Pathosformel
Erna Omarsdottir
Valdimar Johannsson
Jean-Luc Verna
Massimo Furlan
Jerome Bel
John Jordan
Isabelle Fremeaux
Cian Donnelly
Corinne Mazzoli
Curt Steckel
David Bernstein
Dennis Vanderbroeck
Feiko Beckers
Jacopo Miliani
Julie Bena
Riccardo Giacconi
Marta Cuscuna'
Codice Ivan
Teatro Sotterraneo
Anagoor
Francesca Grilli
Dewey Dell
Mara Cassiani
OHT Office for a Human Theatre
Benno Steinegger
Mali Weil
Michael Fliri
Jan Hoeft
Amalia Pica
Teatro Valdoca
Nico Vascellari
Roberto Fassone
The Mexican Standoff
34ma edizione di Drodesera con oltre 60 artisti e 21 prime nazionali. Arti performative ma anche discussioni teoriche, un premio, una mostra legata alla Collezione Centrale Fies e un club notturno per sperimentare progetti musicali.
Nuovi orizzonti per il trentaquattresimo appuntamento di Centrale Fies con le performing art: il festival trentino, divenuto centro propulsore dell’innovazione artistica in ambito nazionale e internazionale, mette in campo nuove capacità, sfida se stesso e si fa specchio di un intero anno di lavoro, progettazione e cambiamento. Da incubatore di performance e concept esportati in tutto il mondo a vero e proprio Hub Culturale, Centrale Fies presenta le “skills” allenate in questi lunghi mesi di lavoro e racconta le biografie, le passioni, la forza di creativi e artisti provenienti dai più disparati ambiti disciplinari.
SKILLBUILDING [24 Luglio_2 Agosto] è arti performative, arti visive, comunicazione, grafica, marketing; un club notturno dove artisti, che abitualmente operano in altri ambiti disciplinari, sperimentano i loro progetti musicali, è l’avvio e la nascita della Collezione Centrale Fies, che detiene l’unicità di essere una collezione di arti performative, ma è anche un importante premio per la performance che offrirà, oltre ad un contributo alla produzione delle opere, una free school all’interno di lunghi periodi di residenza creativa, critical session e incontri di discussione teorica condotti dai curatori del premio e da Daniel Blanga-Gubbay, cofondatore di Pathosformel, oggi fondatore della think tank di filosofia politica applicata alla performance ALEPPO (aleppo.eu).
SKILLBUILDING è, soprattutto, un punto di incontro per i più importanti centri di produzione europei dedicati all’arte contemporanea che qui vengono a conoscere le realtà più vive della nostra scena. E proprio dall'Europa la nuova edizione del festival chiama a raccolta una selezione di artisti internazionali divenuti oramai punti di riferimento nell'ambito delle arti sceniche e performative. Erna Ómarsdóttir e Valdimar Jóhannsson / Shalala cie, nuovo collettivo della coreografa e danzatrice islandese che ha conquistato il pubblico con le sue esibizioni potenti, eccentriche, ironiche e sempre intrise di immaginario horror presenta un talk show sulla sua vita e un live musicale all'interno di un vero e proprio club notturno. Nello stesso spazio, dedicato ai performer che hanno deciso di misurarsi con la forma concerto e i tour date nei club, si esibisce il francese Jean-Luc Verna le cui note hanno già incantato gli spettatori di musei e spazi performativi di tutto il mondo tra cui il Centre Pompidou e il Palais de Tokyo di Parigi.
Lo svizzero Massimo Furlan / Numéro23Prod muovendosi tra arti visive e performative racconta con ironia la vita di Arnold Schwarzenegger, mentre dal Belgio il gruppo Berlin si concentra sulla biografia di persone incontrate durante un viaggio intorno al mondo. Ancora sul rapporto tra singolarità e collettività e sugli elementi biografici riflette il collettivo con base londinese Barcelona, che, interagendo con gli artisti di FIES FACTORY, si interroga sul significato di "creazione collettiva".
Ad impreziosire l'elenco delle presenze internazionali di SKILLBUILDING sono, infine, tre tra i nomi più importanti nel panorama delle arti contemporanee: l’acclamato coreografo Jérôme Bel, i performer e attivisti politici John Jordan e Isabelle Frémeaux / The laboratory of insurrectionary imagination, ricordiamo la loro azione insurrezionalista alla Tate, e l’artista Aníbal López (A-1 53167) di cui abbiamo potuto conoscere le sue performance anche attraverso i passaggi a dOCUMENTA (13), Kassel e 49ª Biennale di Venezia. A loro il compito di inaugurare la nuova edizione di Live Works Vol.2 – performance act award, mentre a Cian Donnelly (IE), Corinne Mazzoli (IT), Curt Steckel (USA), David Bernstein (USA-NL), Dennis Vanderbroeck (NL), Feiko Beckers (NL), Jacopo Miliani (IT), Julie Béna (FR), Riccardo Giacconi (IT), quello di lavorare per arrivare primi alla nuova edizione di questo premio speciale. Rafforzando il suo legame con il centro di documentazione milanese Via Farini DOCVA, per la seconda edizione del premio, Centrale Fies si fa cuore di una idea di performance che contamina ogni ambito lavorativo. Alla sua seconda edizione, infatti, Live Works Vol.2 - performance act award apre la competizione non solo ad artisti ma anche ai professionisti di differenti settori disciplinari: dai new media alla moda, dall'urbanistica all'attivismo politico includendo flash mob e workshop based project. Una rosa eccellente di giurati (Giorgio Agamben, Antonio Marras, Jiri Kovanda, Daniel Blanga Gubbay, Cristiano Seganfreddo, Barbara Boninsegna, Simone Frangi, Denis Isaia) assegnerà ad uno tra i nove progetti finalisti in residenza a Fies dall'1 al 10 Luglio un ulteriore periodo di lavoro e un premio per la produzione.
Non meno significativa l’attenzione di SKILLBUILDING per la scena italiana: i nomi che hanno avuto un ruolo esemplare nell'evoluzione delle discipline performative nazionali dialogano con le compagnie che sono cresciute e hanno trovato dimora tra le mura di Centrale Fies per il progetto Fies Factory. Non a caso Centrale Fies dedica alla compagnia Pathosformel (che proprio durante quest’anno ha annunciato il proprio abbandono dell’attività teatrale in vista di nuovi territori di ricerca) la giornata di apertura del festival: una festa lunga un giorno in cui rivedere per l’ultima volta l’intera produzione artistica di un gruppo che ha segnato profondamente la ricerca teatrale degli anni zero e rintracciare i semi delle sue nuove competenze.
Se la storica compagnia romana Accademia Degli Artefatti vive il festival raccontando le biografie degli artisti cresciuti nell'incubatore di Fies, questi avranno il compito di dare voce ad una generazione sempre tesa a disgregare con intraprendenza i confini di genere trovando senza timore le proprie “skills” in più ambiti disciplinari, l’Accademia degli Artefatti declinerà il suo progetto su Marta Cuscunà, Codice Ivan, Teatro Sotterraneo, Anagoor, Francesca Grilli.
Dewey Dell saranno invece presenti con la loro singolare ricerca, impostasi ormai all'attenzione della critica e del pubblico nazionale ed internazionale mentre Mara Cassiani feat. Team Paradiso, OHT Office for a Human Theatre e Benno Steinegger / Codice Ivan, presenteranno i loro ultimi lavori che hanno avuto modo di svilupparsi anche attraverso le residenze creative e di pensiero a Centrale Fies.
Azione performativa che si attua attraverso un’operazione di “turnaround culturale”, quella di Mali Weil feat. Codice Ivan che dismette la propria prima performance "Pink, Me & The Roses”. Un glorioso e innovativo pezzo di storia della performance italiana ma al contempo –cosa inevitabile nell'attuale sistema culturale del nostro paese– un'impresa in perdita. Mali Weil decide, in accordo con gli ex-autori e attuali proprietari, di rilevarne l'intero asset, dal testo alle scenografie, dal premio alla struttura concettuale, per lottizzarli e rimetterli in circolo parcellizati, sotto forma di una nuova generazione di beni e servizi di cultural design.
Nuove formule anche per la Temporary Gallery, lo spazio dedicato alle arti visive da anni cuore pulsante della centrale idroelettrica e matrice del tema annuale del festival: quest’anno l'artista Francesca Grilli e la curatrice Alessandra Saviotti, presentano "Una pratica indeterminata", prima mostra legata alla Collezione Centrale Fies. Una mostra di arti performative a cui sono stati invitati gli artisti Michael Fliri, Jan Hoeft, Amalia Pica, Teatro Valdoca, Nico Vascellari. La mostra ci introduce al nuovo progetto di Centrale Fies: creare una collezione di oggetti che conservino l'energia e la tensione, delle performance stesse prodotte in questo luogo. Collezione Centrale Fies è un progetto che parte quest'anno e che vuole raccogliere e conservare, opere che testimonino le sperimentazioni e i movimenti che hanno attraversato Fies, che inquadrino le volonta' delle ultime generazioni performative italiane e internazionali.
Infine, attraverso la rinnovata collaborazione con il fashion brand collettivo Dead Meat e il suo immaginario potente e destabilizzante, Centrale Fies trasforma in immagine il filo che sottende l’intero SKILLBUILDING, le sue sfumature e i suoi significati, per finire con i trailer di Skillbuilding realizzati da Roberto Fassone e ideati dal collettivo The Mexican Standoff.
SKILLBUILDING sarà anche l’occasione di presentare FIES CORE, nuovo progetto di Centrale Fies, incubatore di imprese legate al mondo della cultura, un hub strumento di aggregazione e diffusione per la definizione di nuovi scenari culturali, che offre ai suoi ospiti una serie di preziose opportunità per costruire capacità personali e collettive volte alla creazione di nuovi format di cultural design.
Con oltre 60 artisti e 21 prime nazionali, SKILLBUILDING è un luogo in cui costruire e mostrare le nuove capacità personali e collettive per un tempo in cui sembra esserci una sola possibilità e un unico tempo per allenarsi e scattare, danzare e combattere.
Ufficio stampa e comunicazione
Matteo Antonaci, Matteo Torterolo, Elisa Di Liberato, Marta Sala, Lara Mastrantonio comunicazione@centralefies.it
Inaugurazione 23 luglio 2014 alle ore 19.30
Centrale Fies
Loc. Fies 1 - 38074 Dro (Tn)
ore 19.00/24.00