Teatro alle Tese
Venezia
Arsenale
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Body City
dal 11/6/2003 al 18/7/2003
WEB
Segnalato da

Flavia Fossa Margutti




 
calendario eventi  :: 




11/6/2003

Body City

Teatro alle Tese, Venezia

1. Festival Internazionale di Danza Contemporanea. Body City si propone di confrontare le esperienze che coreografi, provenienti da diverse latitudini, hanno del vissuto del corpo - a priori fragile e sensibile - davanti al fenomeno urbano e ai suoi diversi aspetti. Il programma comprendera' compagnie che, formatesi nelle grandi metropoli -New York, Berlino, Parigi, Londra, Tokyo, Montreal, Johannesburg, Amsterdam, Bruxelles, ecc.- caratterizzano il panorama della danza contemporanea e privilegiano la contaminazione tra le varie discipline artistiche.


comunicato stampa

1. Festival Internazionale di Danza Contemporanea

Teatro alle Tese / Teatro Piccolo Arsenale / Teatro Fondamenta Nuove / PalaFenice
Venezia, 12 giugno - 18 luglio 2003

direttore Frederic Flamand

Come convinto sostenitore di una danza che si nutre di interdisciplinarietà (arti plastiche, architettura, video) e che si arricchisce nella creazione stessa dello spettacolo, continuo a interrogarmi sulla condizione del corpo contemporaneo e in particolare sul suo rapporto con le nuove tecnologie.
In questi ultimi anni, la collaborazione con gli architetti Diller+Scofidio, Zaha Hadid, Jean Nouvel mi ha portato a considerare le relazioni tra il corpo del danzatore e una struttura definita dello spazio. Tra pochi anni, i due terzi della popolazione mondiale vivranno nelle città. Lo spazio urbano è senza dubbio quello che maggiormente condiziona la percezione che abbiamo del nostro corpo e di conseguenza della nostra identità. La città è il risultato dell'accumulo progressivo di strati originati da diverse civiltà, rimodellati dall'azione incisiva delle tecnologie del futuro.
Punto nevralgico del flusso della comunicazione in costante accelerazione, la città è anche luogo privilegiato di apertura sul mondo e di mescolanza culturale; scommessa di tutte le fantasie e le utopie, essa conosce tuttavia realtà diverse a seconda dei paesi e dei continenti.

Mi sembra che il modo migliore per testimoniare i mutamenti prodotti dall'onnipresenza della città sia la danza, in quanto strumento per eccellenza dell'espressione del corpo umano. È per questa ragione che ho proposto Body City come tema del 1. Festival Internazionale di Danza Contemporanea.

Body City si propone di confrontare le esperienze che coreografi, provenienti da diverse latitudini, hanno del vissuto del corpo - a priori fragile e sensibile - davanti al fenomeno urbano e ai suoi diversi aspetti.

Il programma comprenderà compagnie che, formatesi nelle grandi metropoli -New York, Berlino, Parigi, Londra, Tokyo, Montréal, Johannesburg, Amsterdam, Bruxelles, ecc.- caratterizzano il panorama della danza contemporanea e privilegiano la contaminazione tra le varie discipline artistiche. In questo senso, non posso che rallegrarmi del fatto che quest'anno la Biennale Danza si svolga in concomitanza con quella di Arti Visive.

La presentazione degli spettacoli sarà integrata da un convegno strutturato in due fasi: la prima farà il punto sulle avanguardie che sono all'origine del movimento interdisciplinare contemporaneo, la seconda esaminerà il paradosso della città come rete di comunicazione e insieme luogo delle più feroci solitudini: "Connected Isolation".

Io stesso presenterò una creazione concepita in collaborazione con l'architetto Thom Mayne, fondatore del gruppo Morphosis, autore di un'architettura di metamorfosi e trasformazioni, e di cui abbiamo apprezzato il talento in occasione dell'ultima Biennale Architettura. Mayne è considerato, con Frank Gehry, una delle figure più innovative e rappresentative della nuova architettura californiana.

