Una rassegna dedicata al "giornalismo di guerra", promossa dal Comune di Verona. Un appuntamento in grado di offrire al pubblico un incontro diretto con i protagonisti di questa professione e la visione di alcuni dei documenti filmati e fotografici più interessanti prodotti in ambito nazionale e internazionale.
La guerra in Europa, dopo la fine del secondo conflitto mondiale e la caduta del muro di Berlino, sembrava un
ricordo del passato. Gli anni 90 e il conflitto nella ex Jugoslavia, l'hanno riportata vicino a noi. In altre zone del
mondo, come l'Africa o l'ex Unione Sovietica, i conflitti e le insurrezioni locali concorrono ogni anno a un tragico
bilancio di sangue. Televisioni, giornali e internet ci permettono di seguire quotidianamente conflitti vicini e lontani.
Questa nostra condizione di spettatori è garantita dalla presenza di centinaia di giornalisti italiani e stranieri che,
mettendo a repentaglio la loro incolumità , lavorano per rendere possibile la cosiddetta "copertura" degli eventi.
Ma chi sono gli inviati di guerra? Come lavorano? A quali rischi si espongono?
Quali sono i loro rapporti con i protagonisti di un conflitto? Cosa li porta a scegliere questo mestiere?
Nel nostro paese l'inviato di guerra, il reportage o il documentario di guerra restano, a tutt'oggi, figure e generi
apparentemente marginali.
L'informazione sulla guerra è concentrata in ristretti spazi di tempo, legati all'esplodere più intenso di alcuni eventi
internazionali.
Durante la guerra del Golfo o del Kosovo, quotidiani e settimanali si sono riempiti di pagine dedicate alla guerra.
I telegiornali hanno riproposto parossisticamente le corrispondenze degli inviati. I "magazine" hanno fatto a gara
nel mettere in onda reportage dedicati all'argomento.
Al di fuori di questi intervalli le figure degli inviati e il genere "guerra" scompaiono dai teleschermi per lasciare spazio
alla cronaca quotidiana, alla politica e ai racconti di casa nostra.
Sui quotidiani le notizie spesso tragiche e drammatiche provenienti dai fronti di guerra vengono liquidate in poche
righe di "brevi". Nelle redazioni televisive reportage e documentari di grande impatto emotivo finiscono sugli
scaffali degli archivi perché considerati di scarso interesse e bassa "audience".
Al di là di una valutazione della sensibilità giornalistica dei nostri organi d'informazione, va comunque ricordato che
i resoconti e le vicende dei conflitti in corso sono destinati a diventare parte della nostra storia.
Guardarli e conoscerli permette di comprenderne i retroscena geo-politici e gli scenari futuri di una possibile
pacificazione.
Gli inviati sono testimoni privilegiati di avvenimenti che tra qualche anno riempiranno le pagine dei libri di scuola.
Da queste considerazioni prende spunto l'idea di organizzare una rassegna dedicata al "giornalismo di
guerra", promossa dal Comune di Verona - Assessorato alla Cultura - dal 22 settembre 2000.
Un appuntamento in grado di offrire al pubblico un incontro diretto con i protagonisti di questa
professione e la visione di alcuni dei documenti filmati e fotografici più interessanti prodotti in ambito
nazionale e internazionale.
L'appuntamento centrale della rassegna è un convegno-dibattito articolato nelle giornate del 22 e 23 settembre
2000 e ospitato presso la Sala Convegni Cariverona di via Garibaldi, 2, a Verona. . Il convegno affronterà i temi
cruciali del giornalismo di guerra. La funzione dell'inviato, la sua capacità di trasmettere un racconto obiettivo, la
difficoltà di destreggiarsi tra propaganda ed emotività soggettiva, la sopravvivenza del reportage nell'era di
internet e della televisione via satellite e, infine, il ruolo dei cosiddetti free-lance, i giornalisti, cameramen e fotografi
indipendenti, che tanto spesso affollano i teatri di guerra dimenticati dalla grande informazione.
Su questi temi si confrontano alcuni dei nomi più conosciuti dell'informazione italiana. Fra di loro, opinionisti,
direttori di giornali e televisioni, inviati di guerra, fotografi e free-lance.
Particolarmente significativa, in ambito internazionale, la presenza di alcuni membri del Rory Peck Award,
un'organizzazione inglese sponsorizzata da Bbc, Cnn e da altri grandi network internazionali, che ogni anno
premia i "free-lance" distintisi nella copertura di eventi bellici. Poco difffusa nel nostro paese, la figura del "free
lance" ha un ruolo centrale in molti paesi anglosassoni. Qui televisioni e giornali affidano le missioni e i compiti più
difficili proprio a questi giornalisti indipendenti, capaci, grazie al loro coraggio e alla loro intraprendenza, di
raggiungere obiettivi troppo ardui per uno staff giornalistico tradizionale.
Le dieci migliori opere del Rory Peck Award, filmati di crudo e avvincente realismo, vengono trasmessi ogni anno
dalla Bbc e dalla Cnn. La proiezione di queste e altre opere nel corso dei lavori permette di aprire un confronto e
un dibattito tra la produzione giornalistica italiana e quella internazionale.
Grazie alla collaborazione con "Camera Gp" (la principale agenzia di distribuzione italiana nel settore informativo
documentaristico) vengono presentati anche i documentari di guerra più significativi nel settore nazionale e
internazionale.
Catalogo: Globe Editore - Milano
Una parte del ricavato del catalogo
verrà devoluta all'associazione
italiana "Emergency"
ORATORI: Massimo Alberizzi, Mino Allione, Dario
Barone, Alberto Bobbio, Fausto Biloslavo, Mimmo
Candito, Renzo Cianfanelli, Francesco Cito, Franco
Di Mare, Vittorio Feltri, Milena Gabanelli, Paolo
Liguori, Gian Micalessin, Ettore Mo, Silvestro
Montanaro,Gianfranco Moroldo, Ferdinando
Pellegrini,
Giovanni Porzio, Ennio Remondino, Gabriella
Simoni, Vaughan Smith (Rory Peck Award), Gino
Strada (Emergency)
SPETTACOLO A FAVORE DI EMERGENCY
6 ottobre 2000 - ore 21.00 - Teatro Camploy
FOTOGRAFI: Luigi Baldelli,
Romano Cagnoni, Francesco Cito,
Patricia Franceschetti, Almerigo Grilz,
Cristiano Laruffa,
Nino Leto, Gianfranco Moroldo,
Paolo Pellegrin,
Ivo Saglietti, Livio Senigalliesi,
Paolo Siccardi, Riccardo Venturi
La rassegna gli occhi della guerra é un progetto
dell'Associazione Culturale LiveEurope
e del Comune di Verona - Assessorato alla Cultura
CONVEGNO E PROIEZIONE FILMATI
venerdì 22/9/2000: dalle 14.30 alle 20.00
sabato 23/9/2000: dalle 10.30 alle 20.00
Sala Convegni
Cariverona Banca Spa
Via Garibaldi 2 - Verona
MOSTRA FOTOGRAFICA
22 settembre - 15 ottobre 2000
Scavi Scaligeri
Cortile del Tribunale - Verona
Ingresso gratuito - Accesso disabili
Tel. 045.8007490
Orari: 10 - 19
Chiuso lunedì
Idea e convegno a cura di: Gian Micalessin
Organizzazione e immagine: Elisabetta Ponzone
Mostra fotografica a cura di: Elisabetta Ponzone e Fabio De Angelis
Rassegna filmati a cura di: Gian Micalessin, Francesca Botta - Camera g&p
Comune di Verona - Assessorato alla Cultura
info: 045/8077224