Gino De Dominicis
Vettor Pisani
Luigi Ontani
Salvo
Ketty La Rocca
Michele Zaza
Sandro Chia
Carlo Maria Mariani
Ettore Spalletti
Francesco Clemente
Enzo Cucchi
Ferruccio De Filippi
Maurizio Benveduti
Tullio Catalano
Franco Falasca
Videobase
Francesco Matarrese
Tomaso Binga
Verita Monselles
Suzanne Santoro
Gianfranco Notargiacomo
Franco Vaccari
Albero Garutti
Mimmo Germana'
Laura Grisi
Bruno Ceccobelli
Stefano Di Stasio
Franco Piruca
Vittorio Messina
Giuseppe Salvatori
Felice Levini
Jannis Kounellis
Giulio Paolini
Alighiero Boetti
Luciano Fabro
Giuseppe Penone
Giovanni Anselmo
Maurizio Mochetti
Eliseo Mattiacci
Vincenzo Agnetti
Luca Patella
Nicola Carrino
Enrico Castellani
Marco Gastini
Marisa Merz
Mario Merz
Michelangelo Pistoletto
Emilio Prini
Gilberto Zorio
Hidetoshi Nagasawa
Ettore Innocente
Fausto Melotti
Giuseppe Capogrossi
Carla Accardi
Giulio Turcato
Mario Schifano
Tano Festa
Fabio Mauri
Giosetta Fioroni
Sergio Lombardo
Cesare Tacchi
Renato Mambor
Gianfranco Baruchello
Alberto Burri
Giorgio de Chirico
Cy Twombly
Joseph Beuys
Daniel Buren
Sol LeWitt
Joseph Kosuth
Richard Nonas
Richard Tuttle
Gilbert & George
Christian Boltanski
Jan Dibbets
Hamish Fulton
Douglas Huebler
Jean Le Gac
Richard Long
Niele Toroni
Lawrence Weiner
Francesca Woodman
Michael Badura
Bill Beckley
Jochen Gerz
Peter Hutchinson
Urs Luthi
Katharina Sieverding
Andre' Cadere
Ugo Mulas
Claudio Abate
Mario Cresci
Elisabetta Catalano
Tano D'Amico
Duane Michals
Luciano Giaccari
Daniela Lancioni
Opere di circa 80 autori italiani e internazionali. Una polifonia di voci che testimoniando diverse compagini o poetiche: dall'Arte Povera alla cosiddetta scuola romana, dal Concettuale al Minimalismo e alla Pittura Analitica, dai Situazionisti alla Anarchitecture e all'arte intesa come militanza politica, dalla Narrative Art alla Transavanguardia.
a cura di Daniela Lancioni
Le opere di circa ottanta autori italiani e internazionali saranno raccolte nel nome di un decennio e di una città. Un binomio, anni settanta e Roma, che ricondurrà a una realtà vitalizzata dall'intreccio di linguaggi differenti, teatro di sperimentazioni, accogliente bacino di culture visive diverse. Una realtà densa di avvenimenti di portata internazionale, dotata, al tempo stesso, di una sua propria identità.
Il Palazzo delle Esposizioni con questa iniziativa prosegue l'indagine avviata negli anni novanta con la serie di mostre dedicate a Roma e al tempo stesso porta a compimento la ricerca intrapresa nel 1995 con il volume e la mostra documentaria intitolati Roma in mostra 1970-1979. Materiali per la documentazione di mostre, azioni, performance, dibattiti.
Gli anni settanta del secolo scorso sono stati un decennio controverso. Identificato, generalmente, per i suoi conflitti, potrebbe, invece, essere inteso come fertile e costruttivo, segnato, soprattutto a Roma, dall'adesione ai valori visivi, di autonomia e di portato universale dell'opera. La mostra, sulle basi della ricerca che l'ha preceduta, lo testimonierà con una posizione di bilanciamento tra indagine storica e interpretazione.
Offrirà un'indagine allargata, proponendo insieme ad opere e autori acclamati, aspetti meno noti ma significativi, senza rinunciare ad articolare una determinata versione dei fatti.
Protagoniste assolute dell'intero percorso espositivo saranno le opere, tutte realizzate o mostrate negli anni settanta a Roma grazie alla presenza di una vitale compagine di artisti e al dinamismo di un eccezionale novero di gallerie e associazioni culturali, L'Attico di Fabio Sargentini, La Tartaruga di Plinio De Martiis, La Salita di Gian Tomaso Liverani, Gian Enzo Sperone, Konrad Fischer, Ugo Ferranti, gli Incontri Internazionali d'Arte fondati nel 1970 da Graziella Lonardi Buontempo e diretti da Achille Bonito Oliva, e numerose altre, alla cui attività va sommata quella della Galleria Nazionale d'Arte Moderna e dello stesso Palazzo delle Esposizioni.
