Recent works 2008-2013. Se negli anni Ottanta ritroviamo un Gilardi coinvolto in azioni corali per l'arresto dell'inquinamento presso culture cosiddette "altre", negli ultimi anni l'artista realizza installazioni interattive come Aigues Tortes (2007), Tiktaalik (2010), Ipogea (2010) o Climate Change (2012/2013).
a cura di Claudio Cravero
Giovedì 24 gennaio 2013, alle ore 18, il PAV inaugura l’Art Program 2013, sotto il segno dell’Internaturalità, con la mostra Piero Gilardi_recent works 2008-2013. L’esposizione – come sottolinea il titolo – raccoglie i lavori realizzati dall'artista torinese negli ultimi cinque anni, a partire dalla nascita del PAV – Centro sperimentale d’arte contemporanea e dell’installazione ambientale Bioma. Attraverso una selezione di installazioni, molte di queste inedite al pubblico italiano, la mostra vuole offrire una lettura critica del lavoro di Piero Gilardi dichiaratamente non in chiave ideologica e sociale, aspetti tuttavia importanti per un’indagine della sua ricerca che, solo di recente, è stata portata in luce nella mostra Collaborative effects presso il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. Senza dunque trascurare l’impegno costante dell’artista in attività di animazione politica, Recent works 2008-2013 vuole indagare la figura, o meglio la persona di Piero Gilardi, nel suo essere “uomo e artista nel mondo”. Le opere prodotte in questo arco di tempo analizzano principalmente la biosfera e molte delle problematiche attuali ad essa connesse. In mostra è allestita, proprio come tappa iniziale del percorso espositivo, la documentazione inedita di Stop Pollution!, azione artistica condotta nella riserva indiana Mohawk di Akwesasne nel 1983. La rivisitazione di questo intervento, a distanza di circa trent’anni, segna infatti il rapporto tra ciò che è storia, biografia e recente produzione. Se negli anni Ottanta ritroviamo un Gilardi coinvolto in azioni corali per l’arresto dell’inquinamento presso culture cosiddette “altre”, negli ultimi anni l’artista realizza installazioni interattive come Aigues Tortes (2007), Tiktaalik (2010), Ipogea (2010) o Climate Change (2012/2013).
Si tratta di opere che innescano – sempre con elementi ludici in chiave partecipativa – una riflessione circa la prevedibile catastrofe ecologica a cui l’umanità e le specie viventi sono inevitabilmente sottoposte. In Climate change, ad esempio, un tronco di quercia vaga in uno spazio denso di suoni, riproducendo una violenta alluvione che travolge un centro abitato. Le sue installazioni assumono un ruolo essenziale quali vettori narrativi di legami sociali e di comprensione del mondo che ci circonda. Attraverso il filtro della favola e del gioco, come è anche ravvisabile nei tratti fiabeschi della serie di disegni inediti in mostra (espedienti narrativi alla base delle sue animazioni pubbliche), Recent works testimonia la piena responsabilità dell’uomo-artista nel suo “essere nel mondo presente”, facendosi promotore di comportamenti nuovi che possono portare a una società bio-coerente. Nell’ambito della mostra, le Attività Educative e Formative del PAV, curate da Orietta Brombin, propongono Geo Kit, laboratorio dedicato alla conoscenza dei materiali viventi, elaborato a partire dall'esperienza visiva e sensoriale delle opere Bioma e Ipogea. Sul piano della formazione per il pubblico adulto, venerdì 8 e sabato 9 febbraio, Piero Gilardi e Cesare Pietroiusti, insieme per la prima volta, condurranno il Workshop_30/Il fascino immobilizzante del potere e lo sguardo indiretto, attività di laboratorio basata sulla critica socio-politica tradotta in genesi artistica e focalizzata sul tema del dono.
Immagine: Ipogea, Piero Gilardi, 2011
Inaugurazione: 24 gennaio 2013, ore 18.00, PAV – Parco Arte Vivente, Torino
PAV
Via Giordano Bruno 31, 10134 - Torino
Orari: venerdì, 15 - 18; sabato e domenica, 12 - 19
Ingresso: 3 euro; ridotto: 2 euro
gratuito: Abbonamento Torino Musei, Torino+Piemonte Card, minori di 10 anni, over 65, diversamente abili