Il pensiero assorto. L'esposizione, che fa parte del ciclo Wunderkammer, presenta le opere piu' significative dell'artista, morbide volumetrie create dal carboncino e sobrie definizioni di figure a matita nera, accanto a una serie di opere grafiche.
a cura di Riccardo Passoni
Dopo una pausa che ha consentito alla GAM di accogliere due importanti appuntamenti istituzionali, il ciclo
espositivo Wunderkammer ritorna dal 31 ottobre con una proposta di grande fascino che vede protagonista
Felice Casorati, figura di primo piano nel panorama dell’arte italiana del Novecento.
Nata in consonanza e stretta collaborazione con la grande mostra organizzata dalla Fondazione Ferrero di
Alba, l’esposizione in Wunderkammer ne arricchisce la prospettiva con un’occasione di riscoperta e
riflessione intorno ai temi del disegno casoratiano, che saranno posti in dialogo con alcune delle rare opere
scultoree realizzate dall’artista.
La GAM rappresenta l’istituzione di riferimento per Felice Casorati, di cui conserva non solo alcune delle
opere più celebri, ma anche un importante fondo di disegni e di grafica. Al centro della Wunderkammer
saranno alcuni splendidi fogli di grande formato non visti da tempo, che ne testimoniano la sensibilità e le
peculiarità delle scelte grafiche - morbide volumetrie create dal carboncino e sobrie definizioni di figure a
matita nera - accanto a schizzi più rapidi capaci di svelare in modo affascinante il suo modus operandi.
Il ciclo Wunderkammer è curato da Virginia Bertone che ha invitato per l’occasione a ordinare l’allestimento
Riccardo Passoni, attento studioso dell’opera di Felice Casorati.
FELICE CASORATI
(Novara, 1883 – Torino, 1963)
Dopo gli studi classici e la laurea in Legge, Casorati sceglie la strada
dell’arte. Espone alla Biennale di Venezia sin dal 1907, alle
importanti mostre di Ca’ Pesaro nel 1913 e 1919, ed alle Secessioni
romane del 1913 e 1915.
A Torino dal 1918, matura nuove convinzioni pittoriche; scopre la
lezione di Cézanne (dal 1920-22), ripensa a Piero della Francesca.
Con poche pause – per esempio intorno al principio degli anni Trenta
- saranno questi i riferimenti essenziali per la sua pittura.
Nell’ambiente torinese conosce l’industriale e mecenate Riccardo
Gualino, Piero Gobetti – che pubblica nel 1923 la prima monografia
sull’artista – e Lionello Venturi, che lo presenta alla Biennale di
Venezia nel ’24.
In seguito Casorati esporrà con il gruppo del “Novecento” italiano, e
la sua presenza alle biennali veneziane sarà costante: nel 1938
otterrà il Gran Premio per la Pittura. Regolare sarà anche la sua
presenza alle Quadriennali d’Arte nazionali, oltre che in
numerosissime rassegne all’estero.
Titolare della cattedra di Pittura all’Accademia Albertina di Torino dal
1941, ne diverrà Direttore dal 1952.
Ufficio stampa
Fondazione Torino Musei -
Daniela Matteu - Tanja Gentilini
t. 011 4429523, ufficio.stampa@fondazionetorinomusei.it
Inaugurazione 30 ottobre alle 18.30
Galleria d'Arte Moderna - GAM
via Magenta, 31-Torino
orari: martedì - domenica 10.00-18.00 giovedì: 10.00-22.30
Ingresso: intero 10 euro, ridotto 8 euro