Luca Pozzi influence. Sovrapposizione a piu' livelli delle grammatiche dei due artisti, perche' il linguaggio e' un sistema aperto, un database pandimensionale. Nell'ambito di Studi Festival.
Il progetto nasce dalla sovrapposizione a più livelli delle nostre grammatiche, perché Il linguaggio è un sistema aperto, uno strumento per
la comunicazione dei fenomeni registrati dall’eperienza. E’ come l’universo, un database pandimensionale organizzato in una fitta rete
probabilistica. I mondi paralleli esistono, si toccano e s’influenzano, Il linguaggio è un universo e l’universo è un linguaggio, il minimo
denominatore che li collega è l’informazione, come nel caso di due persone coinvolte in una conversazione.
Tutto è informazione, dal postit lasciato sul frigorifero con la lista della spesa, alla Divina Commedia, dalla configurazione cromatica di un
quadro di Paul Klee alle note di una fuga di Bach, dalla sequenza del DNA di un lombrico alla distribuzione nello spazio delle molecole di
un gas. Tutto si misura in conformità di quanto probabile sia una configurazione rispetto a un’altra, e l’analisi dei pattern emergenti
rappresenta un fertile terreno di studio per ogni disciplina esistente, perché la rarità e perfezione di una data configuarazione è sempre
degna di nota. Tanto più controituitivo ma ingiustificabilmente regolare è il risultato, tanto più sorprendente la stringa d’informazione
generata per descriverlo.
La quantità dell’informazione di un sistema ha a che fare con la statistica.
Basti pensare al lancio di una moneta, il generatore d’impredicibilità per eccellenza. “Testa” o “Croce”, non esiste alcuna regola in grado
di dire quale sarà l’esito del lancio. Ogni tentativo porterà con sé un bit d’informazione per definirlo. Maggiore è l’improbabilità di un
sistema, maggiore è il disordine, maggiore è l’informazione necessaria a descriverlo. Viceversa se il sistema è gestito da regole interne
ben stabilite e ordinate, l’informazione è comprimibile al massimo e, in fin dei conti, basterà pochissimo a inviarla altrove.
Nel 1948 è successa una cosa molto improbabile, Claude Shannon pubblica un articolo sul Bell System Technical Journal dal titolo, “A
mathematical Theory of Communication”, ed innesca l’inevitabile reazione a catena che ha portato alla teoria dell’informazione e
all’esplosione della comunicazione digitale in tutto il mondo.
L’improbabilità è data dal fatto che l’idea di fondo, benchè molto semplice, è poco lineare e si basa sul seguente interrogativo: può
l’entropia, che solitamente è considerata nel contesto della termodinamica, essere anche una misura dell’informazione? Puo’ uno dei
pilastri della fisica teorica, responsabile della freccia del tempo, secondo cui l’evoluzione di un sistema passa da uno stato di ordine a uno
di disordine, avere a che fare con l’informatica e la comunicazione di un messaggio attraverso un canale?
La risposta è affermativa e le implicazioni straordinarie. Passato, presente e futuro diventano strettamente correlate alla misurazione
dell’informazione di un sistema ed ogni cosa, “...Dall’infinitamente piccolo delle cellule all’infinitamente grande della forma o non forma
delle galassie...” per usare le parole di Bruno Di Bello, si ritrovano a convivero sullo stesso piano, si fondono, accomunati dal medesimo
processo naturale di crescita e sviluppo.
Questo è quanto scrive Charles Seife a proposito della teoria di Shannon:
“Ciò che dà alla teoria dell’informazione il suo vero potere è il suo legame con il mondo fisico”.
E’ proprio dal potere di questo legame che ha origine la nostra collaborazione.
In occasione di Studi Festival 10/15 Febbraio, 2015, Milano.
Con il supporto dell’Associazione FreeUnDo.
Immagine: Luca Pozzi, Ping Pong Tour on Bruno Di Bello Catalog, Antologia, pg.226, 2015
FOCUS GIOVEDÌ 12 FEBBRAIO
Studio di Bruno di Bello
via Fra Cristoforo, 2 Milano
Ore 18-21