..e altre utopie. Live! Il Teatro della Tosse ritorna al Teatro del Mare, Diga Foranea del Porto di Genova "Gli Uccelli.." di Aristofane traduzione Giorgio Ieranò - regia Tonino Conte - sculture sceniche Emanuele Luzzati impianto scenico di Emanuele Conte - con gli attori del Teatro della Tosse. Al filo conduttore dato dalla trama de "Gli Uccelli", nello spettacolo si aggiungeranno scene di altre opere come "La Pace", "Il Pluto", "Le Rane".
..e altre utopie. Live!
Dopo Ulisse, approdano alla diga foranea "Gli
Uccelli" di
Aristofane. Lo scenario ideale per le
ambientazioni fantastiche,
surreali, spesso utopiche, delle opere del
grande commediografo
greco, che non perde di vista il senso della
concretezza, della
satira feroce, della quotidianità , del
corporeo, del sesso e dalla
bellezza. Al filo conduttore dato dalla trama
de "Gli Uccelli",
nello spettacolo si aggiungeranno scene di
altre opere come "La
Pace", "Il Pluto", "Le Rane".
Il Teatro della Tosse ritorna al Teatro del Mare, Diga Foranea del Porto di Genova
Gli Uccelli di Aristofane... e altre utopie.
traduzione Giorgio Ieranò - regia Tonino Conte - sculture sceniche Emanuele Luzzati
impianto scenico di Emanuele Conte - con gli attori del Teatro della Tosse
Nuova avventura del Teatro della Tosse ambientata sulla Diga Foranea del Porto di
Genova, GLI UCCELLI DI ARISTOFANE ED ALTRE UTOPIE di Aristofane nella traduzione di Giorgio Ieranò, per la regia di
Tonino Conte, con le sculture di Emanuele Luzzati l'impianto scenico di Emanuele Conte.
La scorsa estate lo straordinario successo di Odisseo, Ulisse o Nessuno? (24116 spettatori in 24 recite, per una media di 1005
spettatori a replica) ha dimostrato che questo luogo di spettacolo così insolito ha un fascino particolare. Per questo slargo sulla
Diga, raggiungibile solo via mare, si è così pensato, nella prospettiva di un uso che renda questo luogo parte della città , a un nuovo
nome: il Teatro del Mare, un palcoscenico che ha per confine il mare aperto e l'intera città a fare da fondale, con un panorama
simile a quello che si ammira da una nave in partenza. Una collocazione forse unica, non solo in Italia., Anche la messa in scena di
quest'anno affonda le sue radici nella potenza fantastica del mondo classico, e si articolerà intorno a gigantesche sculture ideate da
Emanuele
Luzzati, alte più di cinque metri, ispirate a fantastiche figure di uccelli. Queste giganteschi totem continueranno la loro vita dopo lo
spettacolo, e sono destinati a far parte del panorama del vecchio porto.
Infatti, nel nuovo assetto studiato da Renzo Piano per l'ingresso al Porto Antico nel viale di accesso verranno disposte le cinque
grandi strutture, realizzate con una tecnica di "collage " su strutture di metallo. Una processione di giganti che andrà a concludersi
nei pressi di Porta Siberia, nei cui locali sarà aperta un'esposizione permanente sull'opera di Luzzati.
L'anno scorso con i temi del viaggio Ulisse inaugurava un luogo "avventuroso" anche per il teatro, con Aristofane il Teatro del Mare
diventerà un paesaggio di fantasia: lontano dal "tran tran" della città , al confine tra terra, mare, aria,
un luogo adatto per ambientare quel "mondo che non c'è" caratteristico di Aristofane, dei suoi paesaggi di utopia. Nelle opere del
commediografo greco si trovano infatti spesso mondi e situazioni del tutto inventati., mescolati con la sua caratteristica vena satirica
nei confronti del mondo che c'è. Così è anche per Gli Uccelli, che si apre con i due protagonisti persi nel nulla: disgustati delle
condizioni di vita della loro città , i due decidono di emigrare e fondare con l'aiuto degli uccelli una nuova città tra cielo e terra. La
polis neo-fondata - Nubicuculia - suscita vivaci reazioni di uomini e dei, mentre da Atene giungono vari personaggi decisi ad
approfittare della situazione, ma tutti vengono rimandati indietro in malo modo. Frattanto gli Dei sono ridotti alla fame perché la nuova
città impedisce che il fumo dei sacrifici degli umani arrivi al cielo... Gli Uccelli sono una delle più ilari e festose fantasmagorie di
Aristofane, che ben si accompagnano ad altri brani delle utopie aristofanesche tratti da altre opere come La Pace, Pluto e Le Rane.
