Mostra fotografica dal titolo 'Espana Oculta', nell'ambito del Festival Isole che parlano, un festival di cui si parla e all'interno del quale si parla. Mai come in questa settima edizione Isole che parlano e' stata tanto vicina al rompere le barriere tra teatro, musica, cinema, arti visive e performative.
ISOLE CHE PARLANO è un festival di cui si parla e all'interno del quale si parla.
Caratterizzato, per scelta iniziale, dalla varietà delle espressioni artistiche proposte e dalla differenziazione interna ai generi, tradizione ed 'eterodossia', ha mantenuto negli anni questa impostazione, concentrandosi di volta in volta sui singoli elementi di cui si compone. Mai come in questa settima edizione ISOLE CHE PARLANO e' stata tanto vicina al rompere le barriere tra teatro, musica, cinema, arti visive e performative.
Storie per immagini, immagini in movimento, suoni per immagini,
immagini ispirate da suoni, immagini di immagini
Oggi più che mai la visibilità è strettamente connessa a come e quanto si appare (con accezioni negative e positive secondo le circostanze), tutto ruota attorno all'immagine. L'uso comune di espressioni quali: 'andiamo a vedere un concerto', piuttosto che a sentire, denotano quale importanza venga assegnata, nel nostro tempo, alla vista (intesa come uno dei cinque sensi).
Ma immagina è anche fantasia, ricchezza, sorpresa ad occhi aperti, è un espressione di volontà : la ricerca di dare forma visiva ai suoni oppure forma sonora alle immagini. Nella pratica, ciò si tradurrà in immagini fisse che parlano di uomini e donne durante il regime del franchismo in Spagna, in suoni, in movimenti e staticità ; in commenti e racconti sonori di musicisti che hanno basato parte della loro ricerca sulla ricostruzione di un rapporto tra musica e testi filmici, e, ancora, in immagini create in tempo reale e repentinamente sostituite con altre provenienti da una televisione, per una volta oggetto interattivo in risposta al vuoto di contenuti del media quotidianamente più subito.
E in questo 'intervallo' creativo immagina è anche un' Imagine cantata da Lennon immaginando un mondo diverso.
martedi 15 luglio
PALAZZO FRESI
ORE 19.00
INAUGURAZIONE MOSTRA FOTOGRAFICA
ESPAÑA OCULTA
di CRISTINA GARCIA RODERO (Spagna)
la mostra rimarrà aperta fino al 15 Agosto
dalle ore 21.00 alle ore 24.00
España Oculta
Cristina GarcÃa Rodero ci mostra un popolo che con la stessa facilità prega, piange, ride, canta e bestemmia: grande per la sua eterogeneità prodotta dalla fusione di celti, iberici, baschi, greci, fenici, romani, ebrei, svevi, vandali, visigoti e arabi. Un popolo che la Rodero mette a nudo con la sua lente. (Julio Caro Barojanell)
Il lavoro di questa artista è l'indagine di una Spagna in cui sacro e profano si fondono svelando l'anima di un popolo attraverso fotografie che si incontrano con i codici della pittura.
L'attenzione della Rodero, si concentra sull'agire umano i panorami si riducono ad uno sfondo, un set per le differenti manifestazioni del folklore spagnolo. In nessun modo Cristina Garcia Rodero romanticizza la vita rurale, semplicemente tutto è descritto dalle sue penetranti immagini. In queste si condensano riti sacri e profani di un popolo. Il popolo Spagnolo che attraverso la sua storia ha transitato per cammini che lo hanno elevato dal sublime al grottesco.
Un popolo in cui lo spirituale ed il materiale si fondono in maniera tale che è difficile determinare dove finisca uno e inizi l'altro. La mostra include immagini dal 1974 ad oggi, che rappresentano una piccola ma significativa selezione di oltre 100,000 scatti inerenti feste religiose e pellegrinaggi.
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mercoledi 16 luglio
FORTEZZA DI MONTE ALTURA
ORE 21.30
dedicato a Pietro Sassu
Sonorizzazione Fortezza di Monte Altura
Cuncordu di Castelsardo
Sos Cantores di Cuglieri
Cuncordu e tenore de Orosei
Cuncordu 'e su Rosariu di Santu Lussurgiu
Su Traggiu Bosinku
'...Ora qualcosa sappiamo. Ora inizia a delinearsi un quadro complessivo della religiosità popolare in riferimento alla prassi liturgica ufficiale. (...) Un insieme di comportamenti che raggiungono la più fitta densità e il più forte impatto emotivo nelle celebrazioni della Settimana Santa (...). Non è previsto alcun intervento sonoro per rompere o cancellare il silenzio collettivo (...) soltanto il coro, a intervalli, sostando, è in grado di farsi interprete dell'emozione collettiva. Ma il silenzio, nello spazio e nel tempo, è un'entità astratta, quelle strofe polivocali del miserere non rompono il silenzio ma al contrario lo sottolineano (...).