La creazione s'ispirerà molto liberamente al libro Le città invisibili di Italo Calvino e analizzerà i molteplici, contraddittori aspetti del fenomeno urbano e dei suoi attuali sviluppi. Marco Polo nel libro di Calvino dichiara:
"Ogni volta che descrivo una città, dico qualcosa di Venezia". Questa breve frase ha sicuramente influenzato la nostra scelta.
Frédéric Flamand
___________

Programma

Settimana dal 12 al 18 giugno

F.Flamand / Charleroi Danses / La Biennale di Venezia
Silent Collisions
Citta' di CHARLEROI
Fra le preoccupazioni dell'uomo che si adatta ai grandi spazi urbani c'è anche il problema di recuperare ciò che è più prezioso in un pianeta che tende a uniformarsi. Il "potere di scambio" di cui parla Calvino nelle sue Citta' invisibili. "Non solo scambi di merci, ma scambi di parole, desideri, ricordi". Scambi che passano attraverso il corpo. Dalla struttura del libro, Frederic Flamand e l'architetto Thom Mayne rilevano undici tipi urbani, e modellano altrettante architetture coreografiche, contesti critici del rapporto tra la citta' e il corpo.
Teatro alle Tese
12/13/14/15.06 - h.20.00
16/17/18.06 - h.21.00

Dumb Type
Memorandum
Citta' di KYOTO
Alta tecnologia, forte incidenza mediatica e una sofisticata progettualita' del corpo. Dall'antica capitale imperiale il gruppo più progressivo della scena asiatica importa clip e grafica digitale. Viaggio nella memoria prima della fotografia, Memorandum mette in movimento i performer che dal vivo disegnano una rete virtuale dei significati. Per rispondere a una domanda sola: come
salvaguardare i nostri ricordi dall'efficienza pervasiva delle macchine. Uno spettacolo tecnologicamente intenso, raccomandato a un pubblico disincantato e dalla fibra forte.
Teatro Piccolo Arsenale
13/14/15.06 - h.22.00

settimana dal 20 al 22 giugno

Andre Gingras
Cyp 17
Citta' de L'AIA
In uno scenario futuristico la danza e le installazioni video annunciano ciò che sara' la vita dell'uomo appena passato il traguardo dell'ingegneria genetica. Cyp 17: tra i video di Fabio Iaquone proiettati sulle pareti del laboratorio, unica presenza viva, la figura umana emerge nel lavoro performativo di Manuel Ronda, isolato in una disintegrazione autistica. Punte macabre di
ironia e dosi di sano divertimento, tic e sequenze di un corpo prigioniero delle tecno-biologie del futuro.
Teatro Fondamenta Nuove
20.06 - h.21.00
21.06 - h.19.00

Hans Hof Ensemble
Bureau
Citta' di AMSTERDAM
Automi assediati da cartelle e atti amministrativi, schiavi della macchina burocratica, i sette interpreti di Bureau devono sopravvivere alla giungla quotidiana dei telefoni, alla mensa aziendale, alla routine degli schedari da riempire. Lo fanno affidandosi a uno humour che, inaspettatamente, li scopre fratelli di Kafka e di Buster Keaton. Ritmi serrati, ilarita' , uso ingegnoso dei materiali di scena. Un teatro dell'assurdo che dipinge attraverso la danza gli
incubi di un ufficio-metropoli.
Teatro Piccolo Arsenale
21/22.06 - h.21.00

settimana dal 25 al 29 giugno

Philippe Jamet
Portraits Danses
Citta' di PARIGI
96 Ritratti danzati. 96 persone qualsiasi filmate da Philippe Jamet raccontano la loro vita in piccoli e intensi momenti di ballo. La loro citta' , il loro quartiere, gli oggetti a loro più cari, le parti preferite del proprio corpo. 96 modi per dire gli incontri dell'amore, la tristezza, la felicita' , la paura, la speranza. 96 storie da quattro diversi continenti, reinterpretate al di qua dello schermo da danzatori che agiscono dal vivo. Un alfabeto in cui le
parole si traducono in gesti, e il discorso si fa danza.
Video installazione con performance: ingresso euro 6
Teatro alle Tese
28.06 - ingresso consentito dalle 20.30 alle 22.00 / euro 6
29.06 - ingresso consentito dalle 19.00 alle 20.30 / euro 6

