Regia di Eugenio Barba. Parteciperanno circa 45 artisti del Theatrum Mundi Ensemble - composto da dall'Odin Teatret e da attori delle più svariate culture. Un gruppo eterogeneo, definito da Eugenio Barba "intermittente", che si riunisce solo in occasioni eccezionali. Tuttavia un ensemble "vero", perché "caratterizzato dalla continuità del lavoro, da un insieme di esperienze condivise, dalla familiarità e la solidarietà che distingue gli artigiani del teatro quando mettono a disposizione i propri 'attrezzi' per giungere ad un risultato comune".
Regia di Eugenio Barba.
Ego Faust è l'eccezionale evento teatrale, prodotto dal Comitato Bologna 2000, Città Europea della Cultura e affidato alla direzione artistica di Eugenio Barba.
L'I.S.T.A. (International School of Theatre Anthropology), che dal 1981 ha fatto dello studio dell'espressione spettacolare nelle diverse culture il suo obiettivo primario, dopo Lisbona nel '98, ha scelto Bologna per ritrovarsi e allestire, a partire dal 13 Agosto, lo spettacolo che sarà poi rappresentato in Prima Mondiale ai Giardini Margherita il 25, 26 e 27 Agosto alle ore 21.30.
Parteciperanno circa 45 artisti del Theatrum Mundi Ensemble - composto da dall'Odin Teatret e da attori delle più svariate culture. Un gruppo eterogeneo, definito da Eugenio Barba "intermittente", che si riunisce solo in occasioni eccezionali. Tuttavia un ensemble "vero", perché "caratterizzato dalla continuità del lavoro, da un insieme di esperienze condivise, dalla familiarità e la solidarietà che distingue gli artigiani del teatro quando mettono a disposizione i propri 'attrezzi' per giungere ad un risultato comune".
Il metodo segue i principi dell'arte romanica: una miscellanea di frammenti decontestualizzati dalle culture e dalle tradizioni d'origine e inseriti insieme in un nuovo contesto. Il regista non interferisce nei singoli frammenti spettacolari, ma costruisce un sentiero unitario lavorando sul dominio della tecnica, ad un livello pre-espressivo e perciò comune, che permette l'interazione tra attori di culture anche lontanissime.
Il risultato è uno spettacolo di grande impatto ed emozione, che difficilmente il pubblico riuscirà a dimenticare. Nel 2000, dopo Bologna, lo spettacolo sarà rappresentato in Germania al Theaterlabor Bielefeld.
BOLOGNA 2000 è THEATRUM MUNDI
Il legame tra Eugenio Barba e Bologna è un legame forte, consolidato negli anni, attraverso una presenza continua di relazioni personali, prima che accademiche ed artistiche o istituzionali.
La rappresentazione di Theatrum Mundi per Bologna 2000 è quindi la naturale tappa di un percorso iniziato quasi venti anni fa.
La relazione è nata negli anni settanta, quando alcuni professori di storia del teatro tra i quali Fabrizio Cruciani, Franco Ruffini, Claudio Meldolesi, Marco De Marinis, Eugenia Casini Ropa e Nicola Savarese, iniziarono a seguire l'Odin Teatret.
Quella comunità di studiosi, alcuni ancor oggi docenti del DAMS, ha elaborato e studiato nel tempo lo sviluppo intellettuale ed artistico dell' Odin Teatret, e delle sue attività nei progetti che dal 1979 hanno fatto nascere l'International School of Theatre Anthropology e dal 1990 l'Università del Teatro Eurasiano.
Era il 1983 quando Eugenio Barba, gli attori dell'Odin Teatret e il Teatro Ridotto, ancora oggi interlocutore artistico nonché nodo bolognese della rete globale e transculturale dell'ISTA, si incontrano a Bologna per il progetto Maestri e Margherite.
Nel tempo Bologna ha conosciuto non solo l'Odin come ensemble (Talabot '89, Kaosmos '94 e la prima nazionale di Mythos nel '98), ma anche i progetti dei singoli attori che hanno sviluppato in seguito percorsi autonomi dal gruppo.
Bologna è stata anche la sede di un incontro con il teatro del Latino-America, guidato proprio da Osvaldo Dragun, a cui è dedicata la presenza dell'Odin a Roma, e del Ponte dei Venti, ensemble internazionale diretto da Iben Nagel Rassmussen.
Ma per presentare il Theatrum Mundi c'è qualche link in più: l'ISTA del 1990, la sua relazione con la città attraverso i baratti in centri sociali anziani e nelle realtà "antagoniste", ma soprattutto con la prima costruzione di quello che poi è diventato uno spettacolo organicamente compiuto.
Nel Chiostro di San Martino si chiuse la VI sessione dell'ISTA, promossa da Università e Comune e organizzata da Teatro Ridotto e Centro San Geminiano, con gli artisti che Barba ha saputo fare apprezzare a molti spettatori italiani, a cominciare dall'indimenticabile Sanjiukta Panigrahi: uno spettacolo che mostrava e dimostrava i concetti scientifici per cui è nata l'antropologia teatrale, ma stavolta non attraverso incontri di addetti ai lavori ma sfruttando la poeticità della scena.
Lo spettacolo conteneva performances magistrali, giorni dopo replicate anche a Volterra in un percorso a stazioni, ma due particolari nel Chiostro furono imperdibili : il coro degli studiosi partecipanti all'ISTA nel portico superiore e i fuochi artificiali della Pupa abbruzzese.
Bologna incontrerà quindi le magie del Theatrum Mundi ad agosto, dopo aver "celebrato" l'Odin con un una presenza lunga un mese nel novembre '98, all'interno di uno dei primi progetti di Bologna 2000, quel "Frontiere : maestri ed eredi", che nel '97 ospitò non a caso anche le ultime riflessioni pubbliche in Italia di Jerzy Grotowski e la preziosa "Action" di Thomas Richards,
A Bologna quindi, come è naturale che sia.
a cura di Comune di Bologna - Sistema Spettacolo
Le sere degli spettacoli la vendita dei biglietti verrà effettuata ai Giardini Margherita un'ora prima dell'inizio dello spettacolo.
Il costo del biglietto è di £ 20.000. La carta Bologna 2000 Friends dà diritto ad uno sconto di £ 5.000 sul prezzo del biglietto.
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