Festival della nuova danza internazionale. Il CRT diviene punto di incontro, di scambio e di approfondimento delle nuove tendenze della coreografia internazionale, ospitando sia i protagonisti che alcune nuove figure emergenti della scena artistica piu' innovativa italiana e non. Anche quest'anno il festival conferma la presenza di coreografi e danzatori provenienti da tutto il mondo, con uno sguardo attento alla Svizzera, alla Francia e alla Tunisia: 9 compagnie, 11 spettacoli per dieci serate di programmazione.
Edizione 2003
Dal 15 al 24 maggio 2003 il CRT presenta a Milano la quarta edizione di
Short Formats, festival internazionale della nuova danza.
Il CRT diviene punto di incontro, di scambio e di approfondimento delle
nuove tendenze della coreografia internazionale, ospitando sia i
protagonisti che alcune nuove figure emergenti della scena artistica più
innovativa italiana e non.
Anche quest'anno il festival conferma la presenza di coreografi e
danzatori provenienti da tutto il mondo, con uno sguardo attento alla
Svizzera, alla Francia e alla Tunisia: 9 compagnie, 11 spettacoli per
dieci serate di programmazione.
- Dalla Francia la compagnia di danza urbana hip hop CIE BLACK BLANC
BEUR, presenterà due spettacoli 'Wartane' e 'Shuffle'
- Dalla Spagna l'affermata compagnia MAL PELO presenterà 'L'animal
sopra l'esquena' e 'Atras los Ojos'
- Dalla Tunisia il gruppo della coreografa NAWEL SKANDRANI porterà al
CRT in prima nazionale 'Corps Complices'
- Dalla Svizzera due coreografi di fama internazionale, due grandi
maestri della danza contemporanea PHILIPPE SAIRE e NOEMI LAPZESON, che
rispettivamente presenteranno 'Jour de fuite' e 'Trace'
- Dall'Inghilterra l'interessante compagnia di GILLES JOBIN
presenterà il loro spettacolo più affascinante 'The Moebius Strip'
- L'italo-olandese BARBARA TOMA proporrà in prima assoluta il suo
utimo progetto 'Dood'
- L'italiana ARIELLA VIDACH sarà al CRT con lo spettacolo
commissionato dalla Biennale di Venezia intitolato 'Il corpo nello
spazio virtuale'
- La svedese BRITTA OLING offrirà al pubblico milanese il suo ultimo
lavoro 'Vis Volans'
Gli artisti, che saranno in scena al Teatro dell'Arte e al Salone di via
Dini, si incontreranno con il pubblico dopo le loro performances al
Coffe Design della Triennale. Questi appuntamenti saranno coordinati da
Francesca Pedroni.
Il Festival è realizzato in collaborazione con la Regione Lombardia, la
Provincia di Milano, il Comune di Milano, la Fondazione Cariplo, ETI
Ente Teatrale Italiano, CCS- Centro Culturale Svizzero e Pro Helvetia,
Fondazione Svizzera per la cultura, DBM Danza Bacino del Mediterraneo,
La Triennale di Milano.
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CALENDARIO
SHORT FORMATS 2003
giovedì 15 maggio
Teatro dell'Arte
Black Blanc Beur (Francia)
Wartane, ore 21,00
Shuffle, ore 22,00
venerdì 16 maggio
CRT Salone
Britta Oling (Italia-Svezia)
Vis Volans, ore 19,00
Teatro dell'Arte
Black Blanc Beur (Francia)
Wartane, ore 21,00
Shuffle, ore 22,00
sabato 17 maggio
CRT Salone, ore 19,00
Britta Oling (Italia-Svezia)
Vis Volans
Teatro dell'Arte, ore 21,00
Mal Pelo (Spagna)
L'animal a la esquena
domenica 18 maggio
Teatro dell'Arte, ore 21,00
Mal Pelo (Spagna)
Atras los ojos
lunedì 19 maggio
Teatro dell'Arte, ore 21,00
Ariella Vidach (Italia)
Il corpo nello spazio virtuale
martedì 20 maggio
Teatro dell'Arte, ore 21,00
Nawel Skandrani (Tunisia)
Corps Complices
mercoledì 21 maggio
Teatro dell'Arte, ore 21,00
Gilles Jobin (Svizzera-Inghilterra)
The Moebius Strip
giovedì 22 maggio
CRT Salone, ore 19,00
Barbara Toma (Italia-Olanda)
Dood
Teatro dell'Arte, ore 21,00
Noemi Lapzeson (Svizzera)
Trace
Teatro dell'Arte, ore 22,30
Philippe Saire (Svizzera)
Jour de fuite
venerdì 23 maggio
CRT Salone, ore 19,00
Barbara Toma (Italia-Olanda)
Dood
Teatro dell'Arte, ore 21,00
Noemi Lapzeson (Svizzera)
Trace
Teatro dell'Arte, ore 22,30
Philippe Saire (Svizzera)
Jour de fuite
sabato 24 maggio
CRT Salone, ore 19,00
Barbara Toma (Italia-Olanda)
Dood
Teatro dell'Arte, ore 21,00
Noemi Lapzeson (Svizzera)
Trace
Teatro dell'Arte, ore 22,30
Philippe Saire (Svizzera)
Jour de fuite
Al termine degli spettacoli gli artisti incontreranno il pubblico al
'Coffee Design' Palazzo della Triennale.
