Palazzo Re Enzo
Bologna
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Marconi il genio il futuro
dal 27/2/2004 al 7/3/2004
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WEB
Segnalato da

Fabio Raffaelli




 
calendario eventi  :: 




27/2/2004

Marconi il genio il futuro

Palazzo Re Enzo, Bologna

Il progetto trasforma Marconi in un riferimento da cui poi si irradiano molteplici percorsi che escono dall'ambito strettamente scientifico per spaziare nell'arte visiva e nella musica. Oggi e domani eventi speciali nell'ambito delle mostre dedicate al centenario della prima comunicazione senza fili tra America ed Europa. Alle ore 18 'Sofferte onde serene: 100 anni di musica per la radio' Conferenza-spettacolo a cura di Luca Scarlini. Domani Giuseppe Di Leva propone un'antologia di brani operistici tratti dai seguenti video e film: Der Lindberghflugh di Jean Francois Jung, testo di Bertolt Brecht, musica di Kurt Weill


comunicato stampa

A cura della Fondazione Guglielmo Marconi
dal 4 dicembre 2003 al 7 marzo 2004

Il rischio, nell'illustrare la biografia e l'opera marconiana, è quello di riproporre schemi già visti e collaudati. Ecco perché il progetto messo in campo per Bologna conterrà un approccio originale e di sicuro impatto sul pubblico, trasformando Marconi in un riferimento da cui poi si irradiano molteplici percorsi che escono dall'ambito strettamente scientifico per spaziare nell'arte visiva e nella musica.

La vicenda marconiana sarà esposta in modo fondamentalmente legato alla evoluzione che la sua opera ha prodotto nei vari settori delle tecnologie dell'informazione attraverso gli sviluppi che si sono susseguiti per tutto il Novecento e che proseguono anche in questo inizio di XXI secolo. Attraverso un certo numero di percorsi si potranno rivisitare i momenti in cui l'attività di Marconi ha gettato le basi per alcune delle applicazioni che ci sono oggi familiari e si potranno proporre considerazioni e riflessioni attuali nonché, in funzione delle visite scolastiche, trarre utili elementi per discorsi didattici completi. Uno dei momenti salienti che conserva anche una sua validità autonoma sarà certamente il ripercorrere la formazione molto particolare dell'inventore per trarne elementi utili per i giovani d'oggi sia nel senso di imitare alcuni aspetti, sia anche per esaminare come mai ebbe successo una formazione così atipica. L'esposizione dei contenuti avverrà attraverso pannelli e postazioni multimediali; saranno inoltre presenti oggetti storici e exhibit interattivi.

Gli elementi centrali della formazione marconiana - il ruolo della famiglia, l'interesse per l'elettrologia e la sperimentazione, le ambizioni imprenditoriali, i primi esperimenti di radiotelegrafia svolti nella casa paterna (situata nella campagna bolognese) - costituiranno un nucleo fondamentale della mostra. A questa attenzione per la formazione e per il territorio locale si unirà un forte accento sulla vocazione cosmopolita del personaggio Marconi e della sua invenzione.

Il visitatore sarà coinvolto nella straordinaria avventura delle origini delle radiocomunicazioni, di cui Guglielmo Marconi è stato protagonista sia come inventore che come imprenditore. Di quelle origini le carte di famiglia e i quaderni di laboratorio offrono una fondamentale testimonianza e il visitatore potrà ''sfogliare'' alcuni di quei documenti, elementi centrali dell'esposizione.
Il cosmopolitismo dell'invenzione marconiana permetterà un progressivo distacco dal racconto della biografia marconiana per cedere il passo all'introduzione di diverse tematiche all'interno di un contesto espositivo di più ampio respiro, nel quale illustrare vari aspetti relativi alle società e all'epoca in cui le radiocomunicazioni sono nate e si sono sviluppate. Lo sviluppo della radiodiffusione, l'impatto e l'evoluzione della radiotelegrafia nelle società del tempo, riflessioni sulle comunicazioni mobili (le navi di allora, i telefoni cellulari di oggi), il legame con il mondo attuale delle telecomunicazioni rappresentano alcuni nuclei tematici che troveranno spazio nel contesto espositivo complessivo.

Partendo dai luoghi della formazione marconiana, la mostra combinerà i legami fra Marconi e il territorio in cui è nato e cresciuto con il cosmopolitismo della sua invenzione e, attraverso diverse soluzioni espositive, presenterà un ampio percorso dedicato alle origini e agli sviluppi delle radiocomunicazioni.
Oltre al percorso dedicato alle origini e alla formazione di Marconi, le aree tematiche successive prevedono:

- ''Marconi sui giornali dell'epoca''
Temi trattati: lo straordinario interesse dei giornali dell'epoca per i progressivi successi della radiotelegrafia Marconi; l'attenzione per gli esperimenti, la curiosità per il personaggio, il ''gossip'' sulla vita privata dell'inventore, l'impatto, le aspettative, le paure relative alla nuova tecnologia, l'iconografia d'epoca. Il ripetersi di entusiasmi e paure per le tecnologie moderne.

