Museo d'Arte della Citta' - MAR
Opere dal 1902 al 1966. In esposizione un centinaio di dipinti che coprono l'intera storia dell'artista, a cominciare da alcune opere giovanili fino al dipinto trovato sul cavalletto al momento della scomparsa dell'artista: una figura femminile in un interno, un motivo dominante nell'intero suo percorso.
A cura di Claudio Spadoni – Elena Pontiggia – Estemio Serri
«Donne in giardino, donne sulla spiaggia, donne allo specchio, nude sul sofà oppure
intraviste come in una cascata d’oro tra le maglie di una tenda di pizzo»: così scriveva
Marco Valsecchi di Carlo Corsi, insistendo sull’«intensa liricità del colore guizzante dentro
il polline luminoso che gremisce il quadro in una misura di testimonianza che si approssima
a quella di Matisse e Bonnard». Definito “il francese di Bologna” anche per questa stretta
vicinanza ad alcuni fra i maggiori protagonisti d’Oltralpe del primo ’900, Carlo Corsi, nato a
Nizza nel 1879 e morto a Bologna nel 1966, è stato un poeta del colore, come qualcuno ha
scritto, vissuto nella città delle due Torri dominata dalla figura di Morandi. E se pure la sua
vasta bibliografia può fregiarsi di molte delle più autorevoli voci della critica – dallo stesso
Valsecchi ad Arcangeli, da Pallucchini a Raimondi, da Carluccio a Volpe, da Perocco a
Bellonzi, per citare solo pochi nomi, la sua fortuna critica ha attraversato quasi inspiegabili
zone d’ombra, nonostante le partecipazioni alle maggiori rassegne d’arte, dalla Biennale di
Venezia e la Quadriennale di Roma, ad importanti manifestazioni internazionali a Buenos
Aires, Johannesburg, Parigi, New York. Sta a dimostrarlo il noto episodio del premio
conferitogli come miglior giovane nell’edizione del 1941 del Premio Bergamo, quando
Corsi aveva sessantadue anni.
Un pittore, dunque, ancor oggi da restituire pienamente al ruolo che gli compete. Ora, il
MAR, proseguendo la serie di rassegne dedicate a protagonisti del ‘900, che si affianca alle
mostre dedicate ai grandi storici e critici d’arte del secolo passato, presenta una vasta e
sceltissima antologica dell’artista, con la fondamentale collaborazione della Galleria
Cinquantasei, che di Corsi ha curato il catalogo generale edito da Giorgio Mondadori. Dal
7 ottobre al 9 dicembre 2012 nelle sale espositive del MAR – Museo d’Arte della città
di Ravenna saranno esposti un centinaio di dipinti che coprono l’intera storia dell’artista, a
cominciare da alcune opere giovanili ma già rivelatrici di una straordinaria sensibilità
pittorica, fino al dipinto trovato sul cavalletto al momento della scomparsa dell’artista:
ancora una figura femminile in un interno, un motivo dominante nell’intero suo percorso.
Accompagnerà la mostra, curata da Claudio Spadoni, Elena Pontiggia ed Estemio Serri, un
catalogo delle Edizioni Cinquantasei con la riproduzione di tutte le opere esposte.
MAR - Ufficio relazioni esterne e promozione
Nada Mamish - Francesca Boschetti
tel. +39.0544.482017 / 482775
fax +39.0544.212092
ufficio.stampa@museocitta.ra.it
Media partner: Il Resto del Carlino
Con il contributo di: Autorità Portuale - Ravenna
Con il contributo e la collaborazione di: Galleria d’Arte Cinquantasei, Bologna
Inaugurazione sabato 6 ottobre 2012 ore 18.30
Museo d’Arte della città di Ravenna
via di Roma, 13 Ravenna
Orari: martedì, giovedì e venerdì: 9.00-13.30 / 15.00-18.00
mercoledì e sabato: 9.00-13.30; domenica 15.00-18.00; lunedì: chiuso
Ingresso libero