono trovate
tracce di insediamenti antichi e non lontano ci sono i resti di un'antica
villa romana.
Poco distante ci sono anche diversi edifici interessanti dal punto di vista
dell'archeologia industriale, come l'ex cotonificio e le Officine Marson,
quest'ultime recentemente restaurate ora sede dell'Immaginario Scientifico.
Il parco è notevole anche dal punto di vista naturalistico, perché offre un
esempio del tipico fenomeno delle risorgive, le limpide acque che
riaffiorano spontaneamente in superficie, mantenendo una temperatura
costante e dando luogo a un particolare habitat per piante e animali.
La vicina Bastia ospita la sede della biblioteca di quartiere un ristorante
con annessa una televisione digitale.
artisti stranieri da
Francia, Svizzera, Norvegia, Russia, Lituania, Corea, Danimarca, Ungheria:
William Cardot, Marie Hélène Hess Boson, Kai Bratbergensen, Runi
Kristoffersen, Marijus Gvildys, Jurgis Ramanauskas, Kazanskiy Vadim, Roman
Shtengauer, Wongil Jeon, Yemoon Choi, Joern Hansen, Andrea Schumann
Balatonszabadi Széchenyi
artisti italiani:
Marisa Bidese, Gianni Pasotti, Opla+ (Marco Pasian e Giorgio Chiarello),
Guerrino Dirindin, Fabio Dirindin, Annalisa Marini, Nicolas Vavassori,
Emanuele Bertossi, Lauren Moreira
assistenti giovani:
Fabrice Mulumba Kaninda, Simone Pivetta
giovani artisti 'Nord Est cantieri di arte pubblica':
studenti delle Accademie di Belle Arti di Venezia e di Brera
fotografi:
studenti dell'accademia di Belle Arti di Venezia coordinati dal docente
Guido Cecere
Inaugurazione mostra: sabato 19 maggio, ore 17, Bastia del Castello
Parco del Museo Archeologico-Castello di Torre
via Vittorio Veneto, 19 - Pordenone