Corpi esposti all'opera. Un particolare dispositivo creativo per artisti in residenza e spettatori attivi, ideato da TeatrInGestAzione. Alto Fragile consiste nell'esposizione pubblica dell'ingranaggio che muove un corpo in stato di creazione.
Dopo averne coltivata la visione, i tempi sono maturi per immaginare una nuova fondazione; non già fatta di terre da conquistare, città da costruire, identità immobili da difendere, ma di un guardare inevitabile che ribalta le prospettive.
Agli albori del XVI sec., Mikołaj Kopernik intuisce il moto della terra attorno al sole. È un'intuizione che debitamente comprovata, difesa, divulgata riscrive le coordinate che determinano la nostra relazione con l'universo: non più centro immobile di un universo che si muove attorno a noi, ma membro fra le membra di un corpo collettivo, il cui movimento inevitabilmente ci coinvolge. Con questa intuizione inizia la storia di un nuovo modo di veder-ci e di guardare il mondo. Un guardare capace di non separare. Un guardare che si fonda in una nuova consapevolezza dell'uomo, che si riconosce materia indistinguibile dalla materia in cui siamo invischiati, atomi tra gli atomi, sostanza incrostata d'animale e di stelle.
Un modo di percepire l´uomo e di disegnare la sua relazione con il cosmo, di cui forse l'uomo contemporaneo ancora non ha realizzato pienamente la destinazione e che ci indica la direzione dell'uomo da fondare: quell'uomo capace di vedere, pensare ed agire non come singolo, ma come corpo sociale. L'identità a venire di individui che lasciano continuamente ri-disegnare il perimetro del proprio sé e la traiettoria del proprio agire dalle relazioni di cui sono parte. Copernico operò così una frattura nel nostro modo di vedere che ha sovvertito la gerarchia fra soggetto e oggetto della visione facendoci riconoscere corpi fra i corpi, parte "guardante" della materia guardata. Da quella frattura scaturisce la possibilità ancora da realizzare, di fondare una nuova umanità, un'umanità figlia del futuro remoto di quella visione.
È su questo momento "genetico" della fondazione che vogliamo riflettere, andando ad indagare i processi che in diversi ambiti del sapere (scienza, filosofia, spiritualità) hanno dato vita a quei ribaltamenti, sovvertimenti del nostro percepire, a quelle visioni copernicane, bestiali, che hanno liberato una nuova possibilità di intenderci uomini e di progettare il nostro agire.
Rivolgeremo il nostro studio a loro, ai maestri della visione, cercando di comprendere quali processi li hanno portati a "vedere" in modo nuovo e cosa della loro visione ci consegni un compito di fondazione. Ciascuna di queste visioni, contiene, probabilmente, come quella di Copernico un inizio, intuito, ma non ancora realizzato. Ad esse vogliamo guardare, cercando di tratteggiare il mistero dell´inizio nel suo presentarsi allo sguardo. Nel suo fondare un uomo nuovo capace di un nuovo modo di esercitare lo sguardo. Così, attraverso la rivoluzionaria visionarietà di chi ci ha consegnato una nuova consapevolezza, vorremmo disegnare la figura di quell'uomo a venire e della sua identità.
I percorsi individuati sono per la filosofia i dialoghi italiani di Giordano Bruno, per la scienza le scoperte di Einstein, e per la spiritualità l'Apocalisse di Giovanni.
# LAVORO DAL VIVO APERTO AL PUBBLICO dalle ore 10:00 alle 19:30
da mercoledì 16 a domenica 20 GENNAIO
da mercoledì 6 a domenica 10 FEBBRAIO
da mercoledì 27 FEBBRAIO a domenica 03 MARZO
# ESPOSIZIONE FOTOGRAFICA IN DIVENIRE
orari di apertura previsti dalla struttura
da lun. 21 GENNAIO a martedì 05 FEBBRAIO
da lun. 11 a martedì 26 FEBBRAIO
# opera FOTOarchitettonica / INCONTRO PUBBLICO DI CHIUSURA
da mercoledì 6 a domenica 10 MARZO
Avvertenze per i visitatori:
durante l'intero periodo di residenza saranno creati diversi dispositivi di partecipazione del pubblico, comunicati di volta in volta sul sito www.altofragile.eu e sulla pagina fb altofragile.eu.
Palazzo delle arti di Napoli - PAN
via dei Mille, 60 - Napoli