Dunque il canto anzi l'incanto, la forza espressiva, l'intensità emotiva e il pathos della musica costituiscono il nucleo centrale, il significato più profondo e più direttamente comunicabile di un protagonismo lungamente preparato e coltivato (...) Il dualismo individuo-comunità si risolve in atti drammatici-rappresentativi (...). I momenti salienti del ciclo della vita vengono resi pubblici in un momento di accentuato protagonismo...Sotto il sacco confraternale ci sono uomini del nostro tempo, è vero, ma quegli uomini sono portatori di una cultura lontana, ricca di richiami simbolici, di gesti, e di atti che sotto le parvenze della devozione religiosa svelano tratti significativi che impongono una rinnovata esplorazione...' Pietro Sassu
Pietro Sassu ha dedicato parte della sua importantissima ricerca etnomusicologica sulla Sardegna alla polivocalità liturgica e paraliturgica di tradizione orale. In suo ricordo verrà proposta una sonorizzazione della Fortezza di Monte Altura con il coinvolgimento dei cori a cuncordu ancora in attività che, a partire dagli anni '60, Sassu ha studiato ed analizzato. Parteciperanno alla processione profana i cori di Bosa, Castelsardo, Cuglieri, Orosei e Santu Lussurgiu. L'iniziativa vuole essere un omaggio alla figura intellettuale ed umana che Sassu ha rappresentato fino alla sua prematura scomparsa.
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giovedì 17 luglio
CENTRO DI DOCUMENTAZIONE
ORE 19.30
INCONTRO
FORTEZZA DI MONTE ALTURA
ORE 21.30
Sonorizzazione di cortometraggi d'animazione
Jan Svankmajer: Possibilità di dialogo (Cecoslovacchia 1982)
Pierre Hébert: Chants et danses du monde inanimé: le Métro (Canada 1985)
Dusan Vukotic: Ersatz (surrogato) (Yugoslavia 1961)
Robert Breer: A man and his dog out for air (Usa 1957);
Form phases IV (Usa 1954)
Recreation (Usa 1956-57)
a cura di ANDREA MARTIGNONI con
Andrea Martignoni: percussioni, computer e oggetti (ITA)
Phillip Greenlief: sassofoni (USA)
Riccardo Pittau: tromba (ITA)
I cortometraggi d'animazione proposti sono una breve carrellata rappresentativa di diverse fra le innumerevoli tecniche possibili in questa forma di cinema. Alcuni fra i capolavori assoluti degli ultimi cinquant'anni: il divertente 'Ersatz' (surrogato) dello yugoslavo Vukotic primo film non americano a meritare l'Oscar nel 1961, il trittico 'Possibilità di Dialogo' del praghese Jan Svankmajer è uno straordinario saggio di animazione di oggetti e plastilina, 'Chants et danses du monde inanimé: Le Metro', realizzato con tecniche di disegno e gravure su pellicola ci presenta un eccezionale artista canadese, Pierre Hébert, noto per le sue collaborazioni dal vivo con musicisti come René Lussier, Fred Frith e Bob Ostertag, il cinema statunitense viene mostrato nella sua forma più astratta e sperimentale attraverso tre corti di Robert Breer, figura culto del cinema off americano. Una sfida per creare nuovi commenti sonori dal vivo.
FORTEZZA DI MONTE ALTURA
ORE 22.30
Sonorizzazione di NANOUK L'ESCHIMESE (Nanook of the North USA, 1922) di Robert J. Flaherty
Guigou chenevier: percussioni, pad, casio, chitarra elettrica, clarino, etc (FRA)
Emmanuel Gilot: tecnico del suono
L'undici giugno 1922 Nanouk usciva sugli schermi per entrare direttamente nella Storia. Immaginate l'aspra lotta per la sopravvivenza portata avanti da una famiglia che, benché americana (canadese per l'esattezza), sembra essere poco incline ad accettare le fortune offerte al mondo dalla rivoluzione industriale. Questa lotta contro il freddo, la fame e la natura costituisce il fulcro del documentario e ciò che non doveva accadere accade. Nanouk è un film di rara poesia. Un film che per la sua stessa esistenza, la sua potenza evocativa, crea l'immaginario. Battersi musicalmente a fianco di Nanouk, accompagnarlo sulla pellicola è immaginarsi fra vento e ghiaccio, immersi nel cuore della preistoria dell'umanità , trovare un soffio musicale in armonia con questi tempi sospesi, questa lentezza, questa perpetua lotta contro gli elementi, mettersi in pericolo ad ogni istante, come Nanouk al giro di ogni banchisa. Come non sciogliersi come ghiaccio al sole quando Nanouk gioca con i suoi bambini, un arco, delle frecce, e dei piccoli orsi di ghiaccio. (Guigou Chenevier)
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venerdì 18 luglio
CENTRO DI DOCUMENTAZIONE
Ore 19.30
INCONTRO
IL SUONO ORGANIZZATO NEL CINEMA D'ANIMAZIONE
di Andrea Martignoni
FORTEZZA DI MONTE ALTURA
ORE 21.30
Solo movie
sonorizzazione per sola batteria
di Sherlock Jr. (1924) di Buster Keaton
Cortometraggi a cura di Cane CapoVolto
Francesco Cusa: batteria, composizione, live electronics (ITA)
'Correvo sul tetto di un treno e mi aggrappavo ad una fune che penzolava da un deposito dell'acqua ( ...) l'acqua mi colpì con una forza tale da farmi perdere la presa sulla fune (...) caddi e il mio collo sbattè con forza sui binari. È una perfetta forma fisica, credo, l'unica cosa che può, far andare in giro un uomo senza accorgersi di avere il collo rotto...' (Buster Keaton)
Si racconta così nella sua autobiografia lo straordinario 'comico che non ride mai', sulla scena dal 1899, dall'età di quattro anni, usato come straccio umano dai genitori nei richiestissimi spettacoli di Vaudeville. L'opera di Keaton è sublimata dalla colonna sonora live del batterista catanese Francesco Cusa.
