Alvise Bittente
Elena Brazzale
Chris Gilmour
Kensuke Koike
enato Barilli
Guido Bartorelli
Guido Molinari
Mirella Cisotto Nalon
Ricognizione dell'arte giovane con un focus su quattro nuove personalita' - Alvise Bittente, Elena Brazzale, Chris Gilmour, Kensuke Koike - scelte dopo quelle presentate nello stesso spazio esattamente un anno fa.
L’esposizione Quattro protagonisti della "Nuova creatività italiana" Alvise
Bittente, Elena Brazzale, Chris Gilmour, Kensuke Koike, prosegue la ricognizione
dell’arte giovane con un focus su quattro nuove personalità, dopo quelle
presentate nello stesso spazio esattamente un anno fa (Alex Bellan, Eloise
Ghioni, Antonio Guiotto, Diego Soldà).
Se si considera che il progetto ha avuto inizio ancor prima, nel 2011-2012, con
la vasta collettiva Nuova creatività italiana. Officina Italia 2, itinerante tra
Bologna, Bergamo, Milano e appunto Padova, si può dire a ragione che
l’Amministrazione comunale aggiunge alla sua operazione di aggiornamento sul
contemporaneo un percorso di approfondimento organico e originale, curato da uno
staff di critici quali Renato Barilli, Guido Bartorelli e Guido Molinari.
Alvise Bittente (Venezia, 1973) si è fatto conoscere per i disegni filanti e
rarefatti, spesso dominati dal vuoto del foglio, in cui annota dettagli
quotidiani senza valore apparente. La leggerezza del segno si sposa con
l’intensificazione del pensiero, per cui le immagini diventano spunto per
sorprendenti evoluzioni concettuali, portate in alto dall’arguzia espressa dai
titoli che, per quanto coincisi, sanno caricarsi di allusioni e giochi di
parole.
Elena Brazzale (Malo, 1980) dedita al disegno, da lei meravigliosamente
arricchito di tinte acquerellate. I suoi lavori celebrano un’immaginifica vita
vegetale, o meglio la germinazione come grande forza creatrice. Ogni forma
infatti è sempre pronta a farne fiorire altre, e queste altre ancora. Ne
risultano composizioni multicentriche, irradiate di incontenibili ramificazioni
multicolori che il foglio stenta quasi a contenere.
Chris Gilmour (Stockport – UK, 1973), da tempo stabilitosi in Friuli, ha scelto
la scultura come ambito operativo. Da una parte egli continua a cimentarsi con
le esigenze più classiche dell’arte scultorea, quali l’abilità del plasmare, i
conti con la statica, il confronto con le proprietà del materiale; d’altra parte
provoca la tradizione adottando un materiale "improprio" quale il cartone da
imballaggi. Lo spiazzamento è raddoppiato dai soggetti, attrezzi di lavoro
replicati con impressionante conformità.
Kensuke Koike (Nagoya – Giappone, 1980) si è formato allo Iuav di Venezia. Ha
dichiarato di essere alla ricerca del "collage perfetto", ossia di una maestria
sempre più affinata, fino a dischiudere tale tecnica a esiti inaspettati che di
gran lunga la sorpassino. Koike ha infatti sviluppato il principio del "taglia e
incolla" facendone la modalità di base per calarsi entro l’immagine e operarvi
trucchi e illusioni, con esiti che spaziano da veri e propri collage a video,
sculture e perfino sofisticate installazioni.
Inaugurazione: venerdì 28 febbraio 2014 alle ore 17,30
Ex Macello
via Cornaro 1, Padova
Orario: 14.30 – 18.30, chiuso lunedì.
Ingresso libero