Tristan Tzara
Arthur Segal
Francis Picabia
Marcel Janco
Hans Richter
Hans Arp
Man Ray
Marcel Duchamp
Giorgio de Chirico
Alberto Savinio
Enrico Prampolini
Amedeo Modigliani
Kurt Schwitters
Stefano Cecchetto
Elena Cardenas Malagodi
Con oltre trenta opere tra dipinti, disegni, collages, fotografie, documenti, la mostra propone quel vitalissimo clima creativo di quello che e' considerato uno dei movimenti d'avanguardia piu' rivoluzionari e innovatori del Novecento. La mostra vuole documentare lo spirito internazionale del movimento Dada, sia pure negli anni drammatici della guerra e del dopoguerra, e gli scambi con artisti che pure provenivano da diverse esperienze. A cura di Stefano Cecchetto e Elena Cardenas Malagodi.
Giovedì 30 ottobre alle ore 19 inaugura la mostra ''Dada. Cabaret Voltaire''.
Allestita presso lo spazio Auditorium Arte  Parco della Musica dal 31
ottobre al 14 dicembre, l'esposizione presenta una selezione di opere di
artisti che aderirono al movimento o che ebbero con esso un particolare
rapporto.
Promossa dal Comune di Roma  Assessorato alle Politiche
Culturali, organizzata dall'Azienda Palazzo delle Esposizioni e da Musica
per Roma S.p.a. in collaborazione con l'Ambasciata Svizzera in Italia, la
mostra intende riproporre, con oltre trenta opere tra dipinti, disegni,
collages, fotografie, documenti, quel vitalissimo clima creativo proprio di
quello che è considerato uno dei movimenti d'avanguardia più rivoluzionari e
innovatori del Novecento. La mostra è a cura di Stefano Cecchetto e Elena
Cardenas Malagodi.
Formatosi nel 1916, soprattutto per iniziativa del poeta e autore teatrale
Hugo Ball, Dada invase i vari campi dell'arte, pittura, letteratura,
grafica, cinema e teatro, espandendosi contemporaneamente da Zurigo a
Parigi, a New York, a Berlino. Il gruppo originario del movimento Dada era
composto, tra gli altri, da Tristan Tzara, Arp, Apollinaire, Picabia, Marcel
Janco, Hans Richter, Huelsenbeck, e nella prima mostra organizzata a Zurigo
al Cabaret Voltaire nel 1917 esposero Arp, Man Ray, Duchamp, Janco, Hans
Richter, Giorgio de Chirico, Alberto Savinio, Enrico Prampolini, Amedeo
Modigliani.
La mostra vuole documentare appunto lo spirito internazionale del movimento
Dada, sia pure negli anni drammatici della guerra e del dopoguerra, e gli
scambi con artisti che pure provenivano da diverse esperienze. In questo
senso è importante il rapporto con l'Italia, che la mostra mette in
evidenza, con opere di de Chirico, di Prampolini, che fu certamente
l'artista più vicino al movimento, di Severini, di De Pisis, di Savinio, di
Modigliani.
Le opere esposte nella mostra provengono dalla Kunsthaus di Zurigo, dalla
Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, dalla Galleria Civica di Udine, e
da gallerie e collezioni private. Da notare la presenza di opere di primaria
importanza, entrate nella storia del movimento, come Blauer Mann di Hans
Richter, 1917, Senza titolo di Hans Arp, 1917, Hafer in der Sonne di Arthur
Segal, 1918, Quadro Merz di Kurt Schwitters, 1924 e, tra gli artisti
italiani, Natura morta con chitarra di Severini, 1917, Papier collée di De
Pisis,1920, Intervista con la materia di Prampolini.
Immagine: Francis Picabia, The Child Carburetor, 1919.
Catalogo Mazzotta.
Mostra realizzata con il sostegno di ETI
Informazioni utili
Auditorium Parco della Musica
Roma, Viale Pietro de Coubertin
Biglietto d'ingresso 1 euro
Orari:
Dal lunedì al giovedì 10.00-18.00
Dal venerdì alla domenica 10.00-21.00
Ufficio stampa Azienda Speciale Palaexpo 06-48941206
Ufficio stampa Musica per Roma 06-80241574