4/3/2013
The City of Happiness
Zona K, Milano
Una ricerca sul tema della felicita' per le strade del quartiere Isola che coinvolge direttamente i cittadini chiamati a rispondere a una "semplice" domanda: Come dovremmo vivere?
The City of Happiness (3) DRO
Confrontandoci con la felicità, durante il percorso che ci ha portato alla realizzazione dello spettacolo GMGS_WHAT THE HELL IS HAPPINESS? ci siamo interrogati spesso sul valore pubblico, politico di questo concetto. Abbiamo capito che per il suo raggiungimento spesso procediamo ad occhi chiusi, troppo concentrati su noi stessi, senza renderci conto del prezzo che stiamo pagando. Ma la felicità è un attimo di tempo condiviso, in cui siamo chiamati a ricostruire, a ripensare, a riformulare un altro mondo possibile: non è uno spazio privato ma una relazione attiva, un rapporto d’immaginazione e azione tra noi e l’altro. Il percorso di THE CITY of HAPPINESS nasce da queste riflessioni, unite alla necessità di aprire il lavoro teatrale ad altre forme e ad altre contaminazioni. Nasce dall’urgenza di entrare in rapporto con altre persone, costruendo una serie di immagini ed azioni pubbliche. Per la tappa specifica ideata per We Folk!
ci siamo concentrati sul rapporto tra privato e pubblico e sul concetto di muro come luogo di comunicazione libera di idee intime. Per realizzare le immagini di The CITY of HAPPINESS (3) - Dro siamo entrati fisicamente nelle case di dieci famiglie del paese e abbiamo chiesto ai loro componenti di scegliere, insieme, una delle frase scritte sui cartelli di cartone utilizzati per GMGS_WHAT THE HELL IS HAPPINESS? Le famiglie hanno scelto una frase che facesse risuonare in loro il tema della felicità, che fosse in grado di lanciare in qualche modo un messaggio dall’intimo delle proprie case verso lo spazio pubblico del paese. Ogni famiglia è stata ritratta nella propria abitazione con il cartello scelto e gli scatti fotografici, stampati in grandi dimensioni, sono stati esposti sulle pareti esterne delle stesse. La necessità di questo progetto nasce dall’urgenza di trovare forme diverse di manifestazione delle proprieistanze. Le persone, dalle loro case private, entrano in contatto in un modo diverso con lo spazio pubblico, con gli altri, stimolando non solo una riflessione su come si può manifestare oggi, ma anche e soprattutto su come dovremmo vivere: e lo fanno non gridando alla rivoluzione o con parole altisonanti, ma con degli slogan semplici, legati alla loro personale situazione. Una manifestazione esistenzialista che non grida, non coni soliti mezzi per lo meno, ma che è capace di andare più a fondo, di porre davvero delle domande. Forse la nostra è solo un’altra utopia, ma vorremmo che davvero tutto questo, che è poco, che è un gesto piccolo, potesse fare capire che c’è ancora spazio per pensare a ricostruire altri mondi, diversi da quelli che non ci rappresentano più.
progetto/project Codice Ivan.
produzione/production Codice Ivan. coproduzione/coproduction Centrale Fies (Dro).
con il supporto di/with the support of Provincia Autonoma di Bolzano alto Adige,
Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano
---
Una ricerca sul tema della felicità per le strade del quartiere dell’Isola, coinvolgendo direttamente i cittadini chiamati a rispondere ad una “semplice” domanda: Come dovremmo vivere?
I giorni 5 e 6 marzo Codice Ivan si muoverà tra il mercato, i locali durante le pause pranzo e gli aperitivi serali del quartiere Isola di Milano, per fotografare chi ha voglia di dire la sua su cosa significhi “la felicità”.
Le foto formeranno un’istallazione visitabile in ZONA K e verranno regalate a chi si sarà fatto immortalare (…avrà anche il biglietto ridotto per lo spettacolo!) Vuoi far parte di questa operazione? Fatti trovare pronto!
5-6 marzo ore 10.00 – 18.00 Raccolta materiali (strade del quartiere)
8-10 marzo dalle ore 16.00 Istallazione (ZONA K)
L’istallazione con aperitivo è seguita da GMGS_What The Hell Is Happiness?
Zona K
via Spalato, 11 - Milano