Complesso Museale San Domenico
Forli'
piazza Guido da Montefeltro, 12
0543 712659 FAX 543 712658
WEB
Liberty
dal 30/1/2014 al 14/6/2014
mart-ven 9.30-19, sab, dom, festivi: 9.30-20, la biglietteria chiude un'ora prima. 21 aprile e 2 giugno aperto
199 151134
WEB
Segnalato da

Studio Esseci




 
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30/1/2014

Liberty

Complesso Museale San Domenico, Forli'

Uno stile per l'Italia moderna. La mostra racconta l'idea di un'arte totale (tra letteratura, musica, grafica e teatro) che ha trionfato in quella stagione di incondizionata fiducia nel progresso nota come Belle Epoque.


comunicato stampa

a cura di Maria Flora Giubilei, Fernando Mazzocca e Alessandra Tiddia

La Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì in collaborazione con il Comune di Forlì propone ancora una volta una lettura innovativa di un periodo straordinario della storia dell’arte italiana. Dopo la decisiva esposizione dedicata al Novecento, si tratta della stagione che sotto la seducente insegna di Liberty, altrimenti denominato Art Nouveau in Francia, Jugendstil in area tedesca e mitteleuropea e Modern Style nei paesi anglosassoni, ha visto tra Otto e Novecento l’ampia diffusione a livello internazionale di un nuovo stile e di un gusto intesi a superare lo storicismo e il naturalismo che avevano dominato gran parte del XIX secolo.

Nell’Italia da poco unificata, questo movimento, volto a superare le ancora troppo presenti identità regionali, si fa interprete dell’aspirazione al raggiungimento di un linguaggio artistico nazionale comune e adeguato a rappresentare il progresso e la modernità. Il sogno di una bellezza che fosse in grado di interpretare il mondo trasformato dal progresso scientifico e tecnologico venne celebrato dalle grandi Esposizioni, come quella nazionale di Palermo nel 1891-1892, quelle dell’arte decorativa moderna di Torino nel 1902, e di Milano nel 1906, che celebrava il traforo del Sempione.

Analogamente, quel sogno voleva far rivivere l’antico splendore culturale, rideclinando con una sensibilità tutta attuale, definita dall’Estetismo e dall’eredità dei Preraffaelliti inglesi, un Rinascimento identificato tra la linearità sentimentale e femminile di Botticelli e la tensione eroica di Michelangelo. È per questo che la mostra intende identificare, per la prima volta rispetto alle diverse rassegne dedicate nel passato al Liberty, le specificità di uno stile attraverso una serie di capolavori della pittura e della scultura, che, seppur di artisti di formazione, poetica e linguaggio diversi, come Segantini, Previati, Boldini, Sartorio, De Carolis, Longoni, Morbelli, Nomellini, Kienerk, Chini, Casorati, Zecchin, Bistolfi, Canonica, Trentacoste, Andreotti, Baccarini rivelano contenuti e messaggi comuni, con i quali sono scandite le sezioni dedicate al mito, all’allegoria, al paesaggio declinato tra tensioni simboliste e una ricerca dell’assoluto che ci farà incantare davanti ai dipinti dedicati alla rappresentazione dei ghiacciai, visti come l’immagine della “montagna incantata” di Thomas Mann.

Il rilievo dato alle arti maggiori, che non ha escluso anche confronti con modelli ed interlocutori stranieri come Klinger, Klimt, von Stuck, Beardsley, Khnopff, Burne-Jones, ha voluto favorire un dialogo nuovo con le altre tecniche ed espressioni artistiche in una identificazione di quei valori decorativi che vengono confrontati con quelli pittorici e plastici nelle sezioni dedicate alla grafica, all’illustrazione, ai manifesti pubblicitari e alle infinite manifestazioni dell’architettura e delle arti applicate. Così i ferri battuti di Mazzucotelli e Bellotto; le ceramiche di Chini, Baccarini, Cambellotti, Spertini, Calzi; i manifesti di Dudovich, Hohenstein, Boccioni, Terzi, Mataloni, Beltrame, Palanti; i mobili di Zen, Issel, Basile, Bugatti, Fontana; i vestiti di Eleonora Duse, i merletti di Aemilia Ars e gli arazzi di Zecchin vivono di nuovi confronti. Ne emerge una figura del Liberty che è nella sostanza uno stile della vita. La sua rappresentazione è la linea sinuosa, fluttuante, che rispecchia nel segno, nel suo stesso divenire, il movimento in atto. Protagonista indiscussa è la donna, figura ad un tempo fragile, superba e carnale, immagine del piacere e della libertà.

Una mostra originale, intessuta di incontri e relazioni inattese, per raccontare in maniera avvincente l’idea di un’arte totale che ha trionfato in quella stagione dell’ottimismo e di incondizionata fiducia nel progresso e che va sotto il nome universale di Belle Époque. Come confermano le relazioni con la letteratura, il teatro e la musica, evocate attraverso la grafica e i libri illustrati, ma anche attraverso gli stessi dipinti e le sculture, nell’esperienza artistica del Liberty serpeggiava sotto quell’incontenibile slancio vitale un’inquietudine e un malessere sociale ed esistenziale che di lì a poco si sarebbero manifestati tragicamente. Il sogno progressista e la magnifica utopia di una bellezza che avrebbe dovuto cambiare il mondo erano destinati a infrangersi simbolicamente, una prima volta, nella tragedia del Titanic nel 1912 e, definitivamente, due anni dopo, nella Grande Guerra.

Prima di abbracciare i miti avanguardistici, la borghesia italiana compirà il più grande tentativo storico per identificare un proprio, unitario linguaggio, una epifania della forma, tale da evocare sentimenti, libertà e bellezza, giorni felici.

La mostra è ideata e realizzata dalla Fondazione della Cassa dei Risparmi di Forlì in collaborazione con il Comune di Forlì e i Musei San Domenico. Curatori della mostra sono Maria Flora Giubilei, Fernando Mazzocca e Alessandra Tiddia; il prestigioso comitato scientifico è presieduto da Antonio Paolucci. La direzione generale dell’esposizione è affidata a Gianfranco Brunelli.

Immagine: Giorgio Kienerk: L’enigma umano: il dolore, il silenzio, il piacere (part. del trittico) post 1900 olio su tela Pavia, Musei Civici

Ufficio Stampa
Studio ESSECI di Sergio Campagnolo Tel 049.663499 info@studioesseci.net

Vernice per la Stampa venerdì 31 gennaio, ore 11.00

Complesso Museale San Domenico
piazza Guido da Montefeltro, 10 - 12 - Forli'
Orario di Visita
da martedì a venerdì: 9.30-19.00; sabato, domenica, giorni festivi: 9.30-20.00. Lunedì chiuso.
21 aprile e 2 giugno aperto. La biglietteria chiude un’ora prima
Ingresso: a partire da 12 euro
Informazioni e Prenotazioni tel: 199 151134
Riservato gruppi e scuole tel: 0543 36217

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