Mossoux - Bonte
Light!
Citta' di BRUXELLES
e la tua ombra ha deciso di non somigliare più a te... Se fa di tutto per sorprenderti appena svoltato l'angolo della strada... Se comincia a ballare al posto tuo... Allora: Light! La nuova coreografia di Nicole Mossoux fa luce sulla paura del buio e prova a riconciliarci con il grumo di oscurita' nel quale tutti, indistintamente, siamo nati. Contro il dominio del video e delle
tecnologie, Light! ritrova la disarmante semplicita' un pas de deux per un interprete e la sua ombra.
Teatro alle Tese
27.06 - h.20.00
28.06 - h.19.00

Random Dance Company
Nemesis
Citta' di LONDRA
Esploratore delle frontiere del possibile, Wayne McGregor è il coreografo più eccitante della nuova leva londinese. Dalla consolle di comando dei linguaggi, McGregor fonde in Nemesis il lavoro di una squadra di disegnatori-animatori e l'irrequietezza delle proprie idee. Il risultato: un'apocalisse futura, in cui fotografie e luci astratte assorbono energia dai
performer per dare vita a esseri superevoluti, insetti e guerrieri, individui e protesi allo stesso tempo. Un evento atteso con grande curiosita' in questo primo festival di danza alla Biennale.
Teatro Piccolo Arsenale
27/28.06 - h.22.00
29.06 - h.21.00

settimana dal 4 al 6 luglio

Cherkaoui / Vandekeybus
It
Citta' di GENT
Nasce dalle pagine di un racconto di Paul Bowles, l'incontro tra uno dei nomi più dinamici e potenti della danza nordeuropea, Wim Vandekeybus, e il coreografo belga-marocchino Sidi Larbi Cherkaoui, esponente della speciale avventura artistica dei belgi Les Ballets C. de la B.. Negli spettacoli del gruppo, Cherkaoui ha riversato il suo particolare segno drammaturgico, in
equilibrio tra sacro e profano. Assieme a Vandekeybus, insegue ora nel solo It il cammino di un soggetto che cerca la propria identita' negli altri.
Teatro Piccolo Arsenale
04.07 - h.21.00
05.07 - h.20.00

Sasha Waltz
Zweiland
Citta' di BERLINO
Anatomia di una citta' che non ha mai cessato di trasformarsi, Zweiland è la Berlino di Sasha Waltz. Metropoli non ancora riconciliata tra Est e Ovest, la capitale tedesca viene frammentata in una rapida serie di scene: storie di strada, miniature di un'esistenza ordinaria e urbana, echi di una politica collettiva rielaborata in aspirazioni individuali A sei anni dal debutto, Waltz propone a Venezia lo spettacolo che ha trasformato il panorama della danza in
Germania e consolidato in Europa il suo incisivo talento.
PalaFenice
05.07 - h.21.30

Compagnie Rary
Mpirahalahy Mianala
D.T.Amin'aponga
Citta' di ANTANANARIVO
Nel punto di incontro geografico tra due continenti - Africa e Asia - davanti a paesaggi modellati dagli alisei, convergono l'eredita' antica e la ricerca attuale di una generazione assolutamente nuova della danza africana.
Sullo sfondo oceanico, disegnato dall'orizzonte delle tradizioni, il Madagascar e la sua capitale, Antananarivo, svelano sottigliezze di corpi senza carne, braccia che ondeggiano e sfiorano le superfici, passi trattenuti, freschi come l'aurora, leggeri come farfalle.
Teatro alle Tese
05.07 - h.18.00
06.07 - h.21.00

settimana dall' 11 al 13 luglio

Gelabert / Azzopardi
Preludis
Citta' di BARCELLONA
Uomo e tempo sono due termini con i quali ogni coreografo deve alla fine confrontarsi. La scena di Preludis, ideato e interpretato dal catalano Cesc Gelabert pioniere della danza contemporanea iberica, riproduce un orologio. Le dodici ore sono indicate da altrettanti oggetti. Il tempo passa e la danza si costruisce attorno a una scelta di preludi pianistici - Bach, Chopin, Debussy, Mompou, Santes - che nella visione di Gelabert rappresentano le cinque qualita' primarie dell'uomo.
Teatro Piccolo Arsenale
11.07 - h.22.00
12.07 - h.20.00

