Chiesa di Santa Maria dei Laici (dei Bianchi)
Gubbio (PG)
Via Piccardi - Logge dei Tiratori
075 9142445

Michele Martinelli
dal 7/11/2014 al 29/11/2014
ven, sab, dom e festivi 10.30-13 / 15 - 18
075 9142445

Segnalato da

Museo Diocesano di Gubbio




 
calendario eventi  :: 




7/11/2014

Michele Martinelli

Chiesa di Santa Maria dei Laici (dei Bianchi), Gubbio (PG)

La natura in un sogno. Mostra personale


sintesi del comunicato stampa

Sabato 8 novembre alle ore 18.00, presso la Chiesa di Santa Maria dei Laici a Gubbio, detta dei Bianchi, sara' inaugurata la mostra personale del pittore e scultore di Perugia Michele Martinelli, dal titolo "La natura in un sogno", a cura di Catia Monacelli, Responsabile di area e critico d'arte. La mostra si inserisce all'interno di un ricco calendario dedicato all'arte e ai nuovi linguaggi espressivi, che fanno del circuito museale diocesano di Gubbio, uno dei maggiori centri in Umbria in cui l'arte antica dialoga con quella contemporanea. Nel racconto immaginifico di Michele Martinelli, la natura mescolata ad atmosfere sognanti prende il sopravvento: il sole, il cielo, il verde, gli alberi ed i fiori convivono in una magica esplosione di colori. La figura umana e' completamente assente dai bucolici scenari. Le opere presentate dal maestro perugino sono realizzate senza pennelli, grazie all'utilizzo di strumenti sicuramente non convenzionali. Per stendere i colori e la materia impiega forchette, cucchiai, coltelli, scatole e le sue stesse dita. "Un lavoro complesso", spiega la curatrice Catia Monacelli, "che prima di essere immagine e sostanza e' forma. La sagoma degli alberi e' realizzata con fogli di legno sottile, per essere poi ricoperta di smalti colorati, silicone e ricongiunta al supporto ligneo. Michele Martinelli, accorto sperimentatore, riesce a plasmare con maestria l'opera pittorica donando solidi volumi. Ed e' cosi' che la natura perde di realismo per diventare visione sognante, la stessa che nutre ed anima da anni la sua opera: anche quando dipinge Martinelli non rinuncia alla sua vocazione scultorea, trasformando le tele in preziosi bassorilievi che ne amplificano il racconto visivo". Inaugurazione 8 novembre alle 18. Ingresso libero.

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