Nella sonorizzazione del film Sherlock Jr. di Buster Keaton (1924) l'unico strumento in scena è la batteria in una sorta di audio-remix composition tendente più alla sottolineatura che alla sublimazione dell'opera di Keaton, con un approccio quasi onomatopeico e didascalico, nel rispetto della tempistica della fenomenale azione scenica del film. Parallelamente si ascolteranno materiali audio tratti dai più disparati cd della storia della musica, talora in frammenti combinati in una sorta di composizione elettronica, pure in loops e strutture cicliche volte a sottolineare l'interattività di alcune scene. Nel secondo set verranno sonorizzati anche alcuni cortometraggi realizzati da Cane CapoVolto, uno dei collettivi di videomakers più interessanti e attivi degli ultimi anni.
Proiezione di
INTERVALLO (2001)
di Simone Ciani
Vincitore di Visioni Italiane sezione Map Video (Bologna 2002) e di Officine Italia (Ferrara 2003)
ORE 22.30
MYLICON/EN
Daniela Cattivelli: computer e campionatori (ITA)
Lino Greco: azione video (ITA)
'Dovunque ci si trasferisca c'è sempre uno o più vicini di casa, di quelli che vivono con le tapparelle abbassate. Non si riesce mai a vederli. Quando sono in casa lo capisci perché intravedi la tv accesa. La tv vista attraverso la tapparella sembra quasi un caleidoscopio, la stanza intera illuminata solo dal tubo catodico cambia colore e intensità , il ritmo è dato dal tipo di programma: durante le pubblicità la durata standard di ogni inquadratura si abbassa e la luce stroboscopica illumina il cortile.'
Mylicon/EN è un esperimento di vjing domestico, allo stesso tempo intimo e spettacolare.
Alcune semplici azioni, sviluppate utilizzando una videocamera, degli oggetti di uso comune e lo sfondo di un televisore acceso, generano immagini astratte. La manipolazione della texture visiva avviene in accordo con l'intervento sonoro e agli spettatori è consentito il privilegio di un doppio sguardo, sul risultato spettacolare e sulle micro azioni che lo generano. La pista sonora live utilizza frammenti melodici preregistrati rielaborati e miscelati al computer con alcuni dei rumori prodotti durante l'azione stessa.
sabato 19 luglio
PIAZZA FRESI
ORE 22.00
AS-SUR-D (ITA)
Cristina Vetrone: voce, organetto, tammorra;
Lorella Monti: voce, tammorra, nacchere e danza;
Enza Pagliara: voce, tamburello, nacchere e danza;
Enza Prestia: voce, tammorra, tamburello e chitarra
As-Sur-D, quattro donne formose e orgogliose.
Il gruppo, si forma nel 1993 dall'incontro di Cristina Vetrone (originalissima suonatrice d'organetto e voce singolare, atipica, con un timbro al limite del baritono), Lorella Monti (voce corposa, tipica espressione della vocalità femminile partenopea) ed Enza Prestia (argentina, dotata di una voce calda e suadente tipicamente sudamericana). Nel 1996 al trio originario si unisce Enza Pagliara (salentina, dotata di una voce di timbro acuto magistrale interprete del repertorio tradizionale della sua terra d'origine).
Tammurriate, Tarantelle, Serenate, Danze , lo scopo artistico delle 'As-sur-d' è molto semplice ma ben preciso: far rivivere le tradizioni del canto, della musica e delle danze dell'Italia del Sud, senza pretese di forzata filologia ma con la forza e l'emotività originaria che caratterizza queste musiche. Sul palco non viene eseguito un mero concerto, ma l'atmosfera dell'esibizione accompagna il pubblico in una festa, in uno spettacolo delle emozioni, della vita!
Le As-Sur-D proporranno il repertorio inciso nel loro primo Cd 'Intrasatta', una sintesi delle esperienze del gruppo, un mix di brani tradizionali e originali, le cui esecuzioni sono arricchite dalla presenza di musicisti che hanno collaborato con loro in tutti questi anni.
PALAU VECCHIO
ORE 24.00
SALUTO AL MARE
Tutti gli spettacoli sono ad ingresso libero
Servizio bus navetta gratuito per Monte Altura con partenza dal Porto Commerciale alle ore 21,00