God Save the Art. Opere su tela all'interno di un'interazione assoluta ed ideale tra arte e cibo. A cura di Alberto Mattia Martini.
a cura di Alberto Mattia Martini
La ricerca del benessere attraverso il nutrimento di corpo e mente. È questo l’obiettivo che si propone la rassegna God Save the Art promossa dal ristorante God Save the Food di Milano in collaborazione con la galleria d’arte BonelliLAB di Canneto sull’Oglio (MN).
Dal 29 maggio al 20 luglio 2012 l’iniziativa prende il via con la prima mostra: una bi-personale di Davide Nido e Dany Vescovi.
Un progetto che vede coinvolti, oltre che alcuni tra gli artisti più noti del mondo dell’arte contemporanea, due figure di spicco del settore della ristorazione e dell’arte che insieme decidono di offrire al pubblico l’opportunità di addentrarsi in un mondo dove è possibile “assaporare” non solo il piacere del cibo, ma anche l’emozioni del bello, in un mix di sensazioni che ci rapiscono, catapultandoci nel territorio dell’immateriale.
Un connubio imprescindibile ed ideale, quello tra corpo e spirito, che, in questa particolare occasione, mira a coinvolgere più sensi e sensazioni contemporaneamente, lasciando che il gusto sposi la vista intraprendendo la strada della mente.
Il progetto nasce dall’intenzione di rispondere all’esigenza sempre più crescente di associare il necessario al bello, ciò di cui l’uomo non può fare a meno, con la qualità estetica, affinando la percezione del gusto e la sensibilità artistica. Per l’occasione, il nuovo locale milanese God Save The Food, con la sua fisionomia di grande open space pieno di luce e dallo spirito minimalista, caratterizzato dalla trasparenza quale tema architettonico dominante, si trasformerà in uno spazio espositivo d’eccezione per ospitare le opere degli artisti Nido e Vescovi.
Per tutta la durata della mostra, God Save The Food proporrà, all’interno del proprio menu, un piatto dedicato agli artisti esposti. Lo chef Andrea Besana creerà questa nuova proposta in occasione del vernissage dell’esposizione, martedì 29 maggio. A partire dalle ore 18.30, verrà infatti servito un aperitivo ispirato alle opere di Davide Nido e Dany Vescovi, connubio ideale tra arte pittorica e arte culinaria.
Davide Nido e Dany Vescovi, entrambi docenti all’Accademia di Belle Arti di Brera, sono considerati tra gli artisti più interessanti delle ultime generazioni ed esporranno, all’interno degli spazi di God Save the Food, alcune opere su tela che interpretano una visione autonoma ed indagatrice sull’opportunità e la condizione di poter osservare il reale attraverso l’occhio dell’immaginazione e della sensibilità, avvolgendoci in un’interazione assoluta ed ideale tra arte e cibo.
Davide Nido
Davide Nido è nato nel 1966 a Senago (MI), vive e lavora a Milano.
Allievo e assistente di Aldo Mondino, dal maestro ha ereditato il gusto per i calembour linguistici, l’utilizzo di materiali ‘impropri’, l’amore per i colori puri. E, non ultima, la tendenza a dipingere lontano da schemi codificati. Grazie alla particolare texture puntinata ottenuta con l'uso di colla termofusibile che l'artista "spara" con l’apposita pistola direttamente sul supporto, la tecnica di Davide Nido possiede il dono di un'esclusività tale da diventare marchio distintivo.
È un lavoro lento e di estrema precisione, dove non sono ammessi errori, pena la perdita del quadro. L'esito è un'impressione di volta in volta diversa che può evocare un tessuto molecolare al microscopio, i pixel di un'immagine televisiva, una stoffa messicana, un paesaggio lunare, bollicine, la stringa di un codice informatizzato. Non è comunque prioritario né calcolato. Si sciolgano i punti e si otterranno ragnatele, fluide, dinamiche. Punti e ragnatele si dispongono sulla tela in uno spazio potenzialmente illimitato, conseguendo un effetto di inconsueta suggestione plastica e tattile, soprattutto nei monocromi in cui l'insita componente scultorea viene ulteriormente esaltata. Tanto che le opere di Nido inducono a essere toccate, manipolate.
Dany Vescovi
Dany Vescovi è nato nel 1969 a Milano, dove vive e lavora.
Da diversi anni persegue e prosegue un tema floreale che è diventato uno standard personale. Il suo lavoro si è accresciuto secondo una regola autonoma e distante che smarrisce le tracce materiali dell’autore favorendo la moltiplicazione di una fantasia che può dirsi tecnologica e oggettiva. Le immagini di oggi intrecciano la consuetudine visiva dei fiori ad impreviste zone di pausa, figurando spazi nuovi e molto strani come scartati e resi vacanti nell’urgenza di un black out comunicativo.
L'artista combina pittura figurativa e astrattismo geometrico con precisione fotografica, in composizioni dal forte dinamismo – crea un'unione armonica, sorretta dalla solidità del colore saturo e da un impianto compositivo rigoroso. L'immagine floreale sembra scomporsi e poi ricomporsi all'infinito nelle partizioni verticali del dipinto, come fossero fotogrammi in sequenza rapida. Sulla tela dà vita a un cortocircuito visivo attraverso continue interferenze, una trasformazione di immagini figurative in forme e volumi astratti e frammentati. Accostamenti e slittamenti dei piani rivelano un accumulo di informazioni, coloristiche e formali, da richiamare la cultura psichedelica.
Info: Galleria BonelliLAB
via Cavour 29, 46013 Canneto sull'Oglio (MN)
tel. +39 0376 723161 - lab@bonelliarte.com - www.bonelliarte.com
Uffici stampa
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Inaugurazione martedì 29 maggio, ore 18.30
God Save the Food
Via Tortona 34, Milano
Orari: da lunedì a venerdì dalle 7.30 alle 21. Sabato e domenica dalle 8.00 alle 18.00 (brunch 12.00-16.00)
ingresso libero