Due giorni di workshop
Condotto da Alessandro Quaranta. Il pubblico, a cui di solito e' demandato il compito di guardare e controllare quanto lo circonda, utilizza capanni realizzati collettivamente come postazioni da cui osservare senza essere visti, nascondendosi da sguardi esterni. L'attivita' del guardare e' demandata a un falco addestrato che interagisce con un luogo ibrido quale e' il parco del PAV, con lo spazio aperto e con i suoi abitanti. Tutto il processo di alternanza tra invisibilita' e sguardo diventa il materiale che viene registrato da un punto di vista anomalo: dagli occhi mobili e imprevedibili del falco dotato di un dispositivo a microcamera.