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Giovedì 15 maggio- Venerdì 16 maggio
BLACK BLANC BEUR
Wartane
Coreografia: Christine Coudun
Musica: Renaud Garcia Fons
Interpreti: Stéphane Limongi e Mathieu Raguel
Coproduzione SAN Le Prisme, Cie Black Blanc Beur, con il supporto di
ADAMI e St Quentin-en-Yvelines
Il movimento HipHop, considerato dai più semplicemente una moda
importata dai ghetti americani, si è invece consolidato in Francia
grazie all'influenza della cultura araba e africana.
La compagnia Black Blanc Beur, storico gruppo di danza HipHop, nasce in
Francia nel 1984 in un parcheggio sotterraneo.
Lo spettacolo Wartane, duo giudicato dalla stampa europea come un lavoro
di qualità e rilevanza, si muove accompagnato da musiche che rievocano
sonorità che spaziano dall'Arabia all'Andalusia. I due performers danno
vita, con elegante semplicità , ad un dialogo fatto di gesti, in cui
grazie alla danza il corpo diviene voce.
Wartane è sospensioni, corpi ondeggianti, sonorità africane, riuscito
utilizzo dei numerosi virtuosismi dell'HipHop. Fin dal loro esordio i
Black Blanc Beur sono stati esplosivi e ricchi di contaminazioni
multiculturali. A Short Formats arrivano con Wartane e Shuffle,
spettacoli di danza hip hop su musica originale, creata da DJ Mouss,
portando un tocco di freschezza e leggerezza.
Durata 22 minuti
PRIMA NAZIONALE
Giovedì 15 maggio- Venerdì 16 maggio
BLACK BLANC BEUR
Shuffle
Coreografia: Christine Coudun
Luci: Patrick Flores
Interpreti: Sylvain Aupra, Gemini, Christian Andongui
Coproduzione SAN St-Quentin en Yvelines con il supporto di DRAC Idf,
ADDIAM 78, ferme du Bel Ebat, AFAA e l'università di St-Quentin en
Yvelines
Già dal titolo Shuffle, cioè 'passo strascicato', emerge lo scopo di
questa performance che è trovare, scovare le energie, l'esultanza di un
intenso jazz afro-americano mixato in 'free style'. Energia, battiti,
bassi e tamburi: la vera intenzione della coreografia di Shuffle è il
ritmo.
La colonna sonora, di grande raffinatezza, è basata su estratti di
Martin Medeski & Wood, gruppo singolare e interessante che si muove tra
Jazz, HipHop, Funk and Groove e che lavora essenzialmente su
improvvisazioni collettive, su brani di Art Blakey, Max Roach, Dizzy
Gillespie, Aldo Romano e Erik Truffaz.
Durata 25 minuti
PRIMA NAZIONALE
Venerdì 16 maggio- Sabato 17 maggio
BRITTA OLING
Vis Volans
Ideazione e coreografia: Britta Oling
Regia, impianto scenico e multimediale: Tommaso Trak
Musica di Giorgio Gaslini
Lo spettacolo è basato su una raccolta originale di antiche canzoni
popolari Inglesi dedicate all'infanzia, arrangiate ed eseguite per la
prima volta da Giorgio Gaslini pianista, compositore e direttore d'
orchetra di fama internazionale.
Su un paesaggio digitale, prenderà vita un mondo immaginario,
caleidoscopio di un infanzia che trasforma il tempo in giochi e i giorni
in riflessioni.
I personaggi delle canzoni prendono vita, si staccano dalla voce e
raggiungono il corpo in una cornice onirica quasi 'chagalliana' dove
la voce diventa risveglio, la musica magia e la danza il tramite per
l'incanto neccesario.
