Il colore dei gesti - Sinfonia Mediterraneo. Performance visiva e sonora in loop della durata di circa 30 minuti. Progetto commissionato e prodotto in collaborazione con Triennale Design Museum, dedicato alla memoria di Paolo Rosa.
QUANDO LA PERFORMANCE INCONTRA LE RADICI DEL DESIGN! DA GIOVEDI’ 28 NOVEMBRE 2013 – ORE 18.30 STUDIO AZZURRO AL TEATRO DELL’ARTE Studio Azzurro IL COLORE DEI GESTI | sinfonia Mediterraneo commissionato e prodotto da CRT MILANO | Centro Ricerche Teatrali in collaborazione con Triennale di Milano | Triennale Design Museum Al Teatro dell’Arte il CRT Milano e Triennale presentano dal 28 novembre 2013 al 19 gennaio 2014 Il colore dei gesti / sinfonia Mediterraneo, il primo progetto commissionato e prodotto in collaborazione con Triennale Design Museum, dedicato alla memoria di Paolo Rosa. Conosciuto per le sue installazioni multimediali e per le incursioni tecnologiche nel mondo del teatro, Studio Azzurro ha creato una originale performance visiva e sonora della durata di circa 30 minuti, che sarà ripetuta in loop ogni giorno negli orari di usuale apertura al pubblico della Triennale a partire dalle 10.30 del mattino. Ogni giorno, mentre a sera si succederanno sul palcoscenico del Teatro dell’Arte gli spettacoli di Irina Brook, Leonard Eto e Aurelia Thierrée diretta da sua madre Victoria Thierrée Chaplin, il pubblico a numero chiuso potrà assistere alla performance di Studio Azzurro, che si svolgerà in uno degli spazi attigui del teatro. L’installazione prevede un numero limitato di persone, ma non sarà necessario prenotare, poiché le performances si succederanno in continuazione, con un breve intervallo tra una e l’altra, dal mattino sino a sera. Non è la prima volta che Studio Azzurro e CRT si ritrovano a collaborare per un progetto teatrale. Particolarmente emozionante era stata la performance realizzata sul cretto di Gibellina insieme a Moni Ovadia, ma questa rinnovata collaborazione trova una ragione speciale nell’origine e nel contenuto del progetto, come emerge dal racconto di Studio Azzurro: “Nel corso dei viaggi attraverso il mare nostrum… abbiamo filmato numerosi artigiani durante il loro lavoro: liutai, pescatori, sellai, fonditori, vetrai, cesellatori, vasai, tessitori, raccoglitori di olive, vinai, costruttori di barche, restauratori, bambolai, rilegatori, maniscalchi, conciatori… Ciascuno di essi, ripreso nel proprio ambiente, attraverso il primo piano delle mani intreccia un racconto di quei gesti e di quei suoni che danno letteralmente forma ai manufatti.
Tutti insieme hanno composto nella nostra memoria un grande affresco che da tempo avevamo intenzione di rendere visibile in forma di installazione sonora oltre che visiva… una riscrittura musicale di suoni e rumori generati dall’incontro tra la materia modellata e quei gesti che si ripetono attraverso i secoli come il ritmo cardiaco dell’intero territorio rivolto verso il mare Mediterraneo.”. Modellare con abilità la materia e trarne oggetti dalle forme raffinate, che permangono nel tempo, è in realtà la matrice del design, la sua forma primaria che si affranca dalla semplice pratica artigianale per diventare arte del progetto. Nello stesso tempo la ritualità di gesti antichi e l’associazione con canto, suoni e ritmi ci riporta alle radici della forma teatrale. Il progetto di Studio Azzurro costituisce, quindi, un primo momento di incontro e di riflessione poetica, su stimolo del CRT Milano e Triennale Design Museum, su ricerca memoria design e teatro, una occasione di crossover, cui si sommano anche video, arte e creazione musicale, per una esperienza originale, che sicuramente sarebbe piaciuta a Gio Ponti, il quale, certo non a caso, aveva voluto un teatro proprio nel cuore del Palazzo dell’Arte disegnato da Giovanni Muzio.
Da martedi a sabato dalle 10.30 alle 18.30 nei giorni feriali dalle 10.30 alle 15.30 nei festivi
Fino al 22 dicembre sarà possibile visitare in Triennale anche un’altra installazione di Studio Azzurro: Milano 2033 – Semi di futuro – 150 anni Politecnico di Milano, percorso espositivo in dodici installazioni,150 scenari realizzati per iniziativa del Politecnico di Milano, in collaborazione con la stessa Triennale, per il suo 150° anniversario.
Studio Azzurro è un gruppo di ricerca artistica che da trent’anni indaga le possibilità poetiche ed espressive dei linguaggi multimediali, che così tanto incidono nelle reti di questa epoca. Attraverso un’estetica relazionale che ha attenzione per le conseguenze sociali, progetta e realizza videoambienti, ambienti sensibili, spettacoli teatrali e film. Oltre che in opere sperimentali, l’attività del gruppo si lega ad esperienze più divulgative come la progettazione di musei e di mostre tematiche. Attraverso esse, senza rinunciare alla ricerca, ha tentato di costruire un contesto comunicativo che veda un’attiva e significativa partecipazione dello spettatore all’interno di un impianto narrativo, ispirato a una ipertestualità e a una continua oscillazione tra elementi reali e virtuali. Obiettivo di Studio Azzurro è inoltre aprire un dialogo e un confronto con la gente recuperando aspetti materiali e immateriali della memoria. Studio Azzurro con le sue opere ha segnato un percorso che è riconosciuto in tutto il mondo e promuove anche attività rivolte alla formazione e alla didattica. La collaborazione fra Studio Azzurro e Triennale si è rinnovata nel tempo, a partire dagli anni Novanta. I primi esiti sono stati: Il giardino delle cose – videoambientazione (1992) Tavoli - perché queste mani mi toccano? - videoambientazione, Oltre il Villaggio globale (1995); Le città invisibili Bauci La città degli occhi (2002). L’anima di Studio Azzurro è unica seppur contenuta in corpi differenti. E’ un’anima formata da molte persone che negli anni, per brevi o lunghi periodi, hanno contribuito con i propri pensieri e le proprie sensibilità a costruire un’atmosfera creativa unitaria, che ha favorito questo particolare tipo di sperimentazione, permettendo di mantenere una rotta e una coerenza di significati in un’attività molto articolata. Studio Azzurro Produzioni ha la sua sede operativa alla Fabbrica del Vapore dal 2004. Le fasi di lavorazione dei progetti che realizza vengono svolte nei suoi ambienti, dalle riunioni progettuali alle riprese video, dalla postproduzione allo sviluppo del software alle colonne sonore, dai test alla realizzazione di prototipi delle installazioni multimediali che vengono allestite poi in pubblico.
Inaugurazione 28 novembre ore 18.30
Teatro dell'Arte
v.le Alemagna, 6 - Milano
Da martedi a sabato dalle 10.30 alle 18.30 nei giorni feriali dalle 10.30 alle 15.30 nei festivi
Bigietti: interi 4€ ridotti 3 e 2 €