Avranno risalto le opere degli autori esordienti allo scorcio degli anni sessanta o nell'arco del decennio preso in esame: Gino De Dominicis, Vettor Pisani, Luigi Ontani, Salvo, Ketty La Rocca, Michele Zaza, Sandro Chia, Carlo Maria Mariani, Ettore Spalletti, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Ferruccio De Filippi, Maurizio Benveduti, Tullio Catalano e Franco Falasca con il loro Ufficio per l'immaginazione preventiva, il collettivo Videobase, Francesco Matarrese, Tomaso Binga, Verita Monselles, Suzanne Santoro, Gianfranco Notargiacomo, Franco Vaccari, Albero Garutti, Mimmo Germanà, Laura Grisi, Bruno Ceccobelli, Stefano Di Stasio, Franco Piruca, Vittorio Messina, Giuseppe Salvatori, Felice Levini. L'ossatura della mostra sarà costituita dagli autori di generazioni diverse che negli anni settanta hanno realizzato opere capitali, vere e proprie pietre miliari della storia dell'arte o che, nella continuità dello stile o in una differente declinazione del loro linguaggio, hanno mantenuto il privilegio dell'esemplarità, Jannis Kounellis, Giulio Paolini, Alighiero Boetti, Luciano Fabro, Giuseppe Penone, Giovanni Anselmo, Maurizio Mochetti, Eliseo Mattiacci, Vincenzo Agnetti, Luca Patella, Nicola Carrino, Enrico Castellani, Marco Gastini, Marisa Merz, Mario Merz, Michelangelo Pistoletto, Emilio Prini, Gilberto Zorio, Hidetoshi Nagasawa, Ettore Innocente, Fausto Melotti, Giuseppe Capogrossi, Carla Accardi, Giulio Turcato, Mario Schifano, Tano Festa, Fabio Mauri, Giosetta Fioroni, Sergio Lombardo, Cesare Tacchi, Renato Mambor, Gianfranco Baruchello.
Una posizione di rilievo avranno le opere degli artisti più amati dalle giovani generazioni e attivi a Roma: Alberto Burri, Giorgio de Chirico e Cy Twombly. Parallelamente alle opere di questi autori, saranno esposte quelle delle più assidue e significative tra le numerose presenze internazionali: Joseph Beuys, Daniel Buren, Sol LeWitt, Joseph Kosuth, Richard Nonas, Richard Tuttle, Gilbert & George, Christian Boltanski, Jan Dibbets, Hamish Fulton, Douglas Huebler, Jean Le Gac, Richard Long, Niele Toroni, Lawrence Weiner, Francesca Woodman, Michael Badura, Bill Beckley, Jochen Gerz, Peter Hutchinson, Urs Lüthi, Katharina Sieverding, André Cadere e altri. I loro lavori in mostra si intrecceranno a quelli degli autori italiani, così come accaduto nel tessuto della Città nel corso degli anni settanta.
La fotografia avrà un ruolo determinante nel percorso espositivo. Saranno esposti, tra gli altri, i lavori di Ugo Mulas, Claudio Abate, Mario Cresci, Elisabetta Catalano, Tano D'Amico, Duane Michals. I nuovi linguaggi, come quello della video arte saranno ugualmente testimoniati attraverso i lavori di alcuni artisti e l'operato del videomaker Luciano Giaccari.
Prendendo atto della complessità del panorama delle arti visive così come si configurò negli anni settanta a Roma, la mostra accoglierà una polifonia di voci, testimoniando le diverse compagini o poetiche: dall'Arte Povera agli artisti della cosiddetta scuola romana, dall'Arte Concettuale al Minimalismo e alla Pittura Analitica, dai Situazionisti alla Anarchitecture e all'arte intesa come partecipazione collettiva o militanza politica, dalla Narrative Art, alle opere che hanno condotto alla planetaria rivalutazione della pittura che ebbe come fulcro la Transavanguardia ed epicentro Roma.
Ma il percorso della mostra solo parzialmente sarà scandito dalle classificazioni già storicizzate. Sebbene queste saranno necessariamente considerate ed evidenziate, alcuni displacement verranno attuati sulla base di logiche diverse con l'intenzione di tracciare una ipotesi interpretativa e contribuire alla definizione di un nuovo racconto storico.
Immagine: Jannis Kounellis, Senza titolo, Galleria La Salita, Roma 1973, © foto Claudio Abate
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Palazzo delle Esposizioni
via Nazionale, 194 - 00184 Roma
Orari: Dom - Giov 10.00 - 20.00 | Ven - Sab 10.00 - 22.30 | Chiuso il lunedì
intero € 10,00 - ridotto € 7,50 - scuole € 4,00