Questo 'solo' è dedicato ai bambini e al loro diritto di vivere
l'infanzia, alla forza di trasformare un mondo degenerato e violento in
un giardino segreto pieno di magia e verità , di sogni e speranze.
Durata 45 minuti
PRIMA NAZIONALE
Posti limitati. Prenotazione obbligatoria.
Sabato 17 maggio- Domenica 18 maggio
MAL PELO
L'animal a l'esquena
Direzione e spazio scenico: Maria Muñoz
Management e performance: Pep Ramis
Musica: Steve Noble
Disegno luci: Ramóm Rey (A.a.i.)
Coproduzione Mal Pelo e Teatre Nacional de Catalunya
Con la collaborazione di Direcció General Cultura del Govern Balear i
Ajuntament
de Girona
Con il supporto di Yorkshire Dance, Leeds, Inteatro-Polverigi, IMAC,
Ajuntament Vic, Ajuntament de Barcelona,
Diputaciò de Girona, INAEM, Departament de Cultura Generalitat de
Catalunya
L'arte di Mal Pelo è un'arte che indaga sul significato della danza.
Danza che per lo spettatore si risolve in un'esperienza fisica
immediata, con una poetica complessa che deve estendersi attraverso il
tempo per essere compresa.
Danza che per il danzatore è un bisogno urgente di scovare un
significato all'interno di sé.
Danza che per il coreografo è un linguaggio associativo e che una volta
specificato regala al danzatore e allo spettatore un contenuto tangibile
a ciò che viene espresso sotto forma di domanda.
Tutto questo è L'animal a l'esquena, progetto iniziato nel 2000 con la
presentazione di una performance e la pubblicazione di un libro: una
riflessione sui temi essenziali che hanno segnato il lavoro artistico
della compagnia.
Durata 60 minuti
PRIMA A MILANO
Sabato 17 maggio- Domenica 18 maggio
MAL PELO
Atràs los ojos
Direzione e spazio scenico: MarÃa Muñoz-Pep Ramis
Creazione e performance: MarÃa Muñoz
Musica dal vivo: Steve Noble
Coproduzione Mal Pelo, Istituto Culturale di Barcellona, Sitges Teatre
Internacional, Temporada Alta 2002 Festival Internacional de Teatre.
Con la collaborazione di Sala Galan, Santiago de Compostela.
Con il sostegno di Ajuntament de Girona, Departament de Cultura
Generalitat de Catalunya, Ajuntament de
Barcelona, Diputaciò de Girona, INAEM
'Indagine e sguardo sull'essere umano': questi sono i tratti
fondamentali dell'arte di Mal Pelo, gruppo di danza catalano, fondato da
Pep Ramis e Maria Munoz, che restituisce un ritratto rigoroso dell'uomo,
delle sue relazioni, dei suoi sogni e del vivere quotidiano. Gioie e
sofferenze contemplate con delicata poesia.
In Atràs los ojos scopriamo un personaggio che riflette, mediante
l'azione e il silenzio sopra l'abbandono e il corpo desiderato.
Dov'è il luogo dell'amore? Dov'è il luogo del dolore?
Il protagonista parla della separazione di alcuni amanti e stabilisce un
parallelismo tra questa separazione e quella che c'è tra gli uomini e
gli animali: quest'ultima separazione è il filo conduttore della pièce.
Durata 60 minuti
PRIMA NAZIONALE
Lunedì 19 maggio
ARIELLA VIDACH
Il corpo nello spazio virtuale: spettacolo-conferenza
Coreografia e danza Ariella Vidach
Relatori Ariella Vidach e Claudio Prati
Con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Pro
Helvetia, Migros, Cantone Ticino
Ariella Vidach (coreografa) e Claudio Prati (videoartista) presentano
con l'ausilio di estratti dal vivo delle produzioni della compagnia e
con il supporto di proiezioni video, le tappe e le tecnologie più
significative della sperimentazione che da anni contraddistingue il loro
lavoro: l'uso e lo sviluppo di strumenti interattivi applicati alla
composizione coreografica. Dopo lo spettacolo si terrà un incontro con
il pubblico per illustrare in modo dettagliato i contenuti delle
produzioni, il funzionamento dei software utilizzati, le modalità di
interazione con il movimento e le problematiche legate alla creazione di
alcuni degli spettacolare realizzati dal 1996 ad oggi: EXP (1996)
sistema di realtà virtuale (Mandala System), OPUS#1 (2001) sistema
interattivo AiEP (BigEye-Max/msp-MM Director) e di J.O.K.E.R (2002).
Inserito nella programmazione della Biennale di Venezia, 'Il corpo nello
spazio virtuale' di Ariella Vidach propone le parti più significative
delle produzioni che la coreografa ha realizzato negli ultimi 6 anni di
attività .
Durata 45 '- segue conferenza interattiva
PRIMA A MILANO
Martedì 20 maggio
NAWEL SKANDRANI
Corpi complici
Ideazione e coreografia: Nawel Skandrani
Realizzazione video: Sergio Gazzo
Interpreti: Nawel Skandrani, Radhouane El Meddeb
Produzione FAMILIA Productions, Sergio Gazzo.
Con il sostegno di Ministère de la Culture, de la Jeunesse et des
Loisirs, Instituts Français et Espagnol de Coopération, Institut Italien
de Culture, Bouchra Holding, Sharp, DBM, Festival Inteatro-Polverigi,
Armunia Festival-Costa degli Etruschi, Centre National Chorégraphique de
Rennes et de Bretagne, Compagnie Vicente Saëz-Valencia.
Dopo il debutto in Tunisia ad aprile, Corpi complici arriva in prima
nazionale a Milano.
Un viaggio attraverso la memoria di una danzatrice coreografa tunisina,
che rifacendosi all'opera L'ultimo nastro di Krapp di Samuel Beckett
convoca i suoi ricordi, li mostra, li fa ascoltare, toccare e sentire
attraverso i documenti filmati dei suoi compagni di viaggio, Anouar
Brahem, Fadhel Jaïbi, Tahar M'guedmini, e i corpi, gli sguardi e le voci
dei suoi 'danzatori-complici'. Tutto questo, come in Beckett, si
trasforma in frammento di un discorso e di un corpo franto e multiplo
che, riplasmandosi, torna a vivere.
Durata 60 minuti
PRIMA NAZIONALE
Mercoledi 21 maggio
GILLES JOBIN
The Moebius Strip
Coreografia: Gilles Jobin
Interpreti: Christine Bombal, Jean-Pierre Bonomo, Gilles Jobin, Enora
Riviere, Lola Rubio
Musica: Franz Treichler
Produzione Parano Fondation Lausanne.
Coproduzione Théâtre de la Ville (Paris), Théâtre Arsenic (Lausanne),
Züercher Theater Spektakel (Zürich), Music Biennale (Zagreb).
Con il supporto di The Art Council of Switzerland Pro Helvetia, the
Loterie Romande, The City of Lausanne, The London Arts Board, SSA Swiss
Society of Authors, The Fondation Stanley Thomas Johnson e Canton de
Vaud.
The Moebius Strip, spettacolo considerato dalla critica internazionale
come il manifesto dell'arte di Gilles Jobin, offre allo sguardo del
pubblico un palcoscenico spoglio e nero popolato da corpi, che
gradualmente si plasmano trasformando la coreografia in un panorama di
New York che sfuma in un'opera pittorica astratta.
Sottoposti ad un esercizio di immaginazione, gli spettatori inseguono
l'origine del movimento per perdersi nel buio del finale.
Un viaggio di 60 minuti con 5 danzatori in uno spazio vibrante che
rappresenta l'infinito, dove il suono avvolge i corpi che diventano
linee nello spazio.
Jobin esplora le relazioni tra spirito e corpo creando una geometria
immaginaria, dall'origine misteriosa come quella di un soffio di vento.
Le coreografie di Jobin si sono sempre basate sulla complessità del
pensiero umano e la relazione tra mente e corpo. Le sue creazioni danno
voce al corpo attraverso immagini forti ed evocative. Esplorando le
relazioni tra spirito e corpo, Jobin non si sofferma solo sul corpo in
movimento, ma anche su ciò che egli considera movimento e
interpretazione personale.
In The Moebius Strip, l'azione scenica si svolge su di una piattaforma
/pavimento/scacchiera che, agli occhi dello spettatore, gradualmente si
trasforma in un dipinto astratto. I danzatori si muovono e si incontrano
solo con lo sguardo, corpi e passi rimangono estranei. Fino ad
incontrarsi: a terra, aggrappandosi e arrampicandosi gli uni sugli
altri, in un contatto fisico che si spinge alle estreme conseguenze, con
distorsioni e contorsioni al limite della violenza. Corpi che camminano
su altri corpi, sugli oggetti, avvolti per tutta la durata della
performance da un suono continuo, una partitura sonora ipnotica e
catalizzante.
La performance si conclude nella totale oscurità , su una immagine di
rara bellezza.
Durata 60 minuti
PRIMA A MILANO
Giovedì 22 maggio- Venerdì 23 maggio- Sabato 24 maggio
BARBARA TOMA
DooD
Idea, regia e danza Barbara Toma
Progetto e disegno luci: Davide Arsenio
Scenografia: Angelo Insalata
Musiche originali: Jeroen Kimman-Roomtone
Con il sostegno del Consolato dei Paesi Bassi.
Barbara Toma, giovane coreografa diplomata alla School of New Dance
Development di Amsterdam ha partecipato all'edizione 2001 di Short
Formats, con lo spettacolo Kruda.
Con DooD, nuova creazione che viene presentata per la prima volta in
Italia, la coreografa-danzatrice si confronta con diversi aspetti della
morte, nel tentativo di rompere un tabù. Analizzata e scomposta partendo
da situazioni differenti quali ad esempio la veglia e il suicidio,
l'assassinio e la pena di morte, il dolore e la decomposizione.
Anche DooD prosegue il percorso che la Toma ha intrapreso con Kruda. La
ricerca di movimento, partendo da un tema, un attento lavoro sulle
variazioni e le decomposizioni; l'utilizzo di immagini, attraverso la
proiezione video, le diapositive, i giochi d'ombre, le foto, lo scambio
e la sovrapposizione tra corpo e immagine; l'iterazione con il pubblico,
il lasciarsi guardare, il confondersi tra gli spettatori.
La giovane coreografa crea variazioni, induce percezioni sensoriali,
sovrappone il corpo alle immagini-video. Uno spettacolo forte, che farÃ
discutere.
Posti limitati. Prenotazione obbligatoria.
Durata 75 minuti
PRIMA ASSOLUTA
Giovedì 22 maggio- Venerdi 23 maggio- Sabato 24 maggio
NOEMI LAPZESON
Trace
Coreografia: Noemi Lapzeson
Danza: Marcela San Pedro
Musica dal vivo: Pascal Auberson
Con il sostegno del CCS-Centro Culturale Svizzero e Pro Helvetia,
Fondazione svizzera per la cultura e della città di Ginevra
La pièce di Noemi Lapzeson, creata nel 1996 e riproposta al CRT su
commissione del CCS, tematizza il lato coercitivo del comportamento
sociale.
Pone nuove domande, provoca nuove idee e suggerisce nuove
interpretazioni.
Da una parte rivela le coercizioni che mascherano i nostri corpi e i
nostri spiriti, le norme sottese ai nostri comportamenti, dall' altra
esamina i modi in cui possiamo liberare noi stessi, anche se solo
temporaneamente.
Un corpo nudo in scena, posto in relazione con il 'desiderio', un gioco
di complicità tra danzatrice e musicista, una relazione in cui la
seduzione gioca il ruolo principale.
La donna riveste il ruolo principale nel gioco di seduzione, laddove
l'uomo si muove accanto a lei, mai insieme.
Durata 45 minuti
PRIMA NAZIONALE
Giovedì 22 maggio- Venerdì 23 maggio- Sabato 24 maggio
PHILIPPE SAIRE
Jour de fuite
Coreografia e danza: Philippe Saire
Musica: Matthieu Burner
Con il sostegno di CCS-Centro Culturale Svizzero e Pro Helvetia,
Fondazione svizzera per la cultura, città di Losanna, l'Etat de Vaud, la
Loterie Romande, la Banque Cantonale Vaudoise.
E con il patrocinio di l'Hebdo, Cybériade e Laurent Perrier Diffusion SA.
Philippe Saire, maestro della coreografia contemporanea svizzera, torna
in scena con un nuovo spettacolo, che rispecchia appieno i nostri tempi,
in cui affronta la sfida del 'solo'. Dopo 'Paresseux Vertiges' (1987) e
'L'Alibi' et le 'Topographe' (1993), Philippe Saire torna con 'Jour de
fuite' a calcare le scene anche in veste di danzatore.
In Jour de fuite Philippe Saire, immerso in una partitura di suoni e
luci, indaga il processo di interazione con il mondo e si interroga,
nell'intimità dell'assolo, sull'illusione delle certezze riguardo al
destino, alla felicità e alle proprie scelte.
Un'opera che mostra le implicazioni affascinanti della confusione, del
disordine, dell'oscurità .
Durata 45 minuti
PRIMA NAZIONALE
Biglietti
Spettacoli al CRT Teatro dell'Arte - biglietto 15 euro
Spettacoli al CRT Salone - biglietto 10 euro
Abbonamento 40 euro
Info:
02-89011644
CRT Centro di Ricerca per il Teatro
Ufficio stampa 0288129806
Luoghi:
TEATRO DELL'ARTE, Viale Alemagna 6, Milano
CRT SALONE, Via Ulisse Dini 7, Milano