Il tempo e il materiale. Il laboratorio di plastica e scultura a Cinecitta'. Una documentazione fotografica dello storico laboratorio Cinears a Roma, dove sono conservati oggetti di scena come statue, pezzi di scenografia, calchi.
Il 20 giugno presso Fotoforniture Sabatini, Roma, verrà inaugurata un’esposizione fotografica di Alessandro Cidda, documentazione di un allarmante processo di declino e distruzione del cinema italiano.
Alessandro, nel laboratorio di plastica e scultura De Angelis, a Cinecittà, ha fotografato accumuli di statue, pezzi di scenografia, calchi di gesso e resina, di un mondo che si è venuto pian piano a costruire dai primi Sandaloni, ai film di Pasolini, Scorsese, Zeffirelli, Fellini, fino ai reality che hanno occupato per lungo tempo gran parte degli studi. Ora questo laboratorio sarà venduto e andrà incontro a un destino infelice.
La famiglia de Angelis è da quattro generazioni a Cinecittà.
Depositari della storia degli studi cinematografici sulla Tuscolana, i loro laboratori ci raccontano attraverso accumuli di statue, pezzi di scenografia, calchi in gesso e resina.
La storia di Cinears, laboratorio di plastica e scultura, non racconta il cinema degli schermi, ma quel mondo della produzione che, “quando il cinema dava ancora da lavorare”, pullulava di comparse, tecnici, una moltitudine di grandissimi artigiani legati a una realtà ora praticamente scomparsa, la realtà di quella Roma del boom economico, dei film che hanno fatto la storia, della gente di borgata che, come nella “Ricotta” di Pasolini, entra nella pellicola e con il suo brulichio quasi inconsapevole se ne fa corpo, mentre i grandi registi girano metri di pellicola e si intrattengono per le strade interne di Cinecittà.
Alessandro Cidda si addentra nei capannoni della famiglia de Angelis, con l’intimità di uno di famiglia, con occhi ingenui che si fanno catturare da un mondo di statue che sembrano potersi animare da un momento all’altro. E con la sua visione attenta riesce a trasmettere il sottofondo delle storie, innumerevoli, che queste statue, opere d’arte di discreti artigiani, raccontano.
“Apprezza il materiale e il tempo”. Questa grande scritta è collocata sulla parete di fronte all’ingresso del laboratorio. È stato il papà di Adriano De Angelis a volerla, quale memoria quotidiana in un luogo di lavoro, dove oggi di memoria ce n’è a cataste: in ogni centimetro, in alto e in basso, degli oltre 3.000 mq, ancora per poco disponibili. Lì, a Cinecittà.
Adriano mi ha detto che se oggi avesse ancora il papà accanto gli suggerirebbe di invertire la frase: “apprezza il tempo e il materiale”. “Oggi alla mia età il bene più prezioso è il tempo. Il mio si accorcia sempre di più e purtroppo anche il tempo di questo luogo, destinato dai proprietari ad altro, sta per finire”. (Alessandro Cidda)
La mostra “Il Tempo e il materiale. Il laboratorio di plastica e scultura a Cinecittà” animerà gli spazi di Fotoforniture Guido Sabatini, luogo d’incontro per professionisti e amanti della fotografia, che trova nella dimensione espositiva l’anello finale di un’attenzione a 360° rivolta al mezzo fotografico e alle sue potenzialità tecniche ed espressive.
In occasione dell’esposizione è stato realizzato un libro in edizione limitata di 100 copie.
Un progetto a cura di 3/3: www.treterzi.org
Ufficio stampa Elena Abbiatici: elena.abbiatici@gmail.com
Inaugurazione 20 giugno ore 18.30
Fotoforniture Guido Sabatini
Via Germanico 168/a Roma
Lunedì – venerdì 9:30_13:00/15:00_18:30 Sabato 9:30_13:00