Chie Art Gallery
Milano
viale Premuda, 27
02 36601429
WEB
Hirokazu Kobayashi e Haruna Yamada
dal 9/4/2013 al 19/4/2013
11-14 aprile ore 12-21, 15 chiuso, dal 16 ore 10-19
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Chie Art Gallery




 
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9/4/2013

Hirokazu Kobayashi e Haruna Yamada

Chie Art Gallery, Milano

Life Stripe. Le righe rappresentano aspetti della vita visualizzati con il colore, attimi solitamente banali a cui viene attribuita una precisa tinta.


comunicato stampa

Chie Art Gallery, nell’ambito del Fuorisalone 2013, è lieta di annunciare Life Stripe, progetto della coppia di designer e artisti Hirokazu Kobayashi e Haruna Yamada – Spread, in esposizione dal 10 al 20 aprile.

Tokyo, 2004. Hirokazu Kobayashi e Haruna Yamada vincolano le loro due personalità e professionalità nella cosiddetta unità creativa Spread. L’idea è quella di impostare una nuova forma di design che si rivolga direttamente alla sfera personale di ogni individuo, traducendo in immagine ciò che sostanzialmente viene vissuto. E da qui proiettarsi oltre, ampliarsi, estendersi senza la previsione di limiti ed effetti. Emblema della loro produzione, Life Stripe: strisce parallele di colori diversi integrate insieme a formare un pattern ogni volta, a seconda del soggetto che le compone, inedito. Le righe non sono altro che aspetti della vita visualizzati con il colore, attimi solitamente sfuggenti e anche banali a cui viene attribuita una precisa tinta. Il rosso equivale al lavoro, il verde ai momenti di relax. Una sorta di mappatura giornaliera, in cui il grigiore di alcuni istanti è in tutti i casi sostituito dalla vivacità del colore.

È il tentativo, peraltro riuscito, di un approccio del tutto diverso al modo di vivere. Se rivedo il mio fotogramma equivalente a ieri mi rendo conto come un giorno del tutto ordinario, in cui ho fatto colazione, azionato la lavatrice, sono andata al lavoro, ho bevuto un caffè in un bistrot e la sera sono andata a dormire, è tutt’altro che consueto: al contrario, appare quasi avvincente. La sola possibilità di riassumerlo con forma e colori lo rende nettamente più interessante. E positivo. Life Stripe diventa una reale pratica di terapia psicologica in quanto coinvolge direttamente le azioni del singolo, strutturandosi come un esercizio altamente personalizzato che si occupa per lo più di sottolineare l’importanza di gesti banali e spesso del tutto ignorati. Inoltre il processo di cura attivato dall’arte è reso immediatamente manifesto nel bel mezzo della sua stessa realizzazione. Una cromoterapia su misura. Il dottor Ito, medico psicologo, sugella l’autenticità dell’esperimento, inserendosi nel team con i due designer. Slogan conduttore, motto ripetuto di continuo come motivazione basilare del progetto: «Il colore è vita». Ma è necessario risalire alle radici di Life Stripe per poter capire ancora meglio la funzione delle strisce colorate e l’intenzione, in tal senso, di Spread. Diciamo che lungo il loro percorso Hirokazu Kobayashi e Haruna Yamada incontrano, un giorno, una donna problematica. La sua vita si svolge interamente al chiuso della sua abitazione, senza alcun contatto con il resto del mondo se non virtuale. I designer si improvvisano psicoterapeuti, e definiscono nel giro di breve tempo un accorto metodo per tentare di ridarle linfa vitale. Le chiedono di procedere nella creazione di un diario, con l’ausilio di tantissime strisce di colore; a ogni colore deve corrispondere un’attività, dalla lettura di un libro all’ascoltare musica all’andare al cinema, ma anche uno stato d’animo, dalla tristezza all’ilarità e così via.

Dapprima la paziente incolla sulle pagine soltanto toni relativi al grigio e nero. Ma a poco a poco le cose cambiano, lo stato di depressione migliora gradualmente e qui prendono vita le prime autentiche Life Stripe. A seguito di un’analisi su rete dilatata, gli artisti definiscono i codici relativi a ogni colore: è quindi il pubblico che glieli suggerisce. Il progetto che ne consegue si potrebbe collocare, tra le altre cose, come una delle innumerevoli forme nonché uno dei più recenti approdi della cromoterapia strettamente intesa. Qui il colore è visto come mezzo privilegiato e quasi miracoloso, direttamente riferito alla psicologia della percezione. Il suo utilizzo può concretamente aiutare a ristabilire un certo equilibrio attraverso la stimolazione di effetti psichici e fisici che intervengono senza intermediazioni sulla mente umana. È esattamente il tipo di elaborazione non scientifica del progetto Life Stripe, che Spread diffonde ormai da anni nel mondo. Ad aprile 2013 il collettivo giapponese sceglie Chie Art Gallery, spazio milanese attivo dal 2009 e sempre attento alle nuove tendenze, per proporre il suo progetto nell’ambito dell’ultima edizione del Fuorisalone. Già lo scorso anno i due creativi erano presenti a Milano, con la proposta di una raccolta fondi per i bambini colpiti dalla tragedia di Fukushima. Molto più che designer, insomma: Kobayashi e Yamada puntano, attraverso il mezzo privilegiato dell’arte, alla pienezza del benessere.(Ivana Mazzei)

Vernissage I mercoledì 10 aprile ore 18.30
Vernissage II martedì 16 aprile ore 18.30

Chie Art Gallery
viale Premuda, 27 - Milano
11 – 14 aprile dalle ore 12.00 alle 21.00 16 – 20 aprile dalle ore 10.00 alle 19.00 lunedì 15 chiuso

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