Giardino di Palazzo Cisterna
Torino
via Maria Vittoria, 12
011 2481790
WEB
Forma Materia Segno
dal 21/5/2003 al 6/9/2003
011 2481790
WEB
Segnalato da

Aperto Torino




 
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21/5/2003

Forma Materia Segno

Giardino di Palazzo Cisterna, Torino

Con le opere di Rainer Kriester, Werner Pokorny, Karl Manfred Rennertz, Willi Weiner e Angelika Wetzel il giardino di Palazzo Cisterna si trasforma nuovamente in un parco delle sculture, in un giardino sofisticato in cui si possono incontrare non soltanto piante naturali, ma anche creazioni in legno, metallo e pietra. Cio' che accomuna questi dieci lavori di quattro scultori e una scultrice e li fa armonizzare efficacemente con il carattere del luogo - il giardino interno di un palazzo - e' che si riferiscono in eguale misura alla natura e alla storia culturale.


comunicato stampa

(Form Stoff Zeichen)

5 scultori tedeschi nel Giardino di Palazzo Cisterna
(5 deutsche Bildhauer im Garten des Palazzo Cisterna)

Rainer Kriester, Werner Pokorny, Karl Manfred Rennertz, Willi Weiner e Angelika Wetzel

Testo in catalogo: Jens Kräubig

Con le opere di Rainer Kriester, Werner Pokorny, Karl Manfred Rennertz, Willi Weiner e Angelika Wetzel il giardino di Palazzo Cisterna si trasforma nuovamente in un parco delle sculture, in un giardino sofisticato in cui si possono incontrare non soltanto piante naturali, ma anche creazioni in legno, metallo e pietra. Ciò che accomuna questi dieci lavori di quattro scultori e una scultrice e li fa armonizzare efficacemente con il carattere del luogo - il giardino interno di un palazzo - è che si riferiscono in eguale misura alla natura e alla storia culturale. I cinque artisti hanno in comune i soggiorni temporanei in Italia e l'esperienza nell'ambito culturale mediterraneo; più ancora li unisce la comune visione plastica che si manifesta nei loro lavori, a dispetto di tutte le differenze: si tratta di creazioni plastiche autonome, la cui intensità e animo materiale vogliono essere interpretate nella loro corporeità e percepite nella loro sensualità. Al contempo queste opere detengono una rudimentale capacità espressiva e vogliono essere riconosciute e lette come segni nello spazio, pur non essendo univocamente decifrabili: l'equivocità e l'ambiguità si rivelano infatti essere il vero fine estetico dell'atto creativo.

Con le sue sculture in legno e con gli oggetti in acciaio, Werner Pokorny è considerato attualmente un eminente scultore tedesco ed è rappresentato in numerosi spazi pubblici con opere monumentali. L'evoluzione del suo mondo essenziale dall'iconografia estremamente complessa è legata in modo decisivo al legno inteso come materiale naturale. Alla fine degli anni '70 l'artista trasformava forme naturali come rami raccolti o frasche direttamente in mobilio per la casa, per esempio in sedie o tavoli, o in attrezzi per il lavoro, in asce o scale.

Anche Karl Manfred Rennertz cominciò a metà degli anni '70 ad esplorare il materiale legno ed è rimasto fondamentalmente fedele a questa materia, alla "scultura naturale", come l'artista stesso chiama il tronco. Il suo linguaggio formale si è sviluppato nel dialogo con il corpo umano, le figure - nude o vestite - e i busti, la cui compattezza rimanda chiaramente al tronco.

Il recentemente scomparso Rainer Kriester scoprì l'Italia nel 1968, iniziò a lavorare con la terza dimensione e realizzò nel 1982 a Vendone, sulla costa ligure, il sogno di uno studio all'aperto, materia marmorea inclusa. La sua ricerca scultorea non dipende direttamente da una materia precisa, anche se la pietra rimane il materiale prevalente. L'artista è partito dalla percezione corporea dell'Io, che lo ha portato attraverso le diverse parti del corpo al "frammento dell'uomo" per eccellenza, la testa, diventata motivo predominante della sua ricerca. La testa, "contenitore" dello spirito o "recipiente" materiale del mondo immateriale dei pensieri in cui si forma la coscienza soggettiva attraverso il discernimento tra esteriore e interiore, a partire dagli anni '70 è diventata forma monumentale autonoma.

Willi Weiner, il più giovane degli artisti in mostra, fin dall'inizio non ha puntato sul volume, ma piuttosto sulla pelle, la superficie che comprende il corpo. Il suo materiale è l'acciaio corten estremamente sottile, di un millimetro di spessore. L'artista salda le singole lamine liberamente ritagliate, unendole in modo casuale a corpi cavi dall'involucro sottile. Questi corpi possono evocare forme architettoniche o naturali e sono in grado di descrivere materia dura o morbida, di rappresentare persino monti, grotte o acqua.

Angelika Wetzel è ancora oggi legata all'Italia e all'ambito culturale mediterraneo. Nel 1954 la scultrice intraprese il suo corso di studio a Carrara come allieva di Emilio Greco, in seguito si trasferì a Berlino per studiare da Bernhard Heiliger. L'artista si dedicò a lungo alla rappresentazione della figura umana, in particolare del corpo femminile.

(dal testo introduttivo di Jens Kräubig)

Nell'immagine un'opera di Angelika Wetzel

Ingresso: gratuito

Inaugurazione: giovedì 22 maggio 2003, ore 18:30

Orario: da lunedì a venerdì dalle 9:00 alle 18:30 - sabato dalle 9:00 alle 12:00
Domenica chiuso

Giardino di Palazzo Cisterna, sede della Provincia di Torino
via Maria Vittoria, 12 - Torino

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