IL TEATRO DEL MARE AL DENTE DEL GALLIERA
Il cosiddetto "Dente del Galliera" è una sorta di penisola addossata all'interno della Diga Foranea, che negli anni '60 e '70 ha ospitato
un inceneritore ormai da anni in disuso. Il posto, raggiungibile solo via mare, con imbarco possibile dal Porto Antico e dalla Stazione
Marittima, ha contribuito a suggerire l'argomento, così legato al mare, di uno spettacolo incentrato sul personaggio universalmente
noto di Ulisse.
Il "Dente del Galliera" si chiama così perchè - creazione dell'uomo e non della natura - è legato a una precisa epoca storica del Porto
di Genova, i decenni d'oro per la città che si collocano a cavallo tra la fine del secolo scorso e l'inizio di questo: è del 1888 la
realizzazione della Diga Foranea costruita grazie al grandioso mecenatismo del Duca De Ferrari-Galliera.
Qualche decennio dopo, nel 1905, la Diga viene ancora ampliata ma anche tagliata per consentire un ulteriore accesso alle navi.
Per otturare questo buco, viene in seguito formata la penisola con il trasporto e l'affondamento di materiale di risulta.
Questa penisola, ultima nata nella geografia e geologia del nostro porto, svolge una sua funzione durante i primi decenni del secolo:
ospita infatti le "bettoline" grandi barche il cui bordo supera di poco il livello dell'acqua. Le bettoline furono indispensabili al
rifornimento idrico delle navi di passaggio, fino a che l'acquedotto non arrivò a servire i moli. Nel dopoguerra, il "Dente" ospitò
l'inceneritore.
Perso il suo uso pratico, non ha del tutto smesso di essere frequentato dai genovesi, per lo meno da quelli che abitano nel centro
storico: che sanno che, ogni mattina presto, parte un battellino per la diga, che attracca proprio alla piccola penisola. E che là , nella
stagione buona, dalla parte del mare, vicino agli immensi blocchi di cemento frangiflutti che fanno sembrare minuscole le dimensioni
di un uomo, si può pescare, guardare il panorama, godersi un po' di sole e di mare. Adesso che il Porto Antico di Genova rinasce a
nuove attività , di cui molte legate al divertimento, alla cultura e al tempo libero, sembra logico pensare che questo strano poggiolo di
Genova affacciato sul mare aperto, con alle spalle lo stesso panorama della città che vedono le navi in partenza, riacquisti una sua
funzione, un suo ruolo in una città più vivibile e più cosciente della sua bellezza.
GLI UCCELLI DI ARISTOFANE ED ALTRE UTOPIE sarà in scena dal lunedì al sabato
alle ore 21.30. Fino a sabato 12 agosto con una novità :
venerdì 28 luglio
con spettacolo anche a mezzanotte.
Traduzione Giorgio Ieranò
Regia Tonino Conte
Sculture sceniche Emanuele Luzzati
Con gli attori del Teatro della Tosse
Orari: h. 21.30 (sabato anche alle h. 24.00);
domenica riposo
Partenze battelli: da stazione marittima e da Porto Antico
Biglietterie Teatro della Tosse, Box biglietteria Acquario, Stazione Marittima, Calata Zingari
Repliche fino a sabato 12 agosto ore 21.30, (al sabato anche ore 24), domenica riposo
Prezzi intero £28.000, battello £5.000
Prezzi ridotti per gruppi tel 010 2487011
Informazioni Teatro della Tosse
Il teatro della Tosse
Teatro stabile privato
p. R. Negri 4 Genova
telefono: 010/2487011 - telefax: 010/261488