Paolo Curti/Annamaria Gambuzzi & Co.
Milano
via Pontaccio, 19
02 86998170 FAX 02 72094052
WEB
Miquel Barcelo'
dal 8/3/2004 al 30/4/2004
02 86998170 FAX 02 72094052
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Segnalato da

Annamaria Gambuzzi



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Miquel Barcelo'



 
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8/3/2004

Miquel Barcelo'

Paolo Curti/Annamaria Gambuzzi & Co., Milano

Barcelo' emana un talento ed un carisma animaleschi, coltivando al tempo stesso un approccio artistico ed intellettuale raffinatissimi. E' un pittore molto dotato e disegna in modo straordinario. Non ci deve dunque sorprendere il fatto che sia anche un grande scultore. In mostra nove grandi sculture in bronzo realizzate dall'artista tra il 1993 e il 2002


comunicato stampa

SCULTURE 1993 - 2002

Si inaugura martedì 9 marzo alle ore 18,30 presso la galleria Paolo Curti/Annamaria Gambuzzi & Co. la mostra di sculture in bronzo di Miquel Barceló.

Nato a Felanitx, Majorca, nel 1957, dopo avere studiato per due anni alla Scuola delle Arti e dei Mestieri di Palma di Majorca, Barceló si iscrive alla Accademia di Belle Arti di Barcellona nel 1974. Nel 1975 ritorna a Majorca dove entra a far parte del gruppo concettualista Taller lunatic partecipando alla creazione della sua rivista Neon Suro. Durante gli anni Ottanta viaggia attraverso l'Europa, gli Stati Uniti e l'Africa Occidentale. Attualmente vive tra Parigi, Majorca e Segou in Mali.

Miquel Barceló rappresenta l'archetipo dell'artista classico. Emana un talento ed un carisma animaleschi, coltivando al tempo stesso un approccio artistico ed intellettuale raffinatissimi. È un pittore molto dotato e disegna in modo straordinario. Non ci deve dunque sorprendere il fatto che sia anche un grande scultore.

Saranno esposte in galleria nove grandi sculture in bronzo realizzate dall'artista tra il 1993 e il 2002.

I primi bronzi di Barceló risalgono al 1991, ed erano prevalentemente di piccolo formato, ispirati alle impressioni riportate dall'artista durante il suo primo viaggio nel Mali nel 1988.
Un secondo gruppo di sculture fu eseguito nel 1993. Sopa II e Tête de Cochon sur Colonne, che fanno parte della mostra milanese, appartengono a questo consistente gruppo di opere. I soggetti di questi due lavori sono connessi tra loro, e si riferiscono entrambi alla mattanza che si svolge ogni autunno nella fattoria di Barceló, situata sulla costa settentrionale dell'isola di Majorca, tutta incentrata sul massacro proibito di un maiale.
Tutte le altre sculture esposte in questa mostra, ad eccezione di Autoportrait sur Pichet, derivano da modelli ricavati dalla ceramica, nel senso che provengono da oggetti in ceramica manipolati da Barceló prima della loro essicazione. E' interessante confrontare le sculture con i dipinti realizzati nel corso della seconda metà degli anni Novanta. In quel periodo l'artista utilizzava come supporto tele pesantemente ed irregolarmente ondulate. Barceló sbroglia la disordinata disposizione di ondulazioni e grinze della superficie organizzando intuitivamente e con uno sforzo apparentemente minimo le forme che daranno vita al dipinto. Questa sorta di interazione con il lavoro è visibile anche in questi bronzi. Un vaso rotto, quando cade a terra, è per l'artista una massa non del tutto amorfa, che grazie ad una serie di tocchi sapienti può essere rianimata e prendere una forma altamente suggestiva, che va dai teschi di Cap Petit damunt Cap Gran alla pelle incavata della testa di un elefante di Crani Gran, entrambe in mostra.
Autoportrait sur Pichet, che raffigura la testa dell'artista appoggiata su una caraffa, è un esempio della facilità con cui Barceló, perseguendo la sua arte, utilizzi oggetti in modo ironico e a volte noncurante, ma sempre autorevole.
Le frastagliature e le protuberanze sulla superficie del bronzo ci ricordano particolari zoomorfi e biomorfi quali fichi ammuffiti o buchi scavati dai conigli nella terra.
Miquel Barceló ha esposto in alcuni tra i più importanti musei del mondo quali il Boston Institute of Contemporary Art, il Museum of Modern Art di New York, il Centro de Arte Reina Sofia di Madrid, il Centre Georges Pompidou di Parigi, la Fondazione Maeght di St. Paul de Vence e la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma. Ha partecipato a Documenta VII a Kassel nel 1982 e alla Biennale di Venezia nel 1995.

La mostra è accompagnata da un catalogo in edizione numerata limitata con una presentazione di Luca Marenzi.

Inaugurazione: martedì 9 marzo alle ore 18,30
Sarà presente l'artista.

orario: dal martedì al sabato 11 - 19 escluso festivi

Immagine: Tete de cochon sur colonne, 1993 bronzo

Paolo Curti/Annamaria Gambuzzi & Co.
via Pontaccio 19
Milano

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