Le opere presentate saranno circa centocinquanta, in gran parte mai esposte a Milano, e coprono l'intero arco della produzione di Baj: dalle prime sperimentazioni astratte 'nucleari'(1951) ai collage, generali e dame, personaggi, mobili, soggetti kitsch, maschere tribali, totem, microritratti, monumenti idraulici e figure tratte dal repertorio patafisico di Jarry.
mostra promossa da Provincia di Milano/Cultura e beni culturali
a cura di Martina Corgnati
Enrico Baj (Milano, 1924-2003) è uno degli artisti italiani più riconosciuti ed apprezzati nel panorama internazionale. Fondatore del Movimento Nucleare nel 1951, insieme a Sergio Dangelo e Joe Cesare Colombo, negli anni successivi Baj elabora uno stile molto originale, fondato su una figurazione ironica o addirittura sarcastica (i suoi irriverenti 'Generali'), sull'uso di elementi assemblati in maniera da esaltarne l'aspetto kitsch(come festoni, trine, merletti, medaglie, stoffe varie) e su tecniche derivate dai linguaggi dell'avanguardia (come il collage, il 'detournement' e altre svariate forme di sperimentazione pittorica, quali l'acqua pesante o il frottage).
Inoltre, Baj è il primo artista italiano a 'scoprire' la patafisica e a costruirvi intorno un movimento artistico vero e proprio, che oggi conta decine di proseliti sparpagliati per tutta la penisola.
La sua produzione ampia e importante negli anni ha ottenuto significativi riconoscimenti di mercato e di critica, ed è già stata oggetto di numerose antologiche di ampio respiro, per esempio al Museo d'Arte Moderna di Nizza e a quello di Chartres in Francia nel 2000, e al Palazzo delle Esposizioni di Roma nel 2001.
A Milano, città natale di Baj, una sua mostra antologica in uno spazio pubblico non viene allestita dagli Anni Settanta, se si esclude la marginale parentesi dello 'Spazio Baj' (aperto temporaneamente nelle sale di Palazzo Dugnani ma chiuso ormai da anni) e le rassegne 'minori' dedicate alle grafiche e libri d'artista al Castello Sforzesco.
Questa mostra, organizzata dalla Provincia di Milano/Cultura e beni culturali con la collaborazione di Accademia di Belle Arti di Brera e di Mostre ArtificioSkira, copre appunto questa lunga assenza. L'esposizione è curata da Martina Corgnati - già autrice di numerose monografie e testi critici sull'opera dell'artista, compreso il 'Catalogo Generale dell'opera dipinta 1974-1996' (Marconi-Menhir), - e realizzata con la collaborazione di Roberta Cerini Baj.
Le opere presentate saranno circa centocinquanta, in gran parte mai esposte a Milano, e coprono l'intero arco della produzione di Baj: dalle prime sperimentazioni astratte 'nucleari'(1951) ai collage, generali e dame, personaggi, mobili, soggetti kitsch, maschere tribali, totem, microritratti, monumenti idraulici e figure tratte dal repertorio patafisico di Jarry. Si tratta di capolavori notori ma anche di opere selezionate fra un ricco repertorio di pezzi esposti con minore frequenza, che potrebbero diversificare la rassegna milanese dalle altre già allestite negli anni scorsi.
La mostra valorizza tutte le tecniche utilizzate da Baj: la pittura e il collage, ma anche la scultura, il disegno, il meccano; costruendo appositi 'ambienti' ad hoc nei vari spazi che costituiscono la sede espositiva, e non tralasciando un esempio di 'grandi opere', nella fattispecie la 'Parata a sei' degli Anni Sessanta.
L'omaggio a Enrico Baj ha il suo corpus principale allo Spazio Oberdan ed è concepito come un percorso cronologico-tematico attraverso l'opera del Maestro.
Esposizioni a corredo si terranno all' Accademia di Belle Arti di Brera, alla Fondazione Mudima e alla Galleria Giò Marconi, che permettono di completare la rassegna e di accogliere opere imponenti e poco viste.
E' il caso dei 'Funerali dell'anarchico Pinelli', un'opera monumentale eseguita nel '72, ospitata nella Sala Napoleonica dell'Accademia di Brera; dell' 'Apocalisse', uno dei lavori più complessi, articolato in un migliaio di frammenti, che viene installata sui tre piani della Galleria Mudima; e delle opere esposte alla Galleria Giò Marconi (punto di riferimento costante, quest'ultimo, dell'attività espositiva di Baj).
All'esterno dello Spazio Oberdan verrà installato un grande portale-totem 'Ubu', realizzato su disegno e indicazioni dell'artista.
Immagine: Generale con le braccia aperte, 1961, cm 81x100
Informazioni al pubblico:
Provincia di Milano/Spazio Oberdan, tel. 02.77406300/6302
Ufficio Stampa:
Provincia di Milano/Settore cultura, tel.02.7740.6358/6359
Skira/Mara Vitali Comunicazioni, tel. 02 781221
dal 17 dicembre 2003 al 15 febbraio 2004
orari: tutti i giorni 10-19.30; martedì e giovedì fino alle 22
chiuso il lunedì e il 1° gennaio
ingressi: intero 6,20 Euro - ridotto 4,10 Euro - gruppi scolastici 2,50 Euro
Catalogo Skira Editore
inaugurazione: martedì 16 dicembre 2003, ore 18.00 (vernice stampa ore 11.30)
Milano, Spazio Oberdan, Viale V.Veneto 2 e altre sedi