- ''Marconi tra impresa e istituzioni''
Temi trattati: Marconi uomo pubblico, gli incarichi ufficiali (Presidente del CNR dal 1927, Presidente della Reale Accademia d'Italia dal 1930, …), i viaggi e le conferenze per i numerosi riconoscimenti ufficiali che ricevette in qualità di ''padre delle radiocomunicazioni''.

- ''Dalle navi ai telefonini''
Temi trattati: la straordinaria applicazione della radiotelegrafia sui mezzi mobili navali, i celebri salvataggi in mare aperto, le applicazioni in campo aeronautico; l'evoluzione dei sistemi radiomobili: dalle apparecchiature militari da campo ai primi walkie talkie militari, fino all'odierno sistema di telefonia cellulare.

- ''Marconi Oggi''
Temi trattati: dall'invenzione del radiofaro ai primi esperimenti sul radar. Gli esperimenti di azionamento a grande distanza. Funzionamento del GPS e navigatori satellitari per auto.

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Athos Casarini il futurista

La riscoperta di un grande artista bolognese, tra i primi futuristi, che divenne in pochi anni uno dei pittori più amati a New York.

Athos Casarini
Bologna, 1883- San Gabriele di Vicenza/Vi, 1917

Quando il giovane Casarini sbarcò a New York si era da poco inaugurato il primo servizio pubblico radiotelegrafico tra Europa e America. Era il 1909 e il pittore bolognese, fresco di studi accademici, iniziava la sua avventura pittorica in un mondo diventato improvvisamente più piccolo grazie alle scoperte di un concittadino più vecchio di lui di solo nove anni: Guglielmo Marconi.

Il 23 gennaio dello stesso anno dell'arrivo di Casarini negli Stati Uniti, i passeggeri e gli equipaggi dei piroscafi Florida e Republic entrati in collisione nell'alto Atlantico venivano salvati dalle radio installate a bordo; l'eco del miracoloso salvataggio non si era ancora spento quando, nel 1910, Marconi raggiungeva l'Argentina a bordo della Principessa Mafalda per stabilire comunicazioni radiotelegrafiche tra Europa e America Meridionale; nello stesso anno, il 28 febbraio, il grande Caruso nella sua stanza dell'Hotel Knickerbocker a Broadway scriveva a Casarini per invitarlo a ritirare i dipinti che aveva appena mostrato al gallerista Knoedler, il quale entusiasta aveva deciso di allestirgli una mostra personale del pittore bolognese nei prestigiosi locali della Fifth Avenue. Per il giovane artista emigrante stava per giungere il momento del successo. I newyorkesi conoscevano le eleganti illustrazioni di Casarini che apparivano abitualmente sulle pagine di giornali e riviste, su ''Harper's Weekly'', ''Coller's'', ''Post-Dispatch'', ''New York World'', insieme a quelle di William Glackens, Georg Luks, Everet Shin e Jhoan Sloan, ma ancora dovevano vedere il volto della loro città dipinta nelle tele del bolognese che con l'occhio attonito dell'europeo assisteva alla crescita del simbolo urbanistico della modernità.

Nel 1911 Umberto Boccioni ultimava a Milano La città che sale, nello stesso anno, sull'altra sponda dell'Atlantico, lo studio del pittore Hamilton ospitava una mostra di vedute newyorkesi di Casarini. Le navi davanti ai grattacieli, il ponte di Brooklin,la Casa del mistero e altri angoli della città descritti con tagli inediti svelavano agli stessi americani la loro realtà metropolitana. Il dinamismo di frenetiche attività è reso simbolicamente dal fumo dei comignoli delle navi che innalzandosi come linee-forza futuriste velano la skyline di New York in The Hudson River del 1912. Sperimentatore e innovatore, Casarini aveva colto con sensibilissime antenne quanto di nuovo avveniva nel vecchio continente; la sua adesione al Futurismo fu immediata e insieme all'amico Joseph Stella fece conoscere agli americani la rivoluzionaria visione del mondo creata dal movimento d'avanguardia italiano.

Con il dipinto Crime era l'unico italiano presente alla famosa mostra del 1913 all'''Armory Show''; l'anno successivo ''The World Magazine'' gli dedicava nel numero di marzo una vasto articolo con la riproduzione di numerose opere, tra queste The inventor: ''Not a man but a dream. A rhytmic pattern of farseeing eyes and lines expressive of the correlation of many forces''. La fama di Casarini raggiungeva la sponda europea dell'Atlantico e nell'autunno del 1914 era tra gli invitati al parigino Salon d'Automne, che aveva lo scopo di ''resùmer l'effort del l'élite artiste internationale pendant ces dix dernières années''. Il 14 agosto 1915 si imbarcava sul Duca d'Aosta per tornare in Italia richiamato dagli eventi bellici; la sua foto con la didascalia ''Athos Casarini. New York Artist, now a liutenent in Italy's army'' appariva in una rubrica di immagini di celebrità americane di fianco al ritratto fotografico di Egard Lee Masters con il padre. Sui campi di battaglia europei moriva l'ottimistica illusione di un felice progresso scientifico e tecnologico; nel 1816 cadeva Boccioni e nel 1917 Casarini; l'anno successivo alla precoce morte del ''pittore di New York'', Giorgio Morandi, di poco più giovane, dipingeva le famose nature morte metafisiche.

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Gli anni della radio

Nel centenario della prima comunicazione senza fili tra America ed Europa compiuta da Guglielmo Marconi, padre della radiocomunicazione, la Rai insieme al Comune di Bologna e alla Fondazione Marconi promuovono il progetto ''Marconi, il genio, il futuro''.

All'interno di questo evento, ospitato a Palazzo di Re Enzo e del Podestà, si colloca lo spazio espositivo multimediale ''Gli anni della radio''. Un'occasione per ricordare i momenti più significativi che hanno fatto la storia della radiofonia e i numerosi personaggi della cultura e dello spettacolo che si sono susseguiti sulle frequenze della radio dagli anni ‘20 ad oggi.

Questa mostra si snoda attraverso un percorso virtuale composto da immagini d'epoca, selezionate dall'Audioteca della Divisione Radiofonia in collaborazione con le Teche Rai; da oggetti originali prestati dal Museo della Comunicazione ''Mille voci … mille suoni'' di Bologna e da una colonna sonora realizzata con materiali restaurati e rimasterizzati che i visitatori potranno ascoltare grazie ad apposite radiocuffie.

Inoltre, due postazioni curate dalla Audioteca, offriranno una ricostruzione della storia della radio a Bologna e una selezione significativa di brani musicali che sono stati in gara al Festival di Sanremo.

RADIO RAI

EVENTO SPECIALE!
Sabato 28 febbraio, ore 18

Sofferte onde serene: 100 anni di musica per la radio
Conferenza-spettacolo a cura di Luca Scarlini

Luca Scarlini presenta ''Sofferte onde serene:100 anni di musica per la radio'', conferenza-spettacolo sulla storia che ha legato le onde catodiche alla composizione musicale e che disegna un percorso parallelo nella musica del Novecento.

29 febbraio 2004, ore 18
Lost in the Stars: Kurt Weill e l'opera video
a cura di Giuseppe Di Leva

Giuseppe Di Leva propone
un'antologia di brani operistici tratti dai seguenti video e film:
Der Lindberghflugh di Jean Francois Jung, testo di
Bertolt Brecht, musica di Kurt Weill;

Septembersongs di Larry Weinstein, musiche di Kurt Weill;

Toothpaste di Larry Weinstein, musiche di Alexina Louie.

Per tutto il periodo di apertura della mostra ''Marconi il genio il futuro'' l'ultimo piano di Palazzo di Re Enzo e del Podestà è dedicato al RadioCafé, luogo con la duplice funzione di zona relax e caffetteria, ma anche palcoscenico per gli eventi dal vivo.

Voci in scatola è il titolo delle ''degustazioni sonore'' trasmesse all'interno di questo salotto. Ascolti che cambiano di giorno in giorno e sono attinenti ai differenti temi o raccontano le esperienze radiofoniche dei personaggi presenti nelle serate e nei pomeriggi in calendario. Altre degustazioni, a base di tè, caffè e aperitivi sono proposte dalla Compagnia delle Marcanzie e servite ai tavoli degli ospiti che si soffermano in questi accoglienti spazi.

Luogo d'incontro e di incontri il RadioCafé è animato, inoltre, da letture e performance a cura della compagnia ChièdiScena, mentre dalle ore 18 in poi salgono sul palco i big invitati a raccontare le loro esperienze radiofoniche o a spiegare la loro prospettiva sulla comunicazione moderna inaugurata da Marconi.

Palazzo di Re Enzo e Palazzo del Podestà
Ingresso su Piazza del Nettuno 2 - Bologna
ORARI:
Lunedì - Martedì - Giovedì - Venerdì ore 16-22
Sabato e Domenica ore 10-22

Tutti gli eventi sono ad ingresso libero.

Ufficio stampa Fabio Raffaelli
Tel 051 6142327 – 335 5687689 Fax 051 436558

BIGLIETTERIA PALAZZO RE ENZO E DEL PODESTA' Tel. 051227101

COMUNE DI BOLOGNA
Assessorato alla Cultura Via Oberdan, 24 – 40126 Bologna

Segreteria Organizzativa:
Tel. 051 204692 - 051 204680 Fax. 051 226031

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