Lynda Gaudreau
Encyclopoedia - Document 3
Citta' di MONTREAL
Coreografa, ma anche ricercatrice, storica dell'arte, studiosa di filosofia della scienza, Lynda Gaudreau è da sempre affascinata dalle opere di classificazione e da liste, repertori, elenchi. Diligenza e tenacia sono i principi che la guidano quando, nel progetto continuo Encyclopoedia, inventa le tappe della sua arte-documento. Ne sono previste quattro: in Document 3 la scena è costituita da immensi fogli di carta che si avvolgono e si svolgono. Un
minimo di elementi per il massimo impatto.
Teatro alle Tese
11.07 - h.20.00
12.07 - h.18.00
13.07 - h.21.00

Angelin Preljocaj
Near Life Experience
Citta' di AIX-EN-PROVANCE
Chi è stato dichiarato clinicamente morto, e ritorna a vivere, parla di un tunnel dai colori incandescenti e di luci che avvampano. In Near Life Experience, Angelin Preljocaj e i suoi danzatori indagano una esperienza per molti versi simile, ma indiscutibilmente attaccata alla vita. Il rapimento violento che esprime la sensazione luminosa della estasi, l'assenza del
soggetto, trascinato oltre se stesso. Francese di origini albanesi, Prejlocaj è stato affiancato da due star della scena elettro-pop parigina, Nicolas Godin e Jean- Benoit Dunckel di Air.
PalaFenice
12.07 - h.21.30

settimana dal 16 al 18 luglio

Stephen Petronio
Broken Man / Prelude /
Strange Attractors Part II / City of Twist
Citta' di NEW YORK
Quattro lettere d'amore per una citta' , New York, in cui casualita' e intimita' convivono. La suite delle recenti coreografie di Stephen Petronio, culmina in City of Twist, il lavoro in cui il coreografo diventa simbolo della reazione artistica dopo l'attacco del 11 settembre e trova il punto d'equilibrio tra il proprio vocabolario coreografico, veloce e viscerale, e l'intervento rarefatto della colonna sonora di Laurie Anderson. Con il più energetico degli
artisti della new New York, il ritmo di un'umanita' urbana che vuole vivere, oltre le macerie.
PalaFenice
16.07 - h.21.30

Robyn Orlin
We must eat our suckers with the wrappers on
Citta' di JOHANNESBURG
Nota nel suo paese per il soprannome di "rabbia permanente", Robyn Orlin è un'artista sudafricana iperattiva e controversa. Dalla cultura delle township il suo lavoro esporta la durezza e la complessita' del vivere, l'insensatezza del morire, per ragioni e modi sconosciuti alla meta' opulenta del mondo. Come in We must eat our suckers with the wrappers on..., presa di posizione schietta sul tema dell'Aids in Africa. Orlin vi cancella qualsiasi traccia di sentimentalismo, e muove politicamente la reazione di ogni cuore.
Teatro Piccolo Arsenale
16.07 - h.19.00
17/18.07 - h.22.00

John Jasperese
Giant Empty
Citta' di NEW YORK
I danzatori di Jasperse abitano ambienti pericolosi e imprevedibil-mente mutevoli. In Giant Emtpy, Jasperse fa muovere verso il pubblico piccoli blocchi di legno quadrati e rettangolari. E' solo una coincidenza, se acquistano via via la forma e il profilo di Manhat-tan? Un coreografo che combini purezza formale, osservazione so-ciale e immediatezza comunicativa è raro nel panorama della post modern dance. Lavoro caparbio e meticoloso, di precisione classica.
Teatro alle Tese
17/18.07 - h.20.00

per informazioni e prenotazioni
Hello Venezia 041/24.24

Luoghi:
Teatro alle Tese / Teatro Piccolo Arsenale / Teatro Fondamenta Nuove / PalaFenice
Venezia, 12 giugno - 18